OGGI VI DICO CHE… IL MESSAGGIO DI WOODY

“Prima di lasciarvi vorrei proprio darvi un messaggio positivo. Ma non ce l’ho. Fa lo stesso,  se vi lascio due messaggi negativi?” (Woody Allen)

ATTUALIZZANDO… PARIGI, CERCASI POSITIVITA’, DISPERATAMENTE

attentato a Parigi

Woody Allen lo dice per farci sorridere (anche se è un uomo infinitamente triste), ma la verità è che, oggi, è molto difficile trovare qualcosa di positivo nella vita che conduciamo. Prendiamo il caso di cronaca più recente: la strage di Parigi. E’ forse positivo l’incredibile, dilagante ondata (universale) di cordoglio che sta soffocando i social network e i mass media? Direi di no. Mi sembra uno (scioccamente) sfarzoso e agghiacciante segnale di impotenza. Retorica pura, solidarietà artificiosa e ingannevole, assenza di qualità intellettuale. Perdonatemi, se sono troppo severo (del resto, anch’io, lì per lì, ho retwittato uno di questi messaggi…). Serve a qualcosa mostrarsi con una matita in mano, per sentirsi vicini alla tragedia che ha colpito il settimanale satirico francese, la Francia, l’Europa, il nostro mondo occidentale? Sarebbe stato positivo altro: se i servizi segreti avessero vigilato tempestivamente, in modo da evitare la strage. Sarebbe positivo se, oggi, qualsiasi ombra e lacuna delle indagini lasciasse il posto alla trasparenza e a certezze totali. Sarebbe molto positivo se qualcuno (quante chiacchiere inutili, ieri, nei dibattiti televisivi!) tirasse fuori un’idea, un’ideuzza per frenare la guerra che, temo, si sta delineando nel nome di religioni, civiltà, culture identità assolutamente opposte. E chissà che tutto questo non accada anche sotto la spinta di interessi occulti, innominabili.

REALISMO / SIAMO UN GREGGE SENZA PASTORE…

je suis charlie

Non rimprovero a nessuno l’incapacità di dire e fare e ideare qualcosa di positivo. Chi sono io, per rimproverare qualcosa a qualcuno? Forse l’impotenza è inevitabile. Ma almeno risparmiamoci questo show, retorico, di facile e inutile o addirittura finto, falso, ipocrita – nel mondo della politica – cordoglio! Offende i morti e non fa bene a noi vivi: siamo un gregge belante di pecore senza cane e senza pastore.

ISLAM / QUELL’ANALISI DI GIAN ARTURO FERRARI

copertina sottomissione

Ci sono meravigliose, imprevedibili coincidenze, a volte. Ieri mattina il Corriere della Sera pubblicava in prima pagina un’analisi, eccellente, di Gian Arturo Ferrari sul libro di Houellebecq di cui tanto si parla (“Sottomissione”, un romanzo che prevede il dominio islamico tra pochi anni, sulla nostra società) e, inevitabilmente e congiuntamente, sui problemi dell’Europa, connessi al confronto. Ferrari, per me, è uno dei nostri intellettuali più godibili: colto, ironico, desideroso per vocazione ad approfondimenti non convenzionali. Se non lo avete letto, trovate l’articolo su www.lamescolanza.com. Più di tutto mi è piaciuto il bonario compatimento del candore “quasi commovente” di Houellebecq, laddove pone, forse inconsapevolmente, la Francia e Parigi e la Sorbona come l’ombelico del mondo; e la cruda e lucida consapevolezza della “terribile” colpa degli europei: l’illuminismo (spento in occidente, mai acceso nel mondo islamico), predicato nei suoi valori, praticando però “la schiavitù, il servaggio, l’umiliazione”…  E infine quella straordinaria coincidenza… L’articolo che esce poche ore prima del terribile massacro!

PAGELLE / I DIECI DIRETTORI D’ORCHESTRA… VOTATE, PLEASE!

orchestra

Teresita Giacomantonio, presidente di un Rotary romano, figlia di Remo emerito musicofilo, è stata la prima a raccogliere il mio appello per indicare i dieci più bravi direttori d’orchestra, nella storia. Renzo Canciani ha annunciato l’intervento di un esperto e qualificato amico. Ecco Teresita (indica quelli che ha potuto ammirare): V. Karajan, Toscanini, Abbado, Bernstein, Sawallisch, Maazel, Thielemann, Barenboim, Bohm. “Pappano” aggiunge “ancora deve crescere…”

APPELLO PER UN GIOVANE STUDIOSO MERITEVOLE… LO AIUTIAMO?

socrate

Ho conosciuto Giuseppe Caruso, 37 anni, come simpatico cameriere, bravo e di buon carattere, del bar-ristorante “Le sicilianedde” in via Parioli a Roma. L’altro giorno è venuto a salutarmi, perché aveva deciso di lasciare quel posto… E così ho scoperto ciò che non mi aspettavo. Caruso insegna all’Università di Tor Vergata, ha studiato a Boston e Houston, conosce l’inglese come l’italiano e più del siciliano, ha conseguito un master che in Italia solo altri tre possono vantare. Microelettronica è la sua passione. Per mantenere figli e mogli, si dichiara disposto a fare l’autista, il commesso, qualsiasi cosa. Mi rivolgo ai tanti personaggi importanti e influenti che seguono questo mio diario quotidiano, a tutti coloro che si ostinano a credere nella meritocrazia. E’ possibile trovare per Giuseppe un posto  adeguato ai suoi studi, al suo valore, alla sua passione?

BILANCI MINIMALISTI. SCORIE E POLVERE 2014, LUCI E INCUBI DAVANTI AL 2015

pino daniele

(seconda puntata, continua…)

Non avendo pensato niente di illuminato, e non volendo scrivere niente di banale sulla tragedia di Parigi, preferisco rifugiarmi nel bunker dei miei bilanci personali – minimalisti e discutibilissimi – nel passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo.

        QUIRINALE / REPETITA JUVANT. Ormai non c’è nessuno che non dica che il 14 gennaio Napolitano presenterà le sue dimissioni. Tutti lo dicono, lo sussurrano, lo spifferano: tace l’unico che dovrebbe parlare (da tempo!), con chiarezza. Perché, Presidente? Sono un calabro/ligure di testa dura, mugugnante. E non dovrei giustificarmi, ma lo faccio per rispetto. Insisto, dunque: perché? Cosa c’è, dietro questo atipico, anomalo silenzio?

               PINO DANIELE / SE DUE FUNERALI VI SEMBRANO TROPPI. Sì, nello stesso giorno, a Roma e Napoli, propongono (dietro il dolore) un aspetto ridicolo. E poi, perché l’autopsia dopo le esequie? Quel chiudere, aprire e richiudere, e straziare, un cadavere… Ogni morte, ogni lutto porta con sé qualcosa di grottesco. E quante domande, per un’anima tormentata come la mia… Perché l’autopsia? Qualcuno ha spiegato, freddamente e con chiarezza, la motivazione di questo provvedimento? Addio, Pino: chi ti ha conosciuto, mi dice che saresti il primo a sorridere di tutto questo.

              CONVINZIONI / SCONCERTI DIVULGA MANCINI. Mario Sconcerti, che stimo anche per i suoi eccessi, attribuisce a Roberto Mancini questa straordinaria. Magistrale virtù di fronte ai giocatori delle squadre che allena: se ti convinci di essere un campione, diventi un campione. Quanto mi sarebbe piaciuto essere allenato da un Mancini! Quando ero un bambino (e Mancini non era neanche nato), come tanti coetanei mi addormentavo sognando i gol meravigliosi che avrei potuto segnare… Ero convinto di riuscirvi! Allora gli idoli erano Nordhal, Boniperti, Skoglund, Lorenzi, ancora Piola (fino al ’52: Italia-Inghilterra 1-1), Mazzola e quelli del Grande Torino. Per me, genoano, anche sconosciuti come Frizzi, Firotto, Mike, Dalmonte… Beh, ero convinto, ma non ci sono mai riuscito. Capiscimi, Mario: mi è mancato un Mancini.

             CURIOSITA’. SCONTRO GRASSO/BERNARDINI. Se ve lo siete perso, ritrovatelo. Aldo Grasso, il temutissimo critico televisivo del Corriere della Sera, ha bastonato Massimo Bernardini, che conduce in Rai un programma dedicato a quanto accade in tivu. Mi schiero dalla parte di Grasso, non nascondendo però un mio risentimento personale: due volte Bernardini mi ha invitato, slealmente preparandomi un agguato: ovvero un processo a senso unico, senza difesa, senza garanzia, senza equità (debbo aggiungere però che le battaglie e gli sgambetti mi galvanizzano). Grasso ha scritto che Bernardini è un ronzinante, si difende con finta umiltà, Grasso lo stende ancora: ribadisce che è ammiccante, incompetente, rozzo e logorroico. Per il ko, a me e credo ai lettori piacerebbe sapere cosa volesse dire il critico quando scrive: “Sappiamo bene come Bernardini da Tv2000 sia passato alla Rai e con quali compiti”. Cioè? Cosa, come, con quali compiti?

(continua)

cesare@lamescolanza.com

08.01.15