OGGI VI DICO CHE… SE GUARDIAMO SENZA VEDERE

“Ora non ho più occhi / perché il mio modo di guardare è spento” (Alda Merini, 1949)

ATTUALIZZANDO… SINDACO MARINO,  ANCHE IL NEW YORK TIMES…

…ti vede! Da tempo aspetto le poesie del mio Nobel personale, Fiammetta Jori, che probabilmente è disidratata dall’afa opprimente. Così mi sono rifugiato, stamattina, in Alda Merini – che è sempre un approdo sicuro. Alda ha composto quei due meravigliosi versi, col cuore straziato da un amore smarrito. Ma il valore della poesia è universale, non ha confini, arriva dovunque, al di là degli impulsi dell’autore. A Roma – anche questo è amore deluso, frustrato – non abbiamo più occhi per riuscire a vedere la città soffocata da mille problemi. Il nostro sguardo è spento. Siamo stanchi, siamo estenuati dal fatto che il sindaco Marino, oggettivamente (anche se non esclusivamente) responsabile del degrado a cui è arrivata la città più bella del mondo, non muove un dito mignolo e neanche si degna di rispondere alle proteste, all’indignazione dei cittadini di cui avrebbe il dovere di prendersi cura. C’è però, anche da lontano, chi riesce a vedere. L’Ansa ci ha riferito che il New York Times si occupa di Roma e del “degrado” con una corrispondenza pubblicata in prima pagina dalla versione internazionale del quotidiano Usa (e corredata da una eloquente foto di immondizie non raccolte nel centro della Capitale). “Il sindaco è onesto, ma lo è abbastanza per fermare il declino della città Eterna?”, recita il titolo dell’articolo, pubblicato nell’edizione americana del giornale.  Nel resto del servizio vengono elencati tutti i problemi in cui si dibatte Roma da mesi, dai parchi lasciati incolti agli scioperi selvaggi ai risvolti dell’indagine ‘Mafia Capitale’. “Molti cittadini – scrive il New York Times – danno credito all’onestà di Marino, ma sono arrabbiati perché non sta lavorando abbastanza per la città”. Mentre si spegne il nostro sguardo e si esauriscono le nostre energie, Roma (per fortuna e per nostra vergogna) è diventata un caso internazionale.

WEEK END / 1. UN PICCOLO LIBRO INTRIGANTE…

Mathias Malzieu è un cantante e scrittore francese, quarantenne, leader dei Dyonisos, uno dei gruppi rock più popolari: vive a Parigi, fisicamente assomiglia un po’ a Jean Paul Belmondo. Vi segnalo questo suo ultimo librino, pubblicato da Feltrinelli: “Il bacio più breve della storia”. Potreste immedesimarvi. Capita a tutti di avere un incontro istintivo sentimentale, u n bacio, a volte anche solo uno sguardo…, un lampo di amore, e poi non succede più nulla. Questo atipico romanzo è la storia di un inseguimento alla ricerca di un bacio smarrito. Di solito non succede, ma se succede…

WEEK END / 2. RIFLESSIONE SUL CASO “REPUBBLICA”: DA RENZI AL PAPA

unnamed (2)“La Repubblica” (personalizzando: Eugenio Scalfari, il fondatore, ed Ezio Mauro, suo erede e direttore), ha due linee sul governo Renzi. Il Direttore sostanzialmente sostiene il premier, il Fondatore è molto critico. Adesso (forse) si delinea un altro contrasto. Il Vaticano ha sanzionato La Repubblica, escludendo il suo inviato Marco Ansaldo dall’aereo che porterà Francesco a Cuba e negli Usa, con i giornalisti al seguito. Motivo? Ansaldo ha pubblicato in anticipo l’Enciclica del pontefice. Oggi “la Repubblica” in prima pagina pubblica un aspro e severo commento non firmato (dunque attribuibile a Mauro), in cui si accetta il diritto del Vaticano di invitare chi voglia, ma non di decretare e annunciare sanzioni censorie. Qual è la domanda maliziosa? Questa: che ne pensa, Scalfari? Il Fondatore coltiva rapporti personali, eccellenti e privilegiati, con Francesco. Ci rifletteremo nel week end, chissà se Eugenio scriverà qualcosa nella sua omelia domenicale. C’è anche un aspetto oscuro, laterale ma non troppo. Aspettiamo gli sviluppi, se sarà opportuno nè parleremo.

OLIMPIADI  / 1. NESSUNA POSSIBILITÀ’. E SE PUR L’AVESSIMO…

unnamedIl primo preambolo è che nessuno crede che riusciremo ad ottenere l’assegnazione delle Olimpiadi. Nessuno tra coloro che non hanno alcun interesse in proposito e sospetto che anche molti che hanno interessi personali siano assolutamente pessimisti (tra di loro anche quelli che hanno compensi, incarichi e si trastullano, ben sapendo che nulla succederà). Il secondo preambolo è che, se mai avessimo una chance, è temerario affidarla al capo-progetto, Luca di Montezemolo.

OLIMPIADI / 2. AFFIDATE IL SOGNO A LETIZIA MORATTI!

unnamed (1)Sogno impossibile? C’è una sola possibilità ed è quella di affidare l’impresa a Letizia Moratti. A differenza di Luca, ha lasciato un segno positivo in tutti gli incarichi ricoperti.  Dalle banche a San Patrignano. Dalla Rai al governo e a sindaco di Milano. È la Thatcher italiana, così la ribattezzai fin dai suoi esordi. Chi dice che il presidente della Rai non abbia potere? Se hai la spina dorsale, te li prendi! Quando ai vertici Rai c’era Letizia, sbatté fuori da un giorno all’altro il direttore generale impedendogli perfino l’accesso in azienda. Ha un solo difetto, la Moratti: per orgoglio e filosofa di vita, non trama per avere il potere. Se glielo danno, sa come usarlo, nell’interesse della comunità. Vogliamo chiamarlo difetto? Se Milano ha conquistato l’Expo, il merito è solo suo (i suoi successori hanno fatto il possibile per rovinarne immagine e contenuti, per fortuna non vi sono riusciti del tutto).

 

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24.07.15