RICORRENZE… MUSSOLINI NON VOLEVA ALLEARSI CON HITLER

Ottant’anni fa.
Domenica 19 marzo 1939. «Lungo colloquio col Duce. Ha meditato molto su quanto dicemmo nei giorni scorsi, e conviene sulla impossibilità di presentare adesso al popolo italiano un’alleanza con la Germania. Si rivolterebbero le pietre. […] Gli avvenimenti di questi giorni hanno capovolto il mio giudizio sul Führer e sulla Germania: anch’egli è sleale e infido e nessuna politica può essere fatta con lui. Da oggi lavoro presso il Duce per l’accordo anche con le PotenzeOccidentali.” Galeazzo Ciano, Diario 1937-1943, Rizzoli, Milano 1996].

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… IL DEBITO ITALIANO

Il debito pubblico italiano ha toccato a gennaio i 2.358 miliardi, +3,14% rispetto al gennaio 2018, cioè un aumento di 72 miliardi in cifre assolute (Da Anteprima, dati Bankitalia).

 

 

 

 

PRIORITÀ DI FANTASIA. DA LEGGERE… GERVASO INTERVISTA MONTANELLI

È una godibile intervista immaginaria, pubblicata sul Messaggero. Potete leggerla sul nostro sito La Mescolanza.

 

 

 

 

PRIORITÀ NELLA REALTÀ… LA MOTO VOLANTE

Speeder, prima moto volante della storia, costerà 340 mila euro, potrà innalzarsi, con decollo verticale, fino a quattromila metri d’altezza, velocità di 240 chilometri all’ora, prime consegne l’anno prossimo. Prodotta dalla californiana JetPack Aviation, quattro propulsori a turbina alimentati a cherosene [Mercuriali, ItaliaOggi].

 

 

OGGI VI DICO CHE… IL PIACERE DEL CINEMA

“Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio”.
(Federico Fellini)

“Il cinema è un’esplosione del mio amore per la realtà”.
(Pier Paolo Pasolini)

“Come sono vuote le chiese! Solo i cinematografi sono pieni: è lì che la gente oggi va a confessarsi”.
(Vittorio Gassman)

“Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima”.
(Ingmar Bergman)

“Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell’infanzia”.
(François Truffaut)

ATTUALIZZANDO… “I VILLEGGIANTI”

Il film “I villeggianti” vi piacerà e coinvolgerà (se non avete pauradella psicanalisi…). I tormenti familiari, i sentimenti che nascondiamo nel cuore, sono spesso, oltre che inquietanti, anche confusi, indecifrabili. Di fronte ai grovigli di emozioni che ne derivano, le reazioni sono opposte. Ci sono coloro che fuggono da se stessi e da ogni approfondimento, perché spesso l’analisi e i ricordi conducono a rimorsi e dolore. Se appartenete a questa categoria, senza biasimo e senza ironia vi consiglio di non andare a vedere il film “I villeggianti”, firmato da Valeria Bruni Tedeschi come regista e come attrice protagonista (io l’adoro in tutti e due i ruoli).

SE INVECE NON AVETE PAURA…

Non andate a vederlo perché, probabilmente, fuggireste dal cinema prima della fine e condividereste la pioggia di insulti che ho letto, con molto dispiacere, sul web. Se invece, come me, non avete paura di frugarvi dentro, e siete coinvolti dalle analisi e dalla psicanalisi (senza necessariamente scomodare Sigmund Freud, troppo spesso citato a sproposito), il film di Valeria vi piacerà molto e vi proporrà momenti, struggenti ma anche divertenti, di identificazione.

 

UN GODIBILE CAPOLAVORO

Per me – parlo sempre da spettatore, mai da critico – è un godibilissimo capolavoro. Aggiungo poche annotazioni. Il film é impreziosito dalla bellezza ambientale: Costa Azzurra, mare, sole, piante, fiori. Non solo i tre protagonisti (la Bruni Tedeschi, Valeria Golino e Riccardo Scamarcio) recitano a livelli eccellenti, ma anche tutti i componenti del cast. La colonna sonora è coinvolgente, con una sorpresa: le due Valerie cantano e rilanciano “Ma che freddo fa”.

 

AMORI, SOFFERENZE, DOLORE

La trama é incentrata su una famiglia che si ritrova come ogni anno in vacanza, con amici, in una villa che tutti sogneremmo (con camerieri e un cuoco di rilievo). E Valeria prosegue nella sua autobiografia cinematografica, raccontando amori e sofferenze che riguardano la vita di molti di noi. Confesso che sono andato a rivederlo e ho trattenuto le lacrime e in molti momenti ho pianto. Perché il film è anche la descrizione delle illusioni destinate ad una ad una a cadere, nella vita (che ritengo, da molto tempo, priva di senso).

cesare@lamescolanza.com