OGGI VI DICO CHE… IN ITALIA RIVOLUZIONE IMPOSSIBILE

“In Italia la rivoluzione non si farà mai, perché alla fine ci conosciamo tutti” (Ennio Flaiano)

ATTUALIZZANDO… A PROPOSITO DELLA CANCELLIERI

La citazione di Flaiano si trova a conclusione dell’articolo che Massimo Giannini, leader principe de “La Repubblica”, ha dedicato stamattina alla ministra di Giustizia, a proposito delle sue mancate dimissioni. (Ancora più tagliente Marco Travaglio sul “Fatto”, nella rievocazione delle amicizie pericolose dela signora Cancellieri). E Curzio Maltese ironizza: “A questo punto ridateci la Idem!”, che si era dimessa, senza se e senza ma, dopo uno scivolone piccolo piccolo.

Al fondo di tutto, c’è una considerazione non più oscura: a qualsiasi costo, questo governo deve andare avanti. Per volontà politica del Presidente della Repubblica e del Sistema: sulla base di un diktat, di uno slogan non verificabile, che se il governo andasse in crisi, per l’Italia lo sfascio sarebbe totale. Ogni polemica entra in quell’imbuto. Forse ci proverà Berlusconi, a fine novembre, quando con voto palese sarà dichiarato decaduto da senatore. Forse. Nel frattempo Scalfari infuria, il pan ci manca, sull’Italia sventola bandiera bianca.

 

 

PAGELLE. SALINI, BASSANINI, BARILLA E TRONCHETTI PROVERA
Per Pietro Salini abbiamo espresso un certo apprezzamento, legato anche all’intelligenza con cui si è messo in casa un asso delle comunicazioni come Gigi Vianello. Nelle cronache registriamo, negativamente, che ha avviato la procedure per il licenziamento di 114 dipendenti. I sindacati ovviamente gli fanno notare che solo pochi mesi fa aveva dato garanzia sul mantenimento dei posti di lavoro. E solo nel 2013 aveva ottenuto una linea di credito di 60 milioni dalla Cassa Depositi e Prestiti, governata da Franco Bassanini. E Bassanini è un manager ineccepibile istituzionale.. Una curiosità sul Presidente di Cdp? Il 18 agosto 2013, il suo nome figurava al vertice nella classifica dei cosiddetti Paperoni di Bologna che rivestono cariche in società o enti pubblici, secondo un bollettino diffuso daslla Presidenza del Consiglio: 540.614 euro dichiarati (2011), oltre a un immobile a New York

Quanto a Guido Barilla (anche in un libro, “Quei magnifici spot”, sulla pubblicità) ho assunto una posizione controcorrente. Affinché non vi siano equivoci, la riassumo qui: premetto di non avere nulla contro le libere scelte degli omosessuali e che mi batto per il riconoscimento di tutti i loro diritti, da liberale assoluto ritengo che un imprenditore privato (Barilla, in questo caso) abbia a sua volta pieno diritto di condurre e gestire la propria azienda, secondo le proprie idee. Dispiace dunque che Barilla, dopo aver espresso in termini schietti e forse troppo rudi la propria opinione, per ragion di stato anzi di azienda, abbia sentito la necessità di cambiare rotta e di scusarsi con la Presidente della Camera, che aveva tuonato contro di lui. Laura Boldrini non aveva nessuna giustificazione, per essersi inserita nella polemica (desiderio di visibilità, presumo). A meno che Barilla non sia andato a scusarsi, da gentiluomo, per averla definita “patetica”. L’imprenditore della pasta ha commesso un errore e ha sentito la necessità di scusarsi. La Presidente commette gaffe a ripetizione, ma non si scusa mai…

Infine Marco Tronchetti Provera.  I miei lettori sanno bene che cosa pensi di Eugenio Scalfari. Il Fondatore de “La Repubblica”, con la solita prosopopea, ha attaccato velenosamente Beppe Grillo, come se l’ex comico e il Movimento Cinque Stelle, che si sono da poco affacciati sulla scena politica con un significativo consenso popolare (e dunque del tutto innocenti, rispetto ai disastri della Casta, sotto gli occhi di tutti) fossero pericolosissimi per il futuro della società italiana. E Grillo gli ha risposto con la consueta verve,sprezzante. Non soddisfatto, Scalfarone ha attaccato, intrattenendosi sconclusionatamente sul Datagate, anche Marco Tronchetti Provera. Paradossalmente con accuse mosse al big di Pirelli (all’epoca di Telecom) del tutto identiche al linguaggio usato da Grillo, tanto detestato dal Fondatore!  Tronchetti Provera, in punta di penna, ha replicato alla “enorme bugia”, costringendo Scalfari a una risposta morbida, accondiscendente, quasi un belato.   E dire che nel vaniloquio di domenica aveva pure concluso, puntuale e preciso, con un appello a Papa Francesco! (Ma il pontefice, ammesso che sia informato, non si è ancora stufato?)   E dunque che dire? Complimenti di cuore a Tronchetti per non aver accettato l’ennesima randellata dal predicatore domenicale: sferrata su argomenti chiarissimi, almeno a chi senza intolleranza  abbia seguito la sua vicenda giudiziaria. Quanto mi sarebbe piaciuto che Barilla vs. Boldrini avesse tenuto il punto!

Grillo e Scalfari non sono in classifica: al primo un bel 7, al secondo un inevitabile 4. Così, tanto per gradire, e per chiarezza.

Ecco le “pagelle” della nostra rivista “L’Attimo Fuggente” (per gli aggiornamenti quotidiani, cliccare…  http://www.lamescolanza.com/Attimo/pagelle=0311.htm )

 

PIETRO SALINI GRUPPO SALINI AMMINISTRATORE DELEGATO Ha destinato a Pompei 20 milioni di euro in un atto di mecenatismo per il rilancio internazionale dell’immagine del nostro Paese. Epperò i licenziamenti…

 

FRANCO BASSANINI CASSA DEPOSITI E PRESTITI –

METROWEB

PRESIDENTE 7  

Il suo piano industriale prevede di mobilitare nel triennio da 74 a 80 miliardi di euro. E’ importante l’investimento nel settore delle Tlc.

GUIDO MARIA BARILLA BARILLA HOLDING PRESIDENTE Molto tradizionale, per lui la famiglia è sacra, e questo spiega la sua uscita contro i gay. Un autogol? Vero gentleman, si è scusato con la Boldrini, senza necessità.
MARCO TRONCHETTI PROVERA PIRELLI PRESIDENTE & CEO 8 Naviga in acque agitate ma è sempre un grande skipper, porterà in porto la sua barca. E ha messo ko Scalfari…

 

 

  06- 11- 2013

 

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