RICORRENZE. NATI IL 11 MAGGIO

Laetitia Casta, Alessandro Cattelan, Salvador Dalì, Martha Graham, Valentino, Davide Van de Sfroos.
MORTI: Alvar Alto, Douglas Adams, Turi Ferro, Bob Marley, Matteo Ricci.

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A 18 ANNI È IL MIGLIOR STUDENTE ITALIANO DI FISICA

Giacomo Calogero è il vincitore delle ultime Olimpiadi italiane di Fisica. Uno studente eccellente che rappresenterà il nostro Paese nelle Olimpiadi Europee. Ha raccontato la sua storia a Skuola.net

Ha solo 18 anni, ma è già alla sua seconda partecipazione alle Olimpiadi Europee di Fisica. Giacomo Calogero, pugliese, frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico e, per il suo futuro, ha già degli obiettivi ben chiari: “Sicuramente vorrò approfondire lo studio delle materie scientifiche”, suo primo amore con cui, grazie anche alla passione trasmessa dai suoi docenti, è riuscito a vincere il titolo italiano alle Olimpiadi di Fisica, organizzate dal Ministero dell’Istruzione. Il prossimo mese, invece, volerà in Slovenia, per le competizioni europee. Studioso, attento alle dinamiche scolastiche e pronto anche a dare qualche consiglio ai professori, i quali hanno un ruolo fondamentale, secondo lui, nella costruzione degli interessi dei propri studenti. Solo attraverso di loro, afferma il campione di Fisica, i ragazzi potranno trovare la voglia di approfondire le discipline e impegnarsi per il proprio futuro. “Voglio dare una spiegazione a ciò che mi accade intorno”.

FIN DA BAMBINO, UNA PASSIONE…

La sua passione per questa disciplina, ostica per molti studenti, nasce sin da quando era bambino. Come racconta al portale Skuola.net, Giacomo è sempre stato affascinato dalla Matematica e dalle materie scientifiche. La scelta, alle scuole superiori, è stata per questo molto semplice: liceo scientifico. E’ qui che è entrato in contatto diretto con la sua vera voglia di imparare: “Mi affascina la possibilità di cercare, di dare una spiegazione dei fenomeni e alle cose che ci succedono intorno, perché guardare e ammirarle è bello, ma cercare di trovare quello che le guida e che le controlla è ancora più affascinante”.

FONDAMENTALI GLI INSEGNANTI

I professori? “Dalla loro passione dipende l’interesse degli studenti”. La scuola lo ha fatto crescere ed è proprio al liceo scientifico Giulietta Banzi Bazoli di Lecce che ha potuto conoscere da vicino le competizioni olimpiche di Fisica. Un ruolo fondamentale nella scelta delle sue passioni e dei suoi interessi lo hanno giocato i docenti che ha incontrato nel corso degli anni. Per Giacomo, infatti, il professore ha “l’onere di far apprezzare la propria materia perché, sono abbastanza convinto di questo, è difficile che uno studente possa odiare a prescindere una materia”. Quando i ragazzi hanno una repulsione totale nei confronti di una disciplina, può dipendere anche “dal modo in cui viene insegnata o dal primo approccio che una persona ha con una materia, e lì è responsabilità dell’insegnante cercare di renderla interessante”. La conoscenza, quindi, non è sufficiente a trasmettere una passione: l’insegnante deve “avere la capacità di instillare la curiosità e l’interesse nei propri studenti. E’ solo questa la soluzione per rendere la materia più fruibile e affascinante agli occhi dei ragazzi”.

SLOVENIA. LE OLIMPIADI EUROPEE

Ora si va in Slovenia per le Olimpiadi Europee di Fisica. La scuola lo ha formato, la sua passione lo ha portato a diventare quasi un professionista, ma i grandi livelli raggiunti sono frutto del grande impegno e sacrificio profuso in questi anni. Infatti, spiega Giacomo, il solo programma scolastico studiato nel corso degli anni non sarebbe mai bastato a farlo diventare campione italiano. Grazie anche ad alcuni corsi specializzati messi a disposizione dal suo liceo, ha così potuto approfondire ulteriormente certi aspetti delle discipline scientifiche, ma “giunti a livelli molto alti è indispensabile tirarsi su le maniche e lavorare autonomamente – racconta il giovane campione – perché è sì un impegno, ma anche un piacere”.
Ed è così che, dal 20 al 24 maggio prossimo Giacomo volerà in Slovenia, dove si svolgeranno le Olimpiadi Europee di Fisica. La preparazione per questo evento così importante è molto serrata: “Per la parte teorica – spiega – si svolgono esercizi e problemi delle gare passate; per la parte sperimentale, invece, che è la più difficile, è complicato allenarsi perché è molto a caso, quindi si spera nella fortuna, nella sorte e si cerca di non andare troppo male”.

Una prova notevole per lo studente che parteciperà alla competizione europee per la seconda volta: aveva già preso parte alle Olimpiadi lo scorso anno, ma a distanza. Il prossimo mese, invece, avrà la possibilità di incontrare migliaia di ragazzi provenienti da ogni parte d’Europa, e non solo, riuscendo a conoscere nuove culture e avere nuovi contatti. Il futuro? “Dopo la Maturità vorrei studiare alla Normale di Pisa”. Nonostante le notevoli capacità scientifiche espresse in questi anni, però, anche per Giacomo è difficile fare i conti con il proprio futuro e non biasima i coetanei che non riescono a trovare ancora la propria strada: “Sono il primo che non sa davvero cosa fare nel futuro e nei prossimi anni. Sicuramente queste Olimpiadi sono degli obiettivi. Ai ragazzi posso dire di seguire le proprie passioni e cercare di impegnarsi a pieno per raggiungere un determinato traguardo. Chiaramente i fallimenti sono sempre dietro l’angolo, è inevitabile cadere. L’unica cosa da fare è rialzarsi e cercare di guardare al futuro e costruirsi obiettivi, traguardi sempre più alti”.

DOPO LA MATURITÀ, LA NORMALE?

Quest’anno, peraltro, Giacomo rientra tra i quasi 500 mila studenti che a partire dal 22 giugno affronteranno la Maturità 2022. Ma il suo sguardo si rivolge già al prossimo futuro e alla scelta dell’università: “Non so ancora bene cosa studiare, probabilmente deciderò tra Matematica e Fisica. Vorrei andare a studiare alla Scuola Normale Superiore di Pisa e poi da lì vedere cosa mi riserva il futuro”. Anche per il campione olimpico, dunque, i prossimi step rimangono ancora nebulosi e afferma “Non ho strade già bloccate, vedo un po’ cosa succede e speriamo di riuscire a trovare un percorso interessante”.

OGGI VI DICO…  LO STUDIO

“Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita.”
Albert Einstein

“La gioia di imparare è indispensabile agli studi come la respirazione ai corridori.” Simone Weil

“Chi insegna una certa cosa non la conosce a fondo, perché a chi la studia realmente a fondo non rimane il tempo per insegnare.” Arthur Schopenhauer

“Le cose vere della vita non si studiano né si imparano, ma si incontrano.”
Oscar Wilde

“Ci sono più uomini resi nobili dallo studio di quanti lo siano dalla natura.” Cicerone


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