OGGI VI DICO CHE…LA MALEDUCAZIONE

“Possibile che il buon senso non abbia più corso legale in Italia?”
(Andrea Camilleri)

“La persona educata è invisibile anche da vicino, quella maleducata si vede già da lontano.”
(Salvatore Cutrupi, aforista)

“Il buonsenso, tutto il mondo ne ha bisogno, pochi ne hanno, e tutti pensano d’averlo.”
(Benjamin Franklin)

“Per risolvere i problemi economici del Paese una soluzione cè: mettere una tassa sulla maleducazione.”
(Matteo Grandi, giornalista italiano)

ATTUALIZZANDO… LA SPORCIZIA NELLE STRADE

Per la sporcizia nelle nostre strade anche i cittadini sono responsabili. Ed è arrivato il momento di dire, forte e chiaro, che alla sporcizia dilagante nelle strade e nelle piazze, nei parchi e giardini di quasi tutta l’Italia, danno un pesante contributo anche i cittadini.

 
 

UN PROBLEMA SCANDALOSO

Mi sembra l’aspetto più allarmante di questo scandaloso problema. Che le autorità comunali (regionali, nazionali…) non siano all’altezza del compito è infatti un male cronico a cui siamo abituati, e sempre più rassegnati. Restiamo sgomenti invece vedere come (al di là dei bidoni stracolmi e disgustosi di immondizie, di cui spesso nessuno si cura), le nostre strade siano piene di sporcizie abbandonate dai cittadini.

 

LE INCREDIBILI IMMONDIZIE

Mozziconi di sigarette, cartacce, bottiglie di plastica, avanzi di cibi, spazzatura d’ogni genere. E non solo! Televisori rotti, elettrodomestici inservibili, coperte, lenzuola, cuscini, scorte di prodotti alimentari scaduti, pezzi di pizza, lattine, farmaci, giornali e libri… ho visto perfino strumenti musicali, pneumatici bucati, un cappotto, biancheria intima

 

DILAGANTE INCIVILTÀ

Dovunque un immondezzaio senza limite: chiunque butta per terra, sui marciapiedi, ciò che non gli serve o non gli interessa più! Vivo a Roma, ma credo che l’indecente spettacolo sia uguale nella maggior parte delle nostre città. Il presunto Bel Paese è dunque infestato da milioni di cittadini volgari e maleducati?

 

COSA POTREMMO FARE…

E davvero non si può fare niente? Penso, tanto per dirne solo una, che la ministra dell’istruzione – nota per varie stravaganze – potrebbe sollecitare, nelle scuole, iniziative intelligenti e concrete per promuovere l’educazione civica. Ma per imporre o ricordare regole, vigilanza (e sanzioni) utili per una civile convivenza ci sia molto altro da fare, e ne parleremo.


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