OGGI VI DICO CHE… LA QUALITA’

Non chiedete a nessuno di dirvi un suo difetto: vi dirà un suo pregio, fingendolo un difetto”. (Pino Caruso)
“Quanto all’amore, che si può dire? Non è la quantità dei vostri atti sessuali che conta, è la qualità. Ma se la quantità è meno di una volta ogni sette otto mesi, io una guardata me la farei dare”. (Woody Allen)
“È meglio scoprire di essere stati ingannati sul prezzo che sulla qualità della merce”. (Baltasar Graciàn)
“Il nostro negozio è stato svaligiato sei volte in soli quattro anni. Questo garantisce la buona qualità della nostra merce!” (Cartello nella vetrina di un negozio di abbigliamento di Parigi)

ATTUALIZZANDO… DA SERRA ALL’AMACA

Michele SerraNel diario di oggi, svolazzo dalla mia ostinata polemica sulla rubrica di Serra, Miki per noi alle 5 della sera, pubblicata negli alti cieli della prima pagina de “La Repubblica“, alla celebrazione della virtuosa capacità di Vittorio Sgarbi di illustrare la storia dell’arte antica. Il filo conduttore è la qualità. Indiscutibile in Sgarbi. E che esiste anche in Miki, ma a mio parere è esageratamente considerata con la collocazione addirittura sopra la testata, là dove una una volta si preferiva dare la preferenza alle notizie.

PREVISIONI/ MERAVIGLIOSO SGARBI, CON RINASCIMENTO

vittorio sgarbiRinascimento“, il movimento appena fondato da Vittorio Sgarbi, avrà un felice sviluppo politico e culturale. Sgarbi possiede straordinarie qualità culturali, è coraggioso, non ha paura di niente e di nessuno, è generoso, polemico, ironico, un affabulatore sempre capace di incantare il pubblico, un trascinatore… Ho scritto tante volte che poteva (potrebbe) essere il leader ideale di una destra illuminata. Se non lo è diventato, i motivi sono due. Il primo è che una destra illuminata non esiste. Il secondo è un suo difetto, in fondo veniale. Quale? Si è sporcato voluttuosamente una importante identità (perfetta, da capopopolo) con smodate ed esagerate apparizioni televisive: sia per vanità e divertimento, sia per quelle necessità che definisco, nel caso mio e di molti altri, “alimentari”, ovvero economiche. Ha conquistato un’immensa popolarità, ma nel nostro Paese, bigotto, i benpensanti non apprezzano la capacità di urlare “capra!capra!” e ridicolizzare qualsiasi avversario, no: lo spazio politico, salvo poche eccezioni, è riservato a ruffiani, corrotti e corruttori, furfanti d’ogni caratura. Sgarbi è anche un rimpianto, per me: mi sarebbe piaciuto, come amico, frequentarlo con assiduità. Purtroppo non riesco a sopportare il vezzo dei ritardi cronici, suoi o di chiunque altro. Sono andato, martedì a Roma, ad ascoltare la sua conferenza per la presentazione del suo ultimo libro, “Dall’ombra alla luce, da Caravaggio a Tiepolo“: una meraviglia! Senza gli eccessi televisivi, ecco in scena – quanto meno – il miglior ministro della cultura possibile. Se i governi si facessero per il merito e non per inconfessabili opportunità e affaracci. Perciò penso che “Rinascimento” avrà fortuna, ma – temo – non quanta meriterebbe.

LETTERE/ DELL’ARTI SU SERRA VS. GRAMELLINI

Giorgio Dell’ArtiCesare, sono Giorgio Dell’Arti. Serra in prima di Repubblica (debolissimo finora, condivido) è un evidente tentativo di rispondere al Gramellini in arrivo sul Corriere. Anche la rubrica della De Gregorio, annunciata oggi, è un tentativo di rispondere alla pagina delle lettere di Cazzullo. Un tempo gli altri – compreso il Corriere – inseguivano Repubblica, adesso è Repubblica a inseguire gli altri.”
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LETTERE / VALENTINI: È UN OBBROBRIO

giovanni-valentini“Caro Cesare, pur essendo di qualche anno più giovane di te, mi associo alla tua “santa crociata” professionale contro quell’obbrobrio giornalistico che ha portato “L’amaca” di Michele Serra in prima pagina sopra la testata di Repubblica. Condivido e sottoscrivo la tua critica. E avendo avuto il privilegio di partecipare quarant’anni fa alla fondazione del quotidiano di Eugenio Scalfari, aggiungo la mia personale mortificazione per questo sfregio alla sua storia e alla sua immagine. Hai perfettamente ragione a rievocare in questa occasione gli “editori impuri” e ti rinvìo in proposito alla lettura del mio ultimo libro intitolato – appunto – “La Repubblica tradita” che ti farò avere prossimamente con dedica. Lo presenteremo giovedì prossimo, 9 febbraio, alla Federazione della Stampa (ore 17), insieme a quello di Raffaele Fiengo sul “Corriere della Sera”: se verrai, mi farà molto piacere. Un caro saluto. Giovanni Valentini.”

cesare@lamescolanza.com

03.02.2017