RICORRENZE… LO STATO E LA CHIESA

Centosettant’anni fa.
Mercoledì 21 febbraio 1849. L’Assemblea costituente della Repubblica Romana decreta che «tutti i beni ecclesiastici dello Stato Romano sono dichiarati proprietà della Repub­blica. La Repubblica Romana doterà convenientemente i ministri di Culto».

 

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… TRISTEZZA

Secondo il World Happiness Report, dal 2012 al 2018 la Bulgaria è sempre stato il paese europeo con il più basso tasso di felicità. Nel 2010 The Economist definì la Bulgaria «il posto più triste del mondo» [Gospodinov, La Lettura].

 

 

 

OGGI VI DICO CHE… LE MASCHERE

“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.” (Luigi Pirandello)

“Siamo talmente abituati a mascherarci dinanzi agli altri che finiamo col mascherarci anche dinanzi a noi stessi.”
(François de La Rochefoucauld)

“Datemi una maschera e vi dirò la verità.” (Oscar Wilde)

“Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico.” (Erasmo da Rotterdam)

“Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni.” (William Shakespeare)

ATTUALIZZANDO… POETI E SCRITTORI PER IL CARNEVALE

Il Carnevale è una festa complessa, che si presta a varie e anche contraddittorie interpretazioni. É una festa in maschera che ha ispirato da sempre poeti e scrittori. Ne sono affascinato: negli anni del ginnasio svolsi un bel tema su questo argomento (ispirandomi a riflessioni profonde di Curzio Malaparte) e inaspettatamente raccolsi un ottimo voto e gli elogi dell’insegnante.

 

 

NON È SOLO NOSTALGIA

So che questa è pura nostalgia, ma spero che il Carnevale attiri anche l’interesse dei lettori e provo oggi a coinvolgerli con un bouquet di autorevoli citazioni. Ecco Francesco D’Antonio, un cabarettista: “San Valentino e Carnevale cadono nello stesso mese. Trovo stupido mettere così vicino due feste di maschere.”
E il filologo Piero Camporesi: “Festa di contestazione, di rottura, di rigenerazione sociale vissuta in un tempo ciclico di morte e di resurrezione, d’annientamento e di rinascita, il Carnevale esprime anche la voce dei gruppi sociali inferiori e l’opposizione della cultura popolare alle forme e alle immagini della cultura ufficiale.”

LA FILASTROCCA DI D’ANNUNZIO

Una sorprendente filastrocca del grande Gabriele D’Annunzio: “Carnevale vecchio e pazzo/ s’è venduto il materasso/
per comprare pane e vino/ tarallucci e cotechino. / E mangiando a crepapelle/ la montagna di frittelle/
gli è cresciuto un gran pancione/ che somiglia ad un pallone./ Beve, beve all’improvviso/ gli diventa rosso il viso/
poi gli scoppia anche la pancia/ mentre ancora mangia, mangia./
Così muore Carnevale/ e gli fanno il funerale.”

 

 

OSCAR WILDE E STENDHAL

Immancabile Oscar Wilde: “Una maschera ci dice di più di una faccia.” E infine Stendhal: “Mi metterei volentieri una maschera sul volto e con diletto cambierei il mio nome.” Che ne dite? Manca ancora qualche giorno al Carnevale e avrei gran voglia di continuare.

 

 

 

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