RICORRENZE… AQUILA, 2009

Dieci anni fa. Lunedì 6 aprile 2009. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile, alle 3.32 della notte, un violento terremoto (di grado 5,9 Richter) colpisce L’Aquila… 309 morti, circa 1.600 feriti e 80 mila sfollati.

 

 

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… CAVALLI

Alla Roberto Cavalli, la griffe controllata dal fondo Clessidra, servono 47 milioni di euro per uscire dalla crisi. È quanto emerge dalla domanda di concordato depositata lunedì in Tribunale e già registrata in Camera di Commercio. Il piano di ristrutturazione, che prevedeva tagli di costi e aumento di capitale, è stato bocciato dai soci nell’assemblea del 13 marzo.

 

 

OGGI VI DICO CHE… MILANO E ROMA

“Roma è la città degli echi, la città delle illusioni, la città del desiderio.” (Giotto)

“Milano ha delle zone belle, è bella con la nebbia, è un po’ una donna con la veletta.” (Ornella Vanoni)

“Una città è una donna di pietra.
Ti scalda, ma sangue non ha – non ha.
E resta una statua di pietra
che ti schiaccia mentre si dà.” (Ennio Flaiano)

ATTUALIZZANDO… RENATA BOERO E CORRADO CALABRÒ

Nella grande Milano, intensa e frenetica di oggi, trionfano la pittrice Renata Boero e il giurista e poeta Corrado Calabrò. Premetto che non è semplice definire la superiorità di Milano su Roma. Per me, è impossibile: preferisco Roma, la flemma di Roma, mi riconosco nel brillante sketch di Gigi Proietti: “Ma nun ce pensá… Ma lassa stà… Ma chi to fa fá?..”. Mentre a Milano c’è il piacere, o l’obbligo sociale, di correre…

 

 

FIORELLA MINERVINO

Perciò, per celebrare la splendida metropoli lombarda (dove in tempi remoti me la spassavo e ho vissuto anni bellissimi, dirigendo i giornali della sera che all’epoca (r)esistevano), lascio la parola a una splendida sintesi scritta da Fiorella Minervino: “Milano in questi giorni è una follia, anche per il traffico, ci sono mille inaugurazioni al giorno, mostre, eventi, presentazioni, visite private agli artisti, anticipi e post, insomma una gazzarra per l’Art Week e Miart e l’anticipo del Salone del Design e l’inaugurazione del Museo Permanente alla Triennale. Impossibile raccontarle tutte, mi limito a citare l’artista del Ghana, Ibrahim Mahama, che è riuscito a stupire la città…”.
ALT! ECCO RENATA BOERO Alt! Con tutto il rispetto per Ibrahim – che ha invaso Milano con 10.000 metri quadrati di sacchi di juta – vi parlo della mostra della più interessante pittrice italiana di oggi, Renata Boero. È una mia cara amica e la esalto dagli anni ’80, ho seguito il suo lavoro, non credo di essere influenzato dai miei sentimenti. Forse, con questa mostra al Museo del Novecento, in piazza Duomo, Renata – 83 anni, ma vispa come una ragazzina – raggiunge il maggior successo. Ma fra cent’anni il suo valore sarà ancor più riconosciuto dai nostri posteri. Adoro le grandi pittrici, da Sofonisba Anguissola, la prima ritrattista donna, ad Artemisia Gentileschi, da Tamara de Lempicka a Frida Kahlo. All’inaugurazione della Boero c’erano centinaia di persone! Mi sono accasciato su una sedia e osservavo tutti con curiosità… Critici, pittori, appassionati d’arte, insegnanti, studenti, moltissimi giovani. Uno spettacolo! Anche questa è Milano.

E CORRADO CALABRÒ…

Non è facile indagare sulla complessità (vincente) di una doppia identità. Mi spiego, desidero parlarvi di uno straordinario personaggio, Corrado Calabrò: nella sua vita è stato un giurista eccellente, capo di gabinetto di un’infinità di ministri della cosiddetta Prima Repubblica. E, contemporaneamente, un grande poeta conosciuto, apprezzato e premiato in tutto il mondo. Trovandomi a Milano in questi giorni, non ho rinunciato al piacere di assistere alla presentazione di un libro, ‘Quinta dimensione’ (Mondadori), che raccoglie cinquant’anni di poesie di Calabrò.

UNA DOMANDA SULLA DOPPIA IDENTITÀ

Avrei voluto proporre la mia domanda ai relatori, Carlo Di Lieto e Marco Corsi. Purtroppo il coordinatore Giuseppe Lupo non me l’ha concesso. Poco male, non sono risentito: anch’io tengo conferenze e assisto a quelle degli altri, so bene quanto sia prezioso rispettare i tempi, per non annoiare gli spettatori. Ma ecco la mia curiosità. L’eclettismo è diffuso, basta pensare agli innumerevoli americani che hanno fatto qualsiasi mestiere prima di affermarsi. Anche come scrittori. Ma la domanda è: com’è possibile eccellere, e avere successo, in attività tanto diverse? Scherzando, potrei dire che addirittura Calabrò è stato tanto perfetto da risultare, oggi, scandaloso: in quarant’anni di incarichi governativi, non ha avuto neanche un piccolo avviso di garanzia! E intanto scriveva meravigliose poesie.

PENSO A KAFKA…

Mi viene in mente solo Franz Kafka, bravo e ineccepibile come funzionario, e poi dirigente di assicurazioni, e grandioso scrittore. Kafka aveva chiesto al suo amico più caro di distruggere tutti i suoi scritti (ma l’amico, intelligentemente, non lo ha fatto). Calabrò non ci pensa e continua, per fortuna, a poetare. E così resta, per me, l’enigma della sua doppia anima.

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