OGGI VI DICO CHE… ROTTAMARE SI PUO’

“Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa… Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente”. (Gramsci)

ATTUALIZZANDO… D’ALEMA È DA ROTTAMARE?

Trasmissione televisiva "Annozero"Un esempio di attualità. Non conosco D’Alema, solo qualche frase o saluto di circostanza in occasioni non impegnative. Ovviamente ne ho seguito la carriera: apprezzo molto la sua intelligenza politica, l’acume, l’orgogliosa dignità. Mi fa sorridere il suo vezzo di dire ogni due per tre “diciamo”, mi fa sorridere anche l’ironia con cui si esprime, e ancor più spesso il sarcasmo, con una saccenteria che lo ha reso antipatico, direi in modo esagerato, a molti suoi avversari. Nel suo conflitto con il premier Renzi, sono assolutamente a favore dell’ex premier… D’Alema, come altri (pochi) poteva essere molto utile a Renzi e al Pd, con la sua esperienza, una evidente qualità di cervello politico. Perché rottamarlo? In questi giorni, anzi da molte settimane, D’Alema si configura come il più autorevole leader nelle crescenti file degli oppositori di Renzi: non basta che il rottamatore prenda l’accetta in pugno, è indispensabile che il rottamando si lasci eliminare. D’Alema non ci sta e sentiremo parlare ancora a lungo di lui.
Colgo l’occasione per dire ciò che penso della rottamazione. Culturalmente, la parola mi sembra orribile: ci sono molti personaggi anziani e appartenenti a un’Italia diversa, che potrebbero essere molto utili al nostro Paese. Ci sono molti giovani, che non meritano successo e ruoli di governo solo in virtù della loro età imberbe. Nel mio piccolo, penso tuttavia che sia giusto fare qualche passo indietro e lasciar posto e spazio ai giovani meritevoli. E l’ho dimostrato: dirigevo giornali, scrivevo sui giornali, ho partecipato per tre lustri a programmi televisivi di successo, quantomeno, per gli ascolti. Ora, autocritico verso me stesso e disgustato da una certa decadenza nei mass media e nella televisione – Rai, ahimè, in primo luogo –, mi sono rifugiato in occupazioni sedentarie, scrivo libri, mi impegno nel web, ad esempio in questa rubrica quotidiana.
Se mi guardo intorno, mi considero piccolo – come diceva Andreotti –, ma purtroppo, e sottolineo purtroppo, non vedo tanti geni in giro. Spero di vederne tanti e incoraggio, sempre, il talento quando lo individuo nei giovani. Infine, quanto alla politica, penso che i protagonisti della cosiddetta Prima Repubblica fossero dei fuoriclasse, rispetto alla maggior parte dei personaggini, deboli e dilentatteschi della cosiddetta Seconda Repubblica.

SOSTENGO GRILLO E LA SINDACA RAGGI

Raggi-GrilloPenso che l’unica autentica novità nel quadro politico sia rappresentata dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: intanto, perché l’ex comico genovese ha raccolto e inquadrato milioni di persone dissidenti, ostili alle istituzioni, che probabilmente avrebbero rappresentato un pericolo nella società, se non avessero trovato un legittimo posto nel Movimento. Certo, ora, siamo alla prova del nove: dopo il successo a Roma e a Torino, le due sindachesse Raggi e Appendino debbono dimostrare se i grillini siano capaci anche di governare e risolvere i problemi, oltreché contestare e condannare (giustamente) i torti di una classe politica, che da Tangentopoli in poi si è dimostrata inefficiente, inadeguata e corrotta. E tengo a dire che sono amareggiato perché tanti miei autorevoli, colti e tolleranti amici oggi tendono a liquidare Beppe e M5S, senza concedere, ad esempio, alla Raggi un pur minimo tempo di pazienza e attesa. Forse esiste qualcuno in grado di risolvere i devastanti problemi di Roma schioccando le dita? Forse Roma non è stata distrutta da regimi di destra e di sinistra, con una corruzione spaventosa, da parte di coloro (non sono certo i miei amici!) che, politicanti di pessima risma, hanno contribuito a rovinare la città più grande e affascinante del mondo? Eppure l’ostilità generale è facilmente spiegabile: ci sono interessi piccoli e fortissimi (in primis le Olimpiadi del 2024) a compattare quasi tutti contro i grillini e in particolare la sindaca Raggi, per arrivare a una – per me – agghiacciante restaurazione. Come concludere? Bonariamente, con due sole parole: calma, ragazzi! Se siete in buona fede, aspettiamo almeno qualche mese, almeno fino a Natale, per valutare senza pregiudizi ciò che la Raggi e i suoi colleghi di partito, siano capaci di fare.

NEL CALCIO SI STRAPARLA: SPALLETTI, VENTURA…

AS Roma's head coach Luciano Spalletti (L) and FC Torino's head coach Giampiero Ventura (R) during the Italian Serie A soccer match between AS Roma and FC Torino at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 20 April 2016.   ANSA/ETTORE FERRARI

In passato, fu Accaccone, ovvero il leggendario Helenio Herrera, più recentemente Mourinho. Straparlavano, ma quasi sempre vincevano. Ora, straparlano tutti… Senza un minimo di prudenza. Ad esempio, Spalletti, l’allenatore della Roma. Diceva: “Vogliamo vincere tutte le partite…”, invece è stato buttato fuori, per suo demerito, dalla Champions League, e anche in campionato non ha ottenuto risultati folgoranti. Poi, ecco il ct nuovo della Nazionale, Giampiero Ventura. Perde il primo match con la Francia e dice: “Va bene così, Israele non è certo la Francia”. Perché offendere gratuitamente gli israeliani, che pure sanno battersi con cuore e grinta? Ventura vince in Israele, ma ha straparlato: anche quando chiede di smetterla con il ricordo di Conte e della sua squadra azzurra. Ok, anche io penso che Conte sia stato sopravvalutato e che sia giusto inaugurare un nuovo corso. Ma io scrivo ciò che penso, libero di farlo. A Ventura converrebbe essere prudente e comunque è chiaro che le litanie e le nostalgie su Conte non finiranno solo perché il bravo, nuovo ct, lo chiede ingenuamente.

CHIELLINI / NON SI TRATTA COSí UN BRAVO CAMPIONE

CHIELLINI Debbo dire che spesso sono intervenuto a sostegno di grandi campioni, che inopinatamente attraversavano un momento di crisi, o di sconfitta. Una volta lo feci su “Il Messaggero”, in prima pagina, accomunando una debacle (credo l’unica della sua carriera) di Paolo Bonolis in tv, e il goleador della Roma Batistuta, che attraversava un brutto periodo. E ancora dico, calma, ragazzi! Anche i purosangue hanno i loro momenti difficili, molto brutto da parte di critici e tifosi avventarsi sull’idolo di turno e riempirlo di malignità e osservazioni crude. Oggi tocca a Chiellini, un gran bravo campione del calcio. Gli è successo di giocare male con la Lazio, di scivolare in qualche svarione in Nazionale, sia nella partita con la Francia, sia in quella con Israele, nella seconda addirittura si è fatto espellere. Mi è piaciuto il commento di Ventura: “Chiellini commette un paio di errori di questo tipo ogni qualche anno! Questo vuol dire che nei prossimi anni possiamo essere assolutamente tranquilli…”.

cesare@lamescolanza.com
06.09.2016