RICORRENZE… NATI IL 13 MAGGIO

Giuliano Amato, Anastasio, Luciano Benetton, Gianni Boncompagni, Georges Braque, il Giro d’Italia, Harvey
Keitel, Romelu Lukaku, Maria Teresa d’Asburgo, Papa Pio IX, Tony Renis, Giovanni Sartori, Stevie Wonder
MORTI: Chet Baker, Gary Cooper

 

 

INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… MARA, IL FIGLIO E STREHLER

mara venier“Metà anni ‘70, avevo appena avuto il secondo figlio.
Ma mi prese la solita paura e ancora la domanda: ma voglio fare l’attrice? Dissi che avevo il figlio di pochi mesi da allattare. Lo dissi al telefono a Battistoni, assistente di Strehler e in sottofondo sentii il Maestro urlare “Ma come si permette questa tr…

– Era scherzoso-sarcastico?
“Dice? Un anno dopo Battistoni mi invita alla prima, al Piccolo, decido di andarci. Alla fine incontro lui e Strehler, Battistoni gli ricorda chi sono e lui: “Hai visto, tr… cosa ti sei persa?”.
[Mara Venier ad Antonio Dipollina, La Repubblica].

OGGI VI DICO… I RICORDI

“Andare a caccia di ricordi non è un bell’affare. Quelli belli non li puoi catturare e quelli brutti non li puoi uccidere.” (Giorgio Faletti)

“Abbi cura dei tuoi ricordi perché non puoi viverli di nuovo.” (Bob Dylan)

“La memoria di ogni uomo è la sua letteratura privata.” (Aldous Huxley)

“I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.” (Ennio Flaiano)

“Il ricordo delle cose passate non è necessariamente il ricordo di come siano state veramente.”
(Marcel Proust)

SORRISI, SMORFIE, LACRIME… UN CANE O LA DONNA?

– Cosa ha imparato dalla vita?
«Mi viene una battuta politicamente scorretta: il cane ti dà tutto e non ti chiede niente, mentre la donna non ti dà niente e prende tutto».
(Memo Remigi a Mario Luzzatto Fegiz).

 

 

 

ATTUALIZZANDO… LA FESTA DELLA MAMMA

Le feste sono piene di insidie, meglio evitare i ricordi e ogni possibile dolore. Sappiamo bene – nonostante ogni diffidenza, più o meno ragionevole, verso le ricorrenze obbligate – che è difficile resistere ad alcune suggestioni. Qualche giorno fa è stata la festa della mamma e non ho resistito alla pressione della memoria, nonostante la mia avversione per questo tipo di feste (per la mamma, il papà, San Valentino e quant’altro si trovi nel nostro ricco calendario). Sarà forse un problema di invecchiamento, con tutti i conseguenti sentimentalismi? Non so.

UNA DONNA DEL SUD

Il rapporto con mia mamma è stato difficile, complicato e doloroso: vi confido che faticosamente ho cercato nella mia memoria episodi felici. Non ci sono riuscito. Lei era una tipica donna del sud del primo Novecento: ignorante, ma intelligente, lucida e a volte cinica, in possesso di un senso dell’umorismo a volte addirittura perfido. Devota e scrupolosamente sottomessa al marito: si vendicava con il sarcasmo e micidiali battute. Al centro del mio problema ci fu la delusione verso la sua sudditanza nei riguardi di mio padre, quando – in conflitto con lui – fuggii da casa, a diciassette anni.

AMARLA E BASTA…

Lei non ebbe né il coraggio né la forza di difendermi.
Per me, una ferita rimasta aperta per tutta la vita.
Solo invecchiando riuscii a capire che la sua schiavitù psicologica verso mio padre non le aveva consentito di darmi alcun sostegno. Ma non sono mai riuscito a perdonarla veramente, anche se l’ho amata tantissimo e con mio padre avevo ristabilito rapporti affettuosi. Per tanti anni mi sentii stupidamente fiero di essere sempre io il primo a troncare i rapporti sentimentali con ragazze e fidanzate: senza capire che alla radice c’era l’inconscia paura di essere abbandonato (così come, ero convinto, avesse fatto mia madre). Fatto sta che non mi veniva in mente neanche un ricordo dolce e affettuoso. E non auguro a nessuno di vivere quel mio – doloroso – stato d’animo. Forse è meglio, verso la mamma, evitare bilanci, ricordi, recriminazioni.
La si ama e basta.

cesare@lamescolanza.com