OGGI VI DICO CHE… VOLETE DIFENDERVI COSÍ?

“Il mio cliente è mentalmente estraneo ai fatti e ai reati che gli sono imputati” (dichiarazione di un avvocato famoso, di cui non sono autorizzato a fare il nome).

ATTUALIZZANDO… NON PROVATECI, CON LA MOGLIE O IL MARITO

tradimentiÈ venerdì,rilassiamoci un po’. Trovo sublime la dichiarazione difensiva dell’avvocato, citata qui sopra. In un sistema giudiziario in cui le accuse a volte vengono dilatate rispetto a quanto stabiliscono i codici (e non mi riferisco soltanto all’ineffabile “concorso esterno alle attività mafiose”…), mi sembra inevitabile che gli avvocati difensori provino anch’essi ad arrampicarsi sugli specchi. Fatto sta che questa trovata ha avuto gran successo in alcune famiglie, e mi risulta che un mio amico è stato colto in flagrante dalla moglie durante inequivocabili atti sessuali con l’amante. Il mio amico ha provato a dire: “sono mentalmente estraneo a quello che ti sembra”, ma la moglie si è infuriata e lo ha cacciato di casa.

MARA VENIER (MARUZZELLA), IL LIBRO DELLA ZIA, UN TRIONFO

amori-della-zia-mara-venierMi dichiaro anch’io mentalmente estraneo al piacere di leggere i libri, sempre più frequenti e fastidiosi, delle star dello spettacolo, dei loro congiunti, parenti, cugini… Pero’… ieri toccava a Mara Venier, autrice del libro “Amori della zia”, a Roma, da Feltrinelli in Galleria Alberto Sordi. Volevo andarci, non ci sono riuscito per un colpo di sonno pomeridiano. Ma senza averlo letto, posso assicurarvi che il libro di Mara è certamente e assolutamente migliore di quello del marito, Nicola Carraro, che invece ho avuto il privilegio di leggere e, ovviamente, stroncare. Il libro di Nick Carraro sulla saga di Angelo Rizzoli senior è una deludente narrazione di una drammatica vicenda, in cui ci sarebbe voluto un Thomas Mann, in stile “Buddenbrooks”. Dunque: Mara è scrittrice di qualità superiori a quelle di Nicola, pero’ mi dicono che Nicola negli ultimi tempi, come brillante comico, supera a volte perfino la verve della celebre moglie.

Ho lavorato alcuni anni con Mara, che chiamo con affetto Maruzzella, e lei ricambia (ricambiava) dicendomi che ero il suo Porthos. Ho avuto litigi e coccole indimenticabili con lei, per me è una conduttrice splendida, sia pur con un caratteraccio impossibile, ma soprattutto una donna vera, spontanea, sincera. Sono dunque felice per il successo che ha avuto: mi dicono che i suoi ammiratori si affollavano in libreria e per buona parte della galleria. C’erano, a presentarla, Pippo Baudo, Piero Sansonetti e Barbara Palombelli. Tra la folla, a fianco del raggiante Carraro, Francesca Pascale in versione “Barbie”, Franco Carraro e Sandra, Melania Rizzoli, Renato Brunetta con Titta, Anna Maria Rossi (la badante), Laura Ravetto, Marina Ripa di Meana, l’immancabile Myrta Merlino, Simona Ventura. E ancora: Lino Banfi, Bibi Ballandi, Michele Guardì, Luca Giurato, er bisteccone Galeazzi, l’inevitabile Gianvito Lo Maglio, Rita Dalla Chiesa, Jerry Calà e Paolo De Andreis, il capo struttura che in Rai le è stato più vicino, sempre paziente.

Mi hanno raccontato che Mara, in gran forma, commossa e turbata dalle manifestazioni affettuose che le erano dedicate, a un certo punto è scoppiata a piangere. Grande! Posso assicurarvi che almeno la metà delle lacrime sgorgate erano indiscutibilmente spontanee.

GENOANI, APRITE IL CUORE ALLA SPERANZA: ARRIVA CALABRO’

calabròDicono che l’imprenditore e finanziere Giovanni Calabrò sia entrato nella proprietà del Genoa come azionista, con una buona quota. Dicono anche che il patron attuale, Preziosi, sia intenzionato a cedergli tutto. Non so. Al momento, la figura di Calabrò è un po’ misteriosa, discusso anche pubblicamente il suo curriculum. Che dire? A me piace: sembra uno che ha fatto cose importanti, è ambizioso, vuole primeggiare… e poi è calabrese, come me. A Roma è rappresentato, nella sua società Verde Industry srl, dalla giovane, attraente e preparata Cristina Rubino. Riconosco a Preziosi il merito di aver tenuto, con risultati interessanti, il Genoa in serie A per tanti anni. Non mi è piaciuta la sua abitudine di considerare il club, credo per necessità, come  un albergo con porta girevole, decine di calciatori in entrata, decine in uscita. Con il povero e dolorosissimo Gasperini, l’allenatore, formidabile nell’assemblare comunque una squadra e nel riuscire a farla giocare in modo aggressivo e spesso spettacolare. Se Calabrò prenderà il timone, alla luce di ciò che si sa, confido che il mio Genoa possa battersi per trovare un posto in Champions e, perché no, noi grifoni siamo abituati a sognare, a mirare anche al decimo scudetto, che ci darebbe la soddisfazione di metterci una stella sulla maglia.

IL MANUALE DEL LECCACULO, LIBRO CONSIGLIATO PER IL WEEK END

leccaculoFazi editore ha pubblicato “Il manuale del leccaculo” di Richard Stengel, la bellezza di 366 pagine, per 14.50 euro. Il titolo mi sembra esplicito, integrato dal sottotitolo: “Teoria e storia della piaggeria”. Il problema commerciale, per Fazi, è forse questo: gli adulatori, i cortigiani, i leccaculo sono milioni, ma leggeranno questo libro? Oppure lo leggeranno solo quelli che deplorano il leccaculismo? Sono pochi… e pochissimi quelli che non hanno mai dato una leccatina, anche un solo colpetto di lingua, tanto per vedere l’effetto che fa.

 

 

UN’ALTRA LETTERA A DIFESA DI GILETTI, SEVERA VERSO IL             COMUNE DI NAPOLI

gilettiSapete bene che non sono certo un ammiratore del conduttore de “L’Arena”. Tuttavia mi sembra corretto citare gli interventi a suo favore: l’ultimo è firmato da Luigi Concilio, “da parte di Emilia Clementi”, a nome del Presidente della VIII Municipalità di Napoli (Scampia, Chiaiano, Marianella e Piscinola), Avv. Angelo Pisani. Resto, naturalmente, convinto di ciò che ho scritto: Giletti non sa bene, spesso, ciò di cui parla. E lavora in un’azienda di servizio pubblico. Indicare Napoli come la città della massima immondizia, senza capire e inquadrare l’argomento nel contesto italiano, senza sottolineare la grandezza di Napoli, è stato un immeritato e anche sgradevole atto di accusa verso la capitale, eccellente, del sud.

APPUNTAMENTI / OMAN, LINA PASSALACQUA, CHARLOT, PADOVA…

image006OMAN Mercoledì 18 novembre l’ambasciatore Amed Salim Mohamed Baomar offre un ricevimento in occasione della festa nazionale del sultanato dell’Oman: dalle 19 alle 21, all’hotel Cavalieri Waldorf Astoria. Naturalmente, la partecipazione è legata ad un invito. Ma segnalo l’evento, per stima del sultanato e partecipazione sincera alla festa. / LINA PASSALACQUA L’ultima famosa futurista vi dà appuntamento alla mostra “Vissi d’arte…” mercoledì 11 novembre alle ore 16 in Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone. Ecco un suo meraviglioso quadro. / CHARLOT Domani, sabato, ore 21, all’Auditorium Parco della Musica avverrà un piccolo miracolo: l’Orchestra Italiana del Cinema accompagnerà dal vivo la proiezione de “La febbre dell’oro”. Pochi sanno che era proprio Chaplin a comporre le musiche dei suoi capolavori. La libreria Arion – sempre puntuale sul pezzo – offre lo sconto del 30% al botteghino per i suoi iscritti. / PADOVA Dal13 al 16 novembre segnalo che a Padova si svolgerà la prima Fiera interamente dedicata al libro e all’editoria in questa città… La segnalazione è indirizzata soprattutto ai miei tanti amici bibliofili. Ci vediamo lì?

ALFIO MARCHINI, UNA BELLA LETTERA A FRANCESCO PAOLO TRONCA

marchiniMarchini, il candidato in pole position alla poltronissima di futuro sindaco di Roma ha diffuso una simpatica e persuasiva lettera a Francesco Paolo Tronca, neo designato commissario dopo il crollo di Marino. Il titolo dice tutto: i romani sperano nel ripristino dell’umana normalità. Mi sembra apprezzabile l’impostazione di Marchini di non annunciare miracoli e di non sperare che il commissario come, in futuro, lui eventualmente sindaco, possa farne. Elementare, Watson: anche se a Roma si vive spesso di irresistibili esaltazioni e di corrispondenti disillusioni. Tuttavia, Alfio, non mi stanco di ripetere: queste tue sono interessanti, e spero anche utili, esternazioni. Ma di elite. Il tuo problema è di trovare i voti ai mercati, tra quelli che prendono l’orribile metropolitana ogni giorno, nelle portinerie, nei bar, insomma tra la gente comune. Per l’ennesima volta: puoi essere un ottimo sindaco, ma hai bisogno di convincere l’elettorato popolare. Attenzione: anche se, per insediarti al Campidoglio, dovessero bastare i voti e gli schieramenti dei (malefici) partiti.

cesare@lamescolanza.com

06.11.2015