Arturo Brachetti, Antonio Di Natale, Giorgio La Malfa, Yves Montand, Camilla Raznovich, Paul Simon, Margaret Thatcher, Marco Travaglio.
MORTI: Antonio Canova, Dario Fo, Vincenzo Monti, Gioacchino Murat, Charles Augustine de Sainte-Beuve, Cesare Zavattini.
IN RICORDO DI ELIO PANDOLFI, SUBLIME DOPPIATORE E NON SOLO. CRESPI RICORDA I POMERIGGI CON LUI A “HOLLYWOOD PARTY”
di Michele Anselmi e Alberto Crespi
Se ne va a 95 anni anche Elio Pandolfi (era nato a Roma il 17 giugno del 1926). Non è stato solo un grande doppiatore, ma pure attore, cantante, mimo e ballerino, per decenni intento a dividersi tra teatro musicale, commedia, cinema e tv. Non sono previsti funerali pubblici. Nella triste occasione “rubo” all’amico Alberto Crespi questo ricordo affettuoso di Pandolfi-doppiatore scritto per la sua pagina Facebook.
UNA COLONNA FONDAMENTALE
di Alberto Crespi dalla sua pagina Facebook
Quando un amico compie 95 anni, devi cominciare a prepararti a salutarlo. Ma nessuno di noi, nel gruppo di “Hollywood Party”, era pronto a salutare Elio Pandolfi, che ha compiuto 95 anni lo scorso 17 giugno. Elio è stato una colonna della nostra trasmissione, nella quale entrò chiedendo a Silvia Toso di partecipare a qualche puntata perché ci aveva ascoltati e ci trovava divertenti. E da lì, per tutti gli anni Novanta e anche oltre, è nata una collaborazione fra le più prestigiose della “più grande trasmissione della radio dai tempi di Marconi”: che è tale anche grazie a lui.Ho condotto decine, forse centinaia di puntate con lui. Essendo un attore, non un conduttore, andava stimolato, bisognava sempre “pensare” le puntate per lui, calibrarle su quello che poteva dare. Ed era uno spasso.
ANEDDOTI STERMINATI
La sua aneddotica era sterminata: non solo sul cinema e sul teatro che aveva vissuto in prima persona (da Totò a Visconti, da Mattoli a Fellini) ma anche sulla vecchia Hollywood della quale sapeva tutto, sul cinema tedesco che aveva giocoforza divorato da spettatore bambino (negli anni Trenta il cinema americano fu pian piano bloccato dal fascismo, e lui aveva adorato dive come Zarah Leander e Marika Rokk), sull’operetta, sulla musica lirica (grazie a lui avemmo l’enorme onore di avere ospite, in una puntata, una leggenda come Renata Tebaldi) e soprattutto sul doppiaggio. Era una enciclopedia vivente del doppiaggio: gli bastava sentire due minuti di un qualsiasi film americano degli anni Trenta per riconoscere tutti i doppiatori italiani, anche quelli che dicevano solo “il pranzo è servito”. Quando gli veniva il raptus e cominciava a parlare con la voce di Tina Lattanzi (che qualche volta ha sostituito, in qualche film!), o di Andreina Pagnani o di Rina Morelli, c’era da morire dalle risate. Oggi che questa arte è così vilipesa, sia dai committenti (che fanno doppiare serie e cartoni animati a ritmo da catena di montaggio) sia da certi cinefili che disprezzano i doppiatori come fossero delinquenti, la scomparsa di Elio segna veramente la fine di un’epoca.
ASCOLTATE “CABARET”…
Elio Pandolfi è stato un doppiatore sublime. Basterebbe ascoltare “Cabaret”: entra ed esce da Joel Grey (quando quello canta, ovviamente la voce è la sua, originale) e nessuno può distinguerli. Oppure rivedetevi la scena della conferenza stampa della Ekberg in “La dolce vita”, quando tutti i giornalisti le fanno domande assurde scritte al volo da Tullio Kezich: ebbene, in quella sequenza, Elio fa TUTTE le voci dei giornalisti, e se non ve lo dicessero non ve ne accorgereste mai. E “Dracula” di Tod Browning, quello con Bela Lugosi: Elio lo ridoppiò per una messa in onda Rai e diede a Lugosi una voce al tempo stesso roca e flautata, che rendeva il vampiro ancora più sexy e perfido del solito.
PAPERINO? TROPPO FATICOSO
Una volta, in trasmissione, gli feci leggere (in italiano) “The Hollow Men” di T.S. Eliot subito dopo averla ascoltata (in inglese) da Marlon Brando in “Apocalypse Now”. Davvero non so dire chi la leggesse meglio. So però che la voce di Elio era più bella. Ma la verità è che Elio di voci ne aveva cento. Sempre a “Hollywood Party”, una volta, raccontò il suo provino per doppiare Paperino nei cartoni animati Disney (non lo fece perché, parole sue, era faticosissimo, “dopo cinque minuti ti viene il mal di gola”). Quando cominciò a parlare con la voce di Paperino io ero sotto il tavolo dalle risate. Grazie Elio, è stato un bellissimo viaggio.
OGGI VI DICO… IL TALENTO
“L’artista è nulla senza il talento, ma il talento è nulla senza il lavoro.” (Émile Zola)
“Il talento sta nelle scelte.” (Robert De Niro)
“Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.” (Albert Einstein)
“Il talento è un dono che Dio ci fa in segreto, e che noi divulghiamo senza saperlo.” (Montesquieu)
“Il talento è un dono meraviglioso, ma imparare a usarlo è davvero un’impresa.” (Richard Bach)
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