OGGI VI DICO CHE… SPOSARSI CON IL TELEFONINO

“Ci connettiamo con i nostri telefonini su tanti livelli emotivi. Lo controlliamo per calmarci, sorridere, prendere sonno, rilassarci… tutto ciò di cui è fatta una relazione. Il mio smartphone ha rappresentato la relazione più lunga, ecco perché ho deciso di sposarlo.” (Dichiarazione del signor Aaron Chervenak di Los Angeles, Agenzia Ansa ripresa da “Il Foglio”, 11 luglio 2016).

ATTUALIZZANDO… E A ME LA MANO (LA ZAMPA) DI CLARA

cesare - bassotta

Il signor Aaron è andato a sposarsi nel Nevada, dove (per fortuna) questo e molto altro è consentito. Andrò anch’io a Las Vegas, se la mia adorata bassottina Clara mi concederà la sua zampa, e ci uniremo in nozze.
Il diritto di famiglia va riformato radicalmente. Non prendetela come una impertinenza: io non solo sono favorevole ai matrimoni delle coppie gay, ma vado ben oltre. Non condivido Aaron perché la consuetudine con il telefonino è banale, strumentale. Ma non vedo perché non dovrei sposare Clara, la creatura terrestre che più mi ama e mi coccola, felice per la mia esistenza, più di qualsiasi persona umana. E smettiamola con questa assurdità delle bigamie. In passato mi sarei sposato volentieri con la maglia del Genoa, con una magnolia che piantai nel mio giardino, con le poesie di Alda Merini e Fiammetta Jori, con le carte di chemin de fer (batto 9, batto 8) o del poker.
Certo, mettere al mondo un figlio è una questione più complessa. Anche se sono convinto che Clara e io potremmo mettere al mondo un cane umanoide, o un un umano cagnino assolutamente straordinario per intelligenza, astuzia, dignità e nobile testardaggine.

UNA COLOMBA BIANCA, ALL’ALBA A SPOTORNO

colombaSono a Spotorno, all’alba in piazzetta, con Clara, prima colazione con cappuccino e focaccia ligure. Una colomba bianca passeggia tranquilla vicino al nostro tavolo, senza paura e senza invadenza: perfino Clara non abbaia, avverte le buone intenzioni, la mitezza dei sentimenti. È un segnale di pace per il mondo dei miei sogni, mentre dovunque, nel mondo reale, si ammazzano, e si commettono i delitti più turpi e atroci, con motivazioni irragionevoli. E sarà un caso, ma la colomba bianca vola e se ne va solo quando io e Clara andiamo via.

SOCRATE / BUONE NOTIZIE PER IL MERITO

socrate_merito“Si sale in cattedra per competenza, la rivoluzione che divide la scuola. Intesa ministero-sindacati, cambia il reclutamento: prof scelti in base al curriculum, non per l’anzianità”. Socrate, il mito a cui si ispira il mio movimento di opinione per la meritocrazia (aderite su www.socrate2000.com), sorride soddisfatto.

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VIVA IL PORTOGALLO / VINCE LA “SQUADRA”

Portugal v France - Final: UEFA Euro 2016Ma, a parte i tifosi francesi, a qualcuno sarebbe parso giusto che la Francia avesse vinto il campionato europeo? Grazie al vantaggio di metter fuori dopo cinque minuti il campionissimo del Portogallo, azzoppato da una scorrettezza assassina?
La bellezza etica ed estetica della vittoria portoghese è sublimata dal fatto che, senza Cristiano Ronaldo, ha vinto la “squadra” organizzata e galvanizzata da un magnifico allenatore, intelligente e coraggioso, Santos. Nella Francia c’era Pogba, che non ha combinato un bel niente, ma è valutato 123 milioni dal Manchester United. Ma siamo pazzi? La Juventus tentenna! Toccasse a me decidere, glielo porterei a piedi, Pogba, a Manchester!

PAGELLE / ASTALDI, MUSTIER, RECCHI, MARINELLA, LAVAZZA E ILLY

COLLAGE (2)Duccio Astaldi: 7, non esclude l’approdo in Borsa e intanto consegna a Roma la tormentatissima/costosissima “Nuvola” di Fuksas. // Recchi e Cattaneo, 6+: presentimento di terremoti a Telecom, tra prime e seconde file. Viva le novità! // Jean Pierre Mustier, 6+: il neo leader di Unicredit annuncia per il risanamento buone intenzioni. Che di solito lastricano le vie dell’inferno. Ma il primo giorno di scuola un incoraggiamento è d’obbligo. // Marco Rigotti, 5: il presidente di Meridiana lotta contro notevoli difficoltà, e non è ben assistito. // Luigi e Maurizio Marinella, ad, 7: negozi (una trentina) solo nelle città che contano, il celebre marchio delle cravatte esteso a profumi e foulard. // Giuseppe e Marco Lavazza, 7, presidente e vicepresidente dell’omonimo Gruppo: lungimirante investimento (dieci milioni) nel Grande Slam del tennis. // Riccardo Illy, 7: un raro caso di successo nel mondo dell’impresa, poi in politica. Poi di nuovo (senza ammaccature) nell’impresa: fiducia nei prodotti dell’azienda, forse nuovi soci, niente Borsa. Non solo caffè: tè, vino, cioccolato, confetture… .

11.07.2016
cesare@lamescolanza.com