RICORRENZE…NATI IL 13 NOVEMBRE

Jimmy Fontana, Whoopi Goldberg, Biagio Izzo, Dacia Maraini, Ippolito Pindemonte, Sant’Agostino, Riccardo Scamarcio, Robert Louis Stevenson.
MORTI: Vittorio De Sica, Enzo Maiorca, Camille Pissarro, Gioacchino Rossini

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… MERAVIGLIOSE PATATE

Reagan si nutriva soprattutto di zuppe di carne tritata. Nixon, banditi i ravanelli, aveva imposto al suo cuoco Henry Haller le patate al forno cucinate secondo la ricetta della madre Hanna (una quacchera): cuocere le patate in forno fino ad ammorbidirne l’interno, schiacciarle, mescolarle con burro, pepe, sale, noce moscata e un goccio di latte, infornarle una seconda volta, restituirne poi la forma di patata e insaporirle con formaggio parmigiano, paprica e prezzemolo (sarebbe una leggenda che mangiasse ricotta condita con ketchup). [Veronese, Giornale].

UN SORRISO… COME SI CHIAMA?…

… il più famoso cuoco in Cina? Pade Llin.

 

 

 

 

 

OGGI VI DICO… I CUOCHI

“L’italiano: totalitario in cucina, democratico in parlamento, cattolico a letto, comunista in fabbrica.”
(Leo Longanesi)

“Credo che sia un artista chiunque sappia fare bene una cosa; cucinare, per esempio.” (Andy Warhol)

“Tutti gli uomini sono dei mostri; non c’è altro da fare che cibarli bene: un buon cuoco fa miracoli.” (Oscar Wilde)

“Se oggi l’uomo non mangia più l’uomo, è unicamente perché la cucina ha fatto dei progressi!”
(Daniel Pennac)

“Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi.” (James Joyce)

ATTUALIZZANDO… LA BUONA CUCINA

Vissani è furibondo con la Guida Michelin: ha torto o ragione? Non è semplice scegliere se dare un giudizio indulgente o malevolo su Gianfranco Vissani. Ho avuto questo ottimo cuoco come ospite fisso in una edizione di “Domenica in” (quando mi occupavo di queste cose).
Mi era simpatico per la sua volgarissima e popolana astuzia, ma il suo nome era stato suggerito dall’alto e non mi piaceva che facesse riferimento, neanche allusivamente, ai suoi potenti sostenitori (Massimo D’Alema e Agostino Saccá, direttore in Rai).
I prestigiosi e anziani autori Alfredo Cerruti e Ugo Porcelli volevano rifiutarlo, per difendere la loro autonomia.
Un mio caro amico, Franco Recanatesi, mi raccontò che una sera d’estate era solo a casa e invitò Vissani, a cucinare.
Non c’era niente in frigo, eppure – da grande artista – con pochi miserabili resti il fantasioso cuoco improvvisò una deliziosa cenetta.

L’ATTACCO ALLA GUIDA MICHELIN

Mi hanno detto che Gianfranco è di una spaventosa tirchieria. Non mi dispiace, però, anche mio padre lo era. Infine, in questi giorni ho letto la sua veemente reazione contro la Guida Michelin, che ha tolto una stella al suo ristorante di Baschi, in provincia di Terni.
La Michelin è una vergogna italiana“, così ha ruggito lui, dopo averlo saputo. “A questo punto ce le potevano togliere tutte e due, no?
Aveva ragione Gualtiero Marchesi: ma da chi siamo giudicati? Per loro è un gioco, per noi no… Il mio ristorante è pieno e funziona, mi basta questo.
Non voglio confrontarmi con altri chef, giudicato da ispettori messi in piazza dai francesi”, ha aggiunto.

IN CONCLUSIONE MI ASTENGO

E Aldo Grasso lo ha trattato malissimo. Ho simpatia per la buona cucina più che per i critici e la Michelin a volte giudica a vanvera.
Però ha ragione Grasso: certe cose bisognerebbe dirle prima. E dunque che fare? Vissani ha torto o ragione? Per una volta, mi astengo.

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