OGGI VI DICO CHE… E SE OGGI NON VI DICESSI NULLA?

“Chi picca parrau, mai si pentìu” (antico proverbio siciliano)

ATTUALIZZANDO… VIVA IL SILENZIO! MA NAPOLITANO PARLA
giorgio napolitano

Oggi, per rispetto dell’immortale proverbio siciliano,al contrario delle mie solite abitudini, non vorrei dirvi proprio nulla, allo scopo di non pentirmi successivamente. E invece Giorgio Napolitano, il primo presidente della Repubblica coinvolto in una testimonianza in un processo (per la trattativa Stato-mafia), coraggiosamente ha seguito una strada opposta. Ha parlato, eccome. Tre ore di interrogatorio davanti alla Corte di Assise di Palermo al Quirinale, non solo “ha risposto alle domande senza opporre limiti di riservatezza connessi alle sue prerogative costituzionali né obiezioni riguardo alla stratta pertinenza ai capitoli di prova ammessi dalla Corte” secondo un comunicato del Colle. Ha anche espresso il desiderio che vengano trascritti “al più presto gli atti, affinché sia possibile dare tempestivamente notizia agli organi di informazione e all’opinione pubblica”. La stampa, infatti, non era ammessa. Secondo alcuni osservatori, è stata una grande lezione di democrazia. Secondo altri (Il Giornale, Franco Grilli) in alcune occasioni Napolitano si è avvalso della facoltà di non rispondere. Secondo Renato Brunetta su Twitter “L’immagine dell’Italia nel mondo è finita kaput”. Secondo la nostra modesta opinione, se ne poteva fare a meno. E’ il solito discorso: in Italia ci sono, com’é evidente a tutti, problemi ben più gravi e urgenti da affrontare.

COMANDO GENERALE CARABINIERI/ GALLITELLI O DEL SETTE?
Tullio del Sette

Sono giorni importanti, delicati, per una nomina di grande potere, ai vertici dell’Arma dei Carabinieri. Attualmente il comandante generale è Leonardo Gallitelli, 66, in carica dal 12 giungo 2009. Sostenuto dalla vecchia guardia politica, in considerazione dei meriti acquisiti, potrebbe essere confermato, con una proroga. La scelta alternativa, secondo qualificate e rispettose indiscrezioni, potrebbe cadere su Tullio Del Sette, 63, Capo di Gabinetto di Gallitelli. Del Sette è appoggiato dalla Ministra Pinotti, che a sua volta è sostenuta da Giorgio Napolitano, senza riserve (da ambienti del Quirinale nacquero le voci, sorprendenti, sulla possibilità che proprio la Pinotti potrebbe aspirare alla presidenza della Repubblica, dopo le dimissioni di Napolitano, sempre molto chiacchierate ma mai, fin’ora, indicate in maniera ufficiale e/o persuasiva). Tertium non datur? Si vedrà.

IN MORTE DI OSCAR OREFICI
oscar orefici

C’era una folla notevole, questa mattina davanti e dentro la chiesa di Santa Maria del Popolo, per l’addio a Oscar Orefici. L’ho conosciuto molto bene, Oscar: era un caro amico, il dispiacere, come succede spesso in queste estreme occasioni, è di non aver avuto la possibilità di frequentarlo di più. Più giovane di me di quattro anni, cominciò al Corriere dello Sport negli anni ’60, quando io ero appena praticante. Ricordo che all’inizio lo prendevamo in giro bonariamente, sulla base di voci coincidenti con il suo arrivo (voluto dal maestro Antonio Ghirelli), relative a vere o presunte ricchezze della sua famiglia, azionista o proprietaria dell’industria Cirio. In pochi giorni, Oscar si conquistò la stima e la simpatia di tutti. Preciso e documentato sul lavoro, un vero giovane gentiluomo nei rapporti personali. La sua passione, lo era allora e lo sarebbe sempre stata per tutta la vita, si concentrava quasi esclusivamente su un settore sportivo prestigioso, le gare di Formula Uno. In questo spazio, Oscar diventò ben presto una firma e un dirigente autorevole, in Rai, Mediaset, Sky… Tutti lo apprezzavano per le sue qualità professionali, io preferisco ricordarlo come un rarissimo esempio di leader in giornalismo e, nella vita privata, un uomo buono, leale e romantico. Al di là della passione per i motori, era un tifoso passionale della Roma. Al funerale stamattina la vedova Antonella Del Prino, straordinaria giornalista e a lungo inviata in tutti i paesi del mondo, al fronte per qualsiasi guerra, esibiva una maglia di Francesco Totti, con una dedica significativa, struggente.

CONTROCORRENTE/ DALLA PARTE DEL FENOMENO VIPERETTA
massimo ferrero

Il patron della Sampdoria è stato trattato in modo pessimo da qualsiasi ambiente politically correct per una frase audace: ha confidato di aver raccomandato all’amico Massimo Moratti di cacciare “il filippino” Thohir. Mah! Come genoano, dovrei scompisciarmi dalle risate e partecipare al coro dei molti ipocriti dolenti. E invece, no. Da genoano, Massimo Ferrero – questo è il suo vero nome – mi piace molto: naif, spontaneo, comunicatore particolare con un linguaggio subito reso popolarissimo dalle imitazioni di Maurizio Crozza. Prima obiezione: perché nessuno si scandalizza per il fatto che da tutti Ferrero venga chiamato, con insolenza, “viperetta”? Da quando si è affacciato sulla scena calcistica, tutto si può dire di Ferrero, tranne che appaia come una viperetta o un viperotto. E poi: Ferrero ha interpretato lo stato d’animo non solo dei tifosi interisti, ma anche degli appassionati di calcio in generale. Massimo Moratti ha vinto perfino più del mitico papà Angelo, alla guida dell’Inter. Da quando è entrato Thohir, l’Inter stenta come una squadra di seconda fascia.

ALTA SOCIETA’/ SERATA STRAORDINARIA IN CASA DI DARINA PAVLOVA
darina pavlova

Un amico mio (provocatore nato) e di Carlo Rossella mi ha detto: “Tu tormenti Carlo per la sua rubrica sul Foglio solo perché sei invidioso, non hai le sue notizie sul bel mondo…” A parte il fatto che non so se si possa definire bel mondo quello dei festaioli compulsivi, ammiro Rossella per altre qualità, non certo per la sua virtuale alta società. E poi, che vuol dire insinuare che io non avrei a disposizione le sue frivolissime notizie? Tiè! Eccone qui una, molto ghiotta (a Rossella è sfuggita): Darina Pavlova, regina dello star system a Los Angeles e ogni tanto anche a Roma – nelle sue visite, purtroppo rare – ha dato una grande festa nel suo attico in Piazza del Popolo. In onore di Kevin Costner, a Roma con la figlia per il Festival del Cinema. C’erano Marco Columbro, Massimo Boldi, Valeria Marini strepitosa in un mini abito molto sexy, Ignazio La Russa, Tony Renis con la moglie Elettra, il produttore televisivo e cinematografico Alberto Tarallo con il suo staff dell’Ares, la sempre più fascinosa Araba Dell’Utri con le amiche Victoria Larchenko e Giulia Elettra Gorietti, Renato Balestra, l’immancabile Pascal Vicedomini. Buffet faraonico a base di pesce, ostriche e aragosta, ovviamente champagne. Musica e ballo: i più corteggiati ovviamente Kevin e Darina in un abito dorato che esaltava la sua bellezza. E adesso, che mi dite? Rossella mi fa un baffo!

CONFRONTI/ PENA DI MORTE PER LO SCHETTINO COREANO
Francesco Schettino

Civiltà diverse a confronto a Gwangju. L’accusa ha chiesto la pena di morte per il comandante di un traghetto affondato nell’aprile scorso. Il capitano Lee Joon-Seok è imputato per omicidio negligenza aggravata. Nel corso del processo ha detto di meritare la pena capitale, ma ha respinto l’accusa di aver sacrificato i passeggeri per salvarsi la vita. In Italia, l’Università la Sapienza ha invitato il comandante Schettino, dopo il naufragio della Concordia, a tenere una lectio magistralis, abilmente camuffata, agli studenti. Modesta proposta per La Sapienza: se la pena di morte sarà sanzionata, prima dell’esecuzione chiedere una lectio al capitano coreano. Certamente, avrebbe cose più interessanti da dire, rispetto a Schettino. P.s: sull’armatore del traghetto era stata posta una taglia di cinquecentomila dollari, dopo la sua fuga. Successivamente è stato ritrovato morto, per cause misteriose.

 

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