RCORRENZE. NATI IL 4 NOVEMBRE

Achille Bonito Oliva, Laura Bush, Sandro Ciotti, VIttorio De Scalzi, Luis Figo, Rosario Lo Bello, Edward Luttwak, Salvatore Morale, Platinette.
MORTI: Michael Crichton, Gilles Deleuze, Felix Mendelssohn, Ytzhak Rabin, Luigi Settembrini.

 

 

TRUMP E LE ELEZIONI NEGLI STATI UNITI

Al momento in cui scrivo, non si sa chi abbia vinto la corsa per la presidenza americana. Avevo previsto la lentezza degli scrutini e lo avevano previsto in molti. Penso invece di essere stato tra i pochi (diciamo pochissimi) a sostenere Trump, considerato assolutamente perdente (al 90 per cento)da quasi tutti i sondaggi. Sono stato criticatissimo da amici, parenti, colleghi, lettori. E tuttavia Trump appare in parità con il suo antagonista Biden. Non so al momento se vincerà l’uno o l’altro. Ma so che dei sondaggi più che mai bisogna diffidare: perché sono politicizzati. Biden non era affatto strafavorito! Io sono un esgiornalista libero, posso e anzi devo esprimere la mia opinione in totale indipendenza. Molti sondaggisti invece sono politicizzati e non dovrebbero spingere le loro idee e i loro desideri anziché tener conto della realtà.

L’ARTICOLO… DEMOLITO L’EXPORT ITALIANO

“La pandemia ha ammazzato l’export italiano: meno 50 miliardi, fino ad ora. All’inizio dell’anno, prima che si presentasse il coronavirus, le esportazioni italiane viaggiavano su un +6,4% rispetto all’anno scorso. «Poi il mondo si è capovolto: lockdown, trasporti aerei fermi, molti Paesi hanno chiuso le loro frontiere. Nei primi otto mesi dell’anno il valore delle nostre merci vendute oltrefrontiera è crollato del 13,1%.
La pandemia non ha risparmiato quasi nessuno. Anzi, ha colpito più duro proprio i fiori all’occhiello della nostra produzione: le esportazioni di moda e tessile sono in calo a fine agosto del 22,4%. La meccanica, uno dei gioielli della nostra industria, è al palo. Il saldo del settore a fine agosto è un magrissimo – 17,3%. Piange la pelletteria (-24,3%), faticano a riprendersi i mobili e l’arredamento (-16,8% malgrado una ripresina post-lockdown).

ECCEZIONI: FARMACI E ALIMENTARI

E gli unici due settori dove il barometro è rimasto sul bel tempo sono la farmaceutica – per ovvie ragioni – con un +8,6% e l’alimentare che a fine agosto segnava un buon + 3%. L’export tricolore – prevede il rapporto 2020 della Sace – chiuderà quest’anno con un volume di vendite di 422 miliardi, quasi 50 meno dell’anno scorso”. (Livini, Affari&Finanza).

OGGI VI DICO… LA TELEVISIONE

“La vita potrebbe esseredivisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.” (Luciano De Crescenzo)

“Fra 30 anni l’Italia non sarà come l’avranno fatta i governi, ma come l’avrà fatta la TV.”
(Ennio Flaiano)

“La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia familiare in un semicerchio.”
(Gigi Proietti)

“Le maggiori differenze fra i vari canali televisivi riguardano tuttora le previsioni del tempo.”
(Woody Allen)

“La televisione ha fatto molto per la psichiatria facendola conoscere, ma ha anche contribuito a farne aumentare il bisogno.” (Alfred Hitchcock)

IMPARARE DA SUITS

Una serie in tivu (vi parlo di Suits) può, a sorpresa, essere istruttiva.
Non massacratemi frettolosamente, per favore: i libri classici certo sono molto di più istruttivi e dovrebbero essere preferiti. Ma dal momento che la televisione dilaga dovunque e gli intellettuali di presunta elite ne parlano con disprezzo, preferisco costituirmi e confessarvi di essere tele dipendente, per le cosiddette “serie”. Sono stato un ammiratore di “Law e Order”, “Grey’s Anatomy”, “ Colombo”, “La casa di carta” (cito a caso)… Ora sono un fedelissimo seguace di “Suits”, che ho scoperto in ritardo: nove puntate, dal 2011 al 2019.

RICORDO IL FASCINO DI “ANATOMIA DI UN OMICIDIO”

Tutto è incentrato su uno studio legale e su varie battaglie in tribunale. Da sempre sono appassionato di questo genere, fin dai tempi dell’indimenticabile ‘Anatomia di un omicidio” (1959, avevo diciassette anni, regista Otto Preminger), con un cast stellare: James Stewart, un vecchio avvocato di provincia; Ben Gazzara, un militare imputato di omicidio; Lee Remick, sensualissima moglie dell’imputato (forse violentata o forse no). Dopo 61 anni, un capolavoro ancora attuale: 161 minuti di sfide in tribunale. Tornando a oggi, perché “Suits” ci insegna qualcosa?

ANCHE MEGAN…

I protagonisti dello studio sono Harvey Specter, il ganzissimo avvocato, cinico e spietato, che non perde mai una causa. Mike Ross, che si finge avvocato senza esserlo, un fenomeno per l’intelligenza e la straordinaria memoria fotografica. Louis Litt, altro avvocato, meno bravo, sfigato, estroso e volubile. L’interesse è legato anche alla presenza – niente male! – dell’attrice Meghan Markle (nel ruolo della fidanzata di Mike) per il suo matrimonio col principe Harry. E gli aspetti istruttivi? Come essere concreti e non utopisti. Saper distinguere tra sesso e amore. Come gestire i rapporti di forza e potere: imporsi se si è più forti e cedere, o fingere di cedere, se si è deboli. E battersi senza arrendersi. Diciamolo, non è poco.

cesare@lamescolanza.com