OGGI VI DICO CHE…I LEADER DEL MONDO SIMILI AGLI EUNUCHI TANG?

“Achtung! Achtung! Prepariamoci,  questi leader che ci governano,  sempre più simili agli eunuchi della dinastia Tang (618-907), incapaci oggi di gestire il problema dell’immigrazione, così come ieri hanno dimostrato di essere incapaci di gestire i problemi dell’economia, che stanno facendo? Per l’economia, i tre bonzi delle Banche Centrali americana, giapponese, europea, non sanno far altro che stampare moneta, sperando che si inneschi la mitica crescita, mettendo sulle spalle dei nostri figli e nipoti dei debiti che a loro non competono.” (Riccardo Ruggeri, da Italia Oggi)

ATTUALIZZANDO… UN TERRIBILE PRESAGIO PER LE MIGRAZIONI

 immigrati“Per il problema dell’immigrazione, visto che il pettine sta per accogliere i nodi che loro stessi hanno creato (Irak, Afghanistan, Libia), non avendo nessuna capacità di “gestione”, che fanno?”, prosegue Ruggeri. “Temo l’unica cosa che le élite hanno sempre fatto, quando c’era un problema che non sapevano risolvere: la guerra. Nella loro idiozia pensavano che resettando sia i problemi che il passato la soluzione venisse fuori. Mai ha funzionato, salvo nella Seconda Guerra Mondiale, in realtà prolungamento della Prima. Inutile parlare dei flop tipo Vietnam, Irak, Afganistan, basti ricordare l’ultimo caso, la guerra contro Gheddafi. All’inizio pensavo che Sarkozy, Cameron, Obama fossero tre leader politicamente disturbati, poi ho capito che probabilmente era l’atmosfera di decadenza che si respirava all’Eliseo, al 5 di Downing Street, nella sala ovale della Casa Bianca. Erano questi luoghi, un tempo “imperiali”, che condizionavano i ruoli dei leader che li occupavano…. Il più fragile dei tre è sempre il francese, poi l’inglese, infine l’americano. La prima mossa di avvicinamento alla guerra all’Isis l’ha fatta Hollande, pure così diverso da Sarkozy, meno bullo, più adiposo, ma è diventato come lui, sembra Sarkò prima dell’attacco alla Libia: un depresso eccitato.”
E ancora: in preparazione alla guerra, hanno utilizzato, in modo sconcio, una foto, quella del piccolo Aylan, annegato sulle coste turche, paragonandolo (sic!) al “bambino con le braccia alzate del ghetto di Varsavia”, poi hanno cavalcato la frase di Merkel “All’ospitalità tedesca per i siriani non c’è limite alcuno” solo perché ha “bucato” anime e schermi, ma non l’hanno letta tutta: “Accoglieremo tutti i profughi siriani, resteranno quelli che ne hanno diritto”. Siriani, solo siriani, e solo quelli che ne hanno diritto, più chiaro di così. Si sono ben guardati di riportare la frase chiave dell’Europa (Timmermans): “Chi non ha diritto all’asilo politico deve essere identificato e rimpatriato”. Ma ormai la macchina per trasformare Merkel in un Che al femminile era partita, manca solo un artista tipo Jim Fitzpatrick per farne un poster mondiale.”

PERO’, IL DIRITTO DI COMMUOVERSI E DI AGIRE E’ IRRINUNCIABILE

apoyar-grupos-armados-sirios-declaracion-guerra-irak_1_1594186Ruggeri prosegue con la sua abituale, implacabile, fredda lucidità: “Certo, preparare il terreno comunicazionale per convincere i popoli europei e quello americano alla guerra all’Isis, con le tecniche manipolatorie di oggi è un giochetto. Raccatti la rock star che sulla locuzione “tutto parte da noi” ci campa da una vita, e non ci paga neppure le tasse, convinto di essere Google, i nouveaux philosophes francesi e gli italiani ex Lotta Continua e Potere Operaio, talmente imborghesiti da non capire che tagliagole Isis (sunniti) e tagliagole Pasdaran (sciiti) sono due facce speculari del nazismo di ritorno, in lotta mortale fra di loro. Se ne combatti solo uno, rafforzi l’altro.” E infine: “L’unico aspetto positivo è che i popoli europei ormai la guerra sanno farla solo a parole, i loro intellò si limitano ad analisi sofisticate ma fasulle, essendo ridicole le loro moralistiche assumption. Hanno eserciti invecchiati, sindacalizzati, qualcuno forse sa ancora lanciare qualche bomba dagli aerei, ma come soldati sul campo sono ridicoli, più generali che truppa, al terzo soldato sgozzato dai tagliagole scapperebbero tutti a casa. Sarà pure così, comunque lo confesso, io ho paura, non dell’Isis, ma dei nostri Premier.”
     Così Ruggeri e se volete confrontarvi, interloquire con lui scrivete a editori@grantorinolibri.it  @editoreruggeri.
Per me, Riccardo è un maestro e un amico: un riferimento prezioso. Per questa volta, tuttavia, sono d’accordo solo a metà. E’ possibile che questa tragedia delle migrazioni si risolva in una nuova,catastrofica guerra. Ma stento a credere che la tragedia delle migrazioni sia strumentalizzata cinicamente, da Obama e Cameron, dalla Merkele da Sarkozy, attraverso la comunicazione, e in particolare la diffusione di quella fotografica straziante (il bimbo di tre anni morto sulle rive del mare di Bodrum), allo scopo di conquistare il consenso dell’opinione pubblica e di preparare una nuova, inutile, devastante guerra. E’ possibile – probabile – che così sarà, in ogni caso mi siamo consentite due osservazioni.
La prima: la diffusione di quella foto non è “sconcia”. E’ un documento storico che resterà memorabile, amico mio Ruggeri. Sconcia, oscena, può essere la discussione persistente tra fazioni diverse, la strumentalizzazione politica e dialettica di chi si ostina a chiudere gli occhi e a frenare il cuore, per respingere i migranti e non muovere un dito, a loro sostegno. E’ positivo che la comunicazione (quella foto, le immagini dei migranti siriani in marcia, a piedi, dall’Ungheria all’Austria) abbiano impressionato, emozionato e commosso decine di milioni di persone. La seconda osservazione: come tante (troppe volte) volte è successo, è possibile che al governo, nei vari Paesi, ci siano delinquenti o ottusi idioti, capaci di qualsiasi malefatta. E’ possibile, e l’ipotesi evocata da Ruggeri è inquietante e realistica. Ma è anche importante che i popoli di tanti Paesi abbiano preso coscienza di una tragedia a cui forse si sentivano estranei e, per la prima volta, si siano mossi con iniziative concrete di solidarietà.
Mi auguro che il governo italiano – obbligato all’ambiguità forse dalla consapevolezza di contare poco o nulla nello scacchiere mondiale e in quello europeo – riesca ad assumere una linea dritta e persuasiva, suggerita dalla necessità etica di dimostrare solidarietà a quegli infelici migranti.

LA MIA PROPOSTA, A FAVORE DEI PICCINI ORFANI DI ENTRAMBI I GENITORI

4fb0dad515aa3_adozioni_largeIeri l’ho appena accennata, oggi torno a ribadire con vigore la mia proposta. E’ possibile (in questa straordinaria, epocale emergenza) sbloccare i tanti lacci e lacciuoli che, burocraticamente, frenano le adozioni? La mia famiglia ovviamente sarà in prima linea, ma io credo che centinaia di famiglie Italiane sarebbero felici di adottare (o almeno avere in affidamento) i bambini orfani di entrambi i genitori, e destinati a chissà quale drammatico futuro, per la
sopravvivenza.Credo che sarebbe un provvedimento governativo facile da formulare ed emanare, al più presto. Credo che sarebbe accolto con entusiasmo e generosità dagli italiani di buon cuore e di buona volontà, che certo non sono meno altruisti degli ammirevoli austriaci e tedeschi, che si stanno muovendo concretamente. Signor Renzi, signori del governo: volete inserire nell’agenda del consiglio dei ministri questa risoluzione, d’urgenza?

LETTERE / RENZI, MALAGO’, MONTEZEMOLO E MARINO: L’ASSURDITA’ DELLE OLIMPIADI A ROMA

roma 2024Purtroppo, mi sembra che Renzi e tanti altri personaggi della Casta abbiano la mente a tutt’altro! Perciò pubblico il testo di questa protesta dell’Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori), firmata da Primo Mastrantoni: “Olimpiadi 2024. Gli smemorati. Ci risiamo. Ieri il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha ringraziato il presidente del Coni, Giovanni Malago’, e  il presidente del Comitato promotore per la candidatura olimpica “Roma 2024”, Luca Cordero di Montezemolo. Chi sono costoro?  Giovanni Malago’ e’ stato  presidente del Comitato organizzatore dei mondiali di nuoto “Roma 2009”. Di quell’evento ricordiamo la “Città dello sport”, cioè gli impianti sportivi per la effettuazione dei mondiali di nuoto che, però, lì non si realizzarono perché l’opera non fu mai completata. Le previsioni iniziali prevedevano un costo di 60 milioni; ne sono stati spesi 260 senza concludere i lavori. Luca Cordero di Montezemolo e’ stato direttore generale del comitato organizzatore della Coppa del Mondo di Calcio Italia ’90. Di quell’evento ricordiamo lo stadio Olimpico di Roma: doveva costare 80 miliardi di lire e ne costò, invece, più di 200. Nessuna responsabilità penale, si intende, ma ci chiediamo come si possano sponsorizzare le Olimpiadi 2024 a Roma con tali precedenti. Per ultimo vogliamo citare il sindaco, Ignazio Marino, anche lui favorevole alle Olimpiadi del 2024. Il villaggio olimpico, secondo il Comune, dovrebbe realizzarsi a Tor di Quinto, un quartiere di Roma, attraversato dall’omonimo viale che e’ un imbuto per il traffico e un incubo per gli automobilisti. E li’ si vorrebbe costruire il villaggio olimpico? Ma ci facciano il piacere!”. E quindi aggiungo: perché invece di aprire la bocca per dare fiato a queste fole,  Renzi, come governo, e Malagò e Montezemolo, leader nello sport, e Marino (risum teneatis), sindaco inefficiente, non pensano a qualche mossa concreta per accogliere i migranti? I migranti, e i bambini innocenti, muoiono adesso, in questi giorni, davanti ai nostri occhi; le Olimpiadi a Roma non si faranno, sono solo un pretesto, per “lor signori”, per mettersi in mostra.

 

cesare@lamescolanza.com

08.09.15