RICORRENZE. NATI IL 13 NOVEMBRE

Jimmy Fontana, Whoopi Goldberg, Biagio Izzo, Dacia Maraini, Ippolito Pindemonte, Sant’Agostino, Riccardo Scamarcio, Roberto Louis Stevenson.
MORTI: Arthur Hugh Clough, VIttorio De Sica, Eddie Guerrero, Enzo Maiorca, Gioacchino Rossini.

 

 

POESIE… LA PAROLA DI EMILY

Una parola muore
appena detta,
dice qualcuno.
Io dico che solo
quel giorno
comincia a vivere.
(Emily Dickinson)

 

 

IL SORRISO… IL METEO

Per sapere quando sarà maltempo e finirà il caldo non ho bisogno di vedere le previsioni meteo: basta consultare il piano ferie.

 

 

 

L’ARTICOLO… SIAMO MENO INTELLIGENTI?…

L’intelligenza media dei terrestri d’Occidente, sempre in crescita dal secondo dopoguerra, è dalla fine degli anni Novanta sempre in calo. Se ne discutono le ragioni, una delle quali potrebbe essere l’impoverimento del linguaggio, vale a dire la diminuzione della conoscenza lessicale: «Non si tratta solo della riduzione del vocabolario utilizzato, ma anche delle sottigliezze linguistiche che permettono di elaborare e formulare un pensiero complesso.
La graduale scomparsa dei tempi (congiuntivo, imperfetto, forme composte del futuro, participio passato) dà luogo a un pensiero quasi sempre al presente, limitato al momento: incapace di proiezioni nel tempo. La semplificazione dei tutorial, la scomparsa delle maiuscole e della punteggiatura sono esempi di “colpi mortali” alla precisione e alla varietà dell’espressione. Meno parole e meno verbi coniugati implicano meno capacità di esprimere le emozioni e meno possibilità di elaborare un pensiero.
Gli studi hanno dimostrato come parte della violenza nella sfera pubblica e privata derivi direttamente dall’incapacità di descrivere le proprie emozioni attraverso le parole. Senza parole per costruire un ragionamento, il pensiero complesso è reso impossibile. Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici. E non c’è pensiero senza parole.
Come si può costruire un pensiero ipotetico-deduttivo senza il condizionale? Come si può prendere in considerazione il futuro senza una coniugazione al futuro? Come è possibile catturare una temporalità, una successione di elementi nel tempo, siano essi passati o futuri, e la loro durata relativa, senza una lingua che distingue tra ciò che avrebbe potuto essere, ciò che è stato, ciò che è, ciò che potrebbe essere, e ciò che sarà dopo che ciò che sarebbe potuto accadere, è realmente accaduto?» [Clavé, ItaliaOggi].

…. E SIAMO SEMPRE PIÙ POVERI

Gli italiani sono sempre più poveri. Lo dice l’Ocse. Nel secondo trimestre il reddito pro capite delle famiglie è sceso del 7,2%, dato di molto peggiore rispetto a Germania (-1,2%), Francia (-2,3%) e Regno Unito (-3,4%)

 

 

 

OGGI VI DICO… SBILANCIARSI

“Ho scoperto presto che non si può cambiare il mondo. Il meglio che si possa fare è imparare a convivere in equilibrio con esso.” (Henry Miller)

“L’individuo equilibrato è un pazzo.” (Charles Bukowski)

“Per quanto ci si creda tranquilli quando si ama, l’amore è sempre nel proprio cuore in equilibrio instabile.” (Marcel Proust)

“L’era dei rinvii, delle mezze misure, degli espedienti ingannevolmente consolatori, dei ritardi è da considerarsi chiusa. Ora inizia il periodo delle azioni che producono delle conseguenze.”
(Winston Churchill)

“È il giusto mezzo che bisogna scegliere, e non l’eccesso né il difetto, poiché il giusto mezzo è come la retta ragione dice.” (Aristotele)

PERCHÈ SIMPATIZZO PER TRUMP

Rispondo ai lettori che mi chiedono perché abbia sostenuto Donald Trump, che potrebbe ricandidarsi, tra quattro anni, alla presidenza degli Stati Uniti. Ricandidarsi e forse vincere: è un’ipotesi che si sta diffondendo e a me sembra verosimile. Ma non é questo il tema centrale della mia nota di oggi. Tra quattro anni si vedrà e succedono tante cose imprevedibili, in quattro anni, giorno per giorno, in 1460 giorni. Oggi vorrei salutare con schiettezza il Trump che non è ancora sconfitto con certezza, quello che si batterà fino all’ultimo con chissà quanti ricorsi: protagonista indomabile, al quale mezza America ha dato fiducia, nonostante tutto.

ESPORSI? È IMPORTANTE

Molti lettori, molti amici mi hanno chiesto, a volte con qualche impertinenza, perché mi sia “esposto” con evidente simpatia a favore del presidente uscente. Cosa significa dire esposto? Preferire la prudenza, le mezze frasi, i giri di parole in stile azzeccagarbugli? Sarò un utopista, ma penso che vivremmo in un mondo migliore, se tutti coloro che ci governano sapessero esporre con chiarezza le loro idee (ho deplorato tante volte il buio del governo italiano nella comunicazione, le sue odiose finzioni di fronte ai cittadini). E Trump, nel bene e nel male, rozzo e spudorato, è stato un campione di chiarezza. Si è battuto per la “sua” America, non ha fatto guerre, ha migliorato la condizione economica dei cittadini…

HA RADDOPPIATO I VOTI

Leggo i risultati: ha raddoppiato i voti che aveva raccolto nel 2016! Minima la supremazia di Joe Biden in Georgia, Pennsylvania, Nevada e Arizona. Netto, al contrario, il suo successo in Carolina del Nord e in Florida. Discutibile – quanto meno – il voto postale, in date diverse. Esemplare la sua capacità di lottare fino alle ultime possibilitá. È un perdente, Trump? Non direi. E forse non ha ancora perduto. Di Biden parlerò un’altra volta.

 

 

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