RICORRENZE. NATI IL 14 FEBBRAIO

Leon Battista Albert, John Barrymore, Daria Bignardi, Michael Bloomberg, Edison Cavani, Lara Croft, Laura D’Amore, Stefano Di Battista, Valerio Mastandrea, David Parenzo, Valentina Vezzali.
MORTI: René Descartes, Leon Foucault, Frank Herbert, Whitney Houston, Arthur Miller, Sylvia Plath, Amelia Rosselli.

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VINCENZO DE LUCA UMILIA FABIO FAZIO

Siparietto tra Vincenzo De Luca e Fabio Fazio Che tempo che fa, su Rai tre, nella puntata del 13 febbraio. “Fazio lei cerca la rissa e non va bene perché si avviato sul percorso di beatificazione”, dice il governatore della Regione Campania. E il conduttore, imbarazzato, ribatte: “Ha visto? Stia attento a prendermi in giro, la prossima volta vedrà”. Il presidente campano rispetto alle “dichiarazioni del presidente della Lombardia, Fontana, e del sindaco di Milano, Sala”, ha detto: “Mi sono entusiasmato e mi sono detto: vedessi mai che hanno ragione, non ho mai avuto percezione di questo fiume di denaro verso la Campania. Le risorse servono per raggiungere questi tre obiettivi: riequilibrio sociale, territoriale e di genere. Obiettivi per non scivolare verso i Paesi del quarto mondo. Io credo che dovremmo far maturare nella classe politica uno stato d’animo da Dopoguerra, di ricostruzione nazionale, la sfida che abbiamo davanti è terribile per le opere da fare e per le riforme, come quella della giustizia, tema complicatissimo. Non può esistere nessun potere sganciato dalla responsabilità”. 

LE MASCHERINE IN CAMPANIA

E sulle mascherine: “Da sempre in Campania siamo per una linea di maggiore prudenza, visto che siamo la regione con la più alta densità abitativa”, ha sottolineato De Luca, che ha difeso così l’ordinanza che in regione – unica in Italia – mantiene l’obbligo della mascherina all’aperto fino al 28 febbraio. “La norma nazionale prevede che si possa non tenere la mascherina all’aperto salvo non poter garantire la distanza di sicurezza. Ma come si fa all’aperto a misurare gli assembramenti, a mettere e togliere la mascherina in un contesto che specie nelle città, nei centri storici, cambia di metro in metro?”. Perciò secondo il governatore campano “è un gesto di responsabilità tenere la mascherina sempre, all’aperto, altre due settimane in modo da far raffreddare ulteriormente la curva del contagio”.

LA CUCINOTTA ESALTA TROISI

Maria Grazia Cucinotta ricorda Troisi: “Era un gigante”. Poi la denuncia: “Mi chiamavano terrona”. L’attrice siciliana è diventata famosa con Il postino, in cui figurava insieme al grande Massimo Troisi. Intervistata in esclusiva da quotidiano La Repubblica, ha risposto così alle domande sul film: “La soddisfazione più grande? “Recitare nel “Il postino” accanto a Massimo Troisi. Era un gigante e mi sentivo piccolissima davanti a lui, mi batteva il cuore fortissimo ad ogni scena. Massimo era esattamente come lo vedevate: delicato, idealista, sognatore, ed era così profondo da potersi permettere di essere leggero”.

LA CHIAMAVANO TERRONA…

Maria Grazia ha continuato la lunga intervista con parole forti: Dopo trentacinque anni di carriera guardandosi indietro cosa direbbe alla ragazza che a 18 anni è partita da Messina per fare la modella? “Di non avere paura, di fregarsene di chi la chiamava terrona e la prendeva in giro per il solo fatto di essere siciliana. Il pregiudizio antimeridionale ha solo un nome: razzismo”. “Ne ha sofferto?”, “Molto, mi sono vergognata, mi sono sentita inadeguata, e per non soffrirne mi facevo chiamare con un nome da straniera. Ma per fortuna poi ho capito che non ero io l’errore, ma loro le menti mediocri. E, alla fine, ho avuto la mia rivincita: la mia sicilianità è stata la mia carta in più”ha sottolineato


OGGI VI DICO… I PREGIUDIZI

“Sradicare un pregiudizio è doloroso come estrarre un nervo.”
(Primo Levi)

“L’idea che da tempo ci siamo fatti di una persona ci tappa occhi e orecchie.”
(Marcel Proust)

“Il pregiudizio è un’opinione senza giudizio.”
(Voltaire)

“Non giudicate e non vi sbaglierete mai.”
(Jean Jacques Rousseau)

“Chiamo pregiudizio non ciò che porta a ignorare alcune cose, ma ciò che porta a ignorare sé stessi.”
(Charles-Louis de Montesquieu)



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