OGGI VI DICO CHE… GIUBILEO, VOX POPULI

“Ahò, nun semo stati bboni a discipliná er traffico der film con zerozerosette e Monica Bbellucci, e ora ce se mette er Papa che vole fá er Giubbileo!” (Tassista romano, dopo l’annuncio a sorpresa  di Francesco: Giubileo a Roma, a dicembre).

ATTUALIZZANDO… Il VATICANO É UNA GARANZIA

Papa Francesco

Sono forse ingenuamente fiducioso, al contrario del tassista romano. Il Giubileo non porterà i problemi a cui siamo abituati, in coincidenza con i grandi eventi: in primis corruzione, tangenti, mastodontici lavori inutili. Francesco e la Chiesa di Francesco sono una garanzia. Sarà un Giubileo francescano: sobrio e rigoroso. Mancano pochi mesi, non si può pensare a grandi opere. Si tratterà di razionalizzare le strutture esistenti, accogliere centinaia di migliaia, milioni di turisti. I trasporti e gli alberghi saranno attrezzati tempestivamente? Temo di no, spero di sì. Guardo con attenzione ottimista alla nuova e luminosa linea del pontefice, che é visibilmente lontano dalla pur minima odiosità clericale ed é aperto alla pace, alla comprensione tra i popolo, al valore universale dell’amore e dell’amicizia. E con questi valori Roma, se ne avrà l’intelligenza, potrà collocarsi come capitale mondiale di un dibattito che interessa un futuro universale.

TENSIONE TRA MORETTI E DE MAGISTRIS

Luigi de Magistris
Scontro aperto tra il leader di Finmeccanica, Mauro Moretti e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Il sindaco lamenta le pesanti ricadute del nuovo piano industriale di Finmeccanica rispetto al territorio di Napoli, all’area metropolitana e alla regione (lettera simile è stata inviata a Matteo Renzi). De Magistris sostiene di scorgere un progetto a trazione settentrionale, la chiusura o il ridimensionamento di produzioni strategiche, “il nuovo piano è interamente pagato dalla Campania, e ciò è inaccettabile”. I siti Finmeccanica sono 11, di cui 9 a Napoli. Gli addetti circa 6.500 che diventano circa 20.000 se si considerano anche i lavoratori dell’indotto. Il sindaco incontrerà giovedì 19, su loro richiesta, le confederazioni regionali Cgil, Cisl e Uil ed i rispettivi sindacati di categoria dei metalmeccanici. De Magistris annuncia piena convergenza con i sindacati e chiede l’intervento del governo.

 IL SUCCESSORE DI DE BORTOLI? CALABRESI, POLITO…

Antonio Polito
Le voci imperversano. Se l’avrà vinta Elkann, con il sostegno imprevisto di Bazoli, Mario Calabresi  dovrebbe approdare in via Solferino. Se prevarrà alla fine Marchionne, attento agli umori di Renzi, il candidato più forte appare Antonio Polito. Ma il vero problema, come tutti sanno, è il raggiungimento di un accordo – al momento ancora impervio – tra i tanti azionisti. Se l’accordo non maturasse entro la scadenza di aprile, molti pensano che potrebbe essere confermato de Bortoli. O richiamato per la seconda volta e terzo incarico, Paolo Mieli. Altro nome autorevole,  Giulio Anselmi. Candidato naturale e quotato: Fontana, vice di de Bortoli. Pretendenti in ordine sparso: Cazzullo, Severgnini, Napoletano, Sorgi, perfino Cusenza e tanti altri outsider si danno da fare.  Basta che il nome giri… Traghettatore pro tempore: Sergio Romano. Ideuzza senza candidato: un giovane genio del web (il futuro dei giornali è su Internet). La mischia è affollata.

BRUNO LICONTI FOR LEA PERICOLI, 80 ANNI DI GLORIA

Lea Pericoli

La signora del tennis italiano, la divina Lea Pericoli, il volto più bello e vincente, la dominatrice per venti anni: dal 1955 numero uno per 14 anni, 27 titoli vinti tra singolare doppio e doppio misto, 29 matches in Fed Cup,  nel 67 il titolo italiano di doppio misto con Nick Pietrangeli, nel 75 a quarant’anni fa il bis con Adriano Panatta… e si ritira in bellezza! Anche campionessa di moda, Lea: i suoi abiti, disegnati per lei da Ted Tinling, lo stilista che vestiva le star dell’epoca, sono esposti al Victoria and Albert museum di Londra. Nel 1971 combatte e vince la partita della vita contro il cancro e da allora diventa testimonial a fianco di Umberto Veronesi nell’impegno della lotta contro il tumore. A festeggiarla, domenica 22 marzo, ci ha pensato Bruno Liconti: dalle 18,30 in poi al Pagus, insieme con tanti  amici di sempre, Pietrangeli e Panatta, Rivera e il presidente della Federazione Tennis Binaghi, Benvenuti e Biscardi…

ALITALIA, APPELLO PER UN BUON LOGO ITALIANO

aereo Alitalia

Gli arabi – nuova proprietà di Alitalia – cambiano il logo e il marchio sulle divise. Il matrimonio con Etihad Airways porterà, a partire dalla prossima estate, al restyling della livrea sui 118 aerei. Il tricolore sarà mantenuto, con altri colori: oltre che su giacche, gonne e pantaloni delle divise degli assistenti di volo il marchio verrà cambiato anche nelle cabine di pilotaggio e sulle poltroncine dei velivoli. Il management di Alitalia sta valutando le proposte giunte da studi di architettura e designer. Quanto costerà questa operazione per restaurare l’immagine di Alitalia?  In attesa di saperne di più, mi permetto di rivolgere un accorato appello ai vertici di Alitalia: le prime indiscrezioni sulle proposte in esame sono tutt’altro che rassicuranti. Fate il possibile per mantenere lo stile italiano, la tradizione dei colori, la qualità artistica che possediamo…

cesare@lamescolanza.com

16.03.15