OGGI VI DICO CHE… ERICH FROMM BIS

“Parlando dell’amore nella civiltà occidentale moderna, ci domandiamo se la struttura sociale della civiltà occidentale e lo spirito che ne deriva siano propizi allo sviluppo dell’amore. Nessun osservatore obiettivo della nostra vita occidentale può dubitare che l’amore – l’amore fraterno, l’amore materno e l’amore erotico – sia un fenomeno relativamente raro, e che il suo posto sia stato preso da tante forme di pseudo amore che in realtà sono altrettante forme della disintegrazione dell’amore.” (Erich Fromm, “L’arte di amare”, Mondadori, 1986).

ATTUALIZZANDO… CERCASI AMORE DISPERATAMENTE

cercasi

Riaprendo dopo tanti anni il libro di Fromm, non riesco a staccarmene. E dunque consentitemi di proporvi per il secondo giorno consecutivo un altro pensiero di Fromm. Sono pienamente d’accordo, con qualche fitta nel cuore – ma anche oggi, nonostante una bellissima e-mail che ho ricevuto dalla signora Beatrice Pinotti, che mi sollecita a farlo, non voglio parlarvi di me: per rispetto di voi e del mitico Erich.
Trent’anni dopo l’analisi di Fromm, la condizione sociale di noi tutti, almeno nei riguardi dell’amore, si è aggravata. Basta pensare all’uso del telefonino: ne facciamo uso, in gran parte, per andare a caccia di tentazioni di amore, di attimi fuggenti e probabilmente illusori, per scacciare molestie e insistenze, il cellulare è delizia e tormento di molti (dagli adolescenti, ma anche ai vecchietti, come me, ben felici di tornare adolescenti). Gli scambi di amore al telefono cellulare sono invasivi e diffusi: quante volte, al ristorante, vediamo che intere famiglie, contemporaneamente, sono intente a mandare o leggere messaggini?Quanto a Fromm, non entro nel merito dell’amore fraterno, mi limito sommessamente a ricordare che fin da Abele e Caino la faccenda è molto complessa. L’amore materno è sfasciato, perdonatemi la generalizzazione, sia dalla crescente e legittima vocazione delle donne moderne a cercare la loro “realizzazione” fuori di casa, sia dalla sempre più smisurata esigenza dei figli di ottenere tutto, subito e dovunque. E l’amore erotico? Devastato è dir poco. Non so quante volte l’ho già scritto: ricordo ancor oggi con emozione e turbamento una foto (tratta dall’Europeo, formato gigante) di Silvana Mangano in pantaloncini, nel film “Riso amaro”. Oggi, l’erotismo sopravvive nei vegliardi: giovani e adulti sono cresciuti senza erotismi, bombardati dalle immagini della pubblicità, della televisione, del cinema – dalla semplificazione dei rapporti, dagli sconfinamenti nella pornografia. Un bel titolo, per un film o per un romanzo, potrebbe essere “Cercasi amore disperatamente”: amore vero, s’intende. Ho promesso di non parlare di me, ma la contraddizione è nel mio dna. Ma sì, per quanto mi riguarda, pubblicherei sul Corriere e sul Messaggero, se ci fosse spazio al di là degli annunci delle prostitute, questo annuncio come appello: “Cerco disperatamente e fiduciosamente amore, purché sia vero, anche se non eterno…” O forse è meglio affidarsi a un biglietto in una bottiglia da buttare in mare? Sempre di un sogno romantico, in fondo, si tratta.

ENI / LA TELENOVELA SENZA FINE. PORRO E ANDREA’S VERSION

descalzi

Ieri ho dimenticato di citare uno splendido commento di Nicola Porro sul “Giornale”: lo trovate oggi su www.lamescolanza.com . Il riferimento è alla cagnara nata dall’intervista di Gad Lerner all’ad dell’Eni Descalzi, la replica di Luigi Bisignani, una puntualizzazione di Descalzi. Mi era sfuggita, ieri, la performance ironica di Porro: chapeau! E oggi c’è anche Andrea’s version sul Foglio, il pezzo è ancora più folle, irresistibile, paradossale del solito.
Caro Descalzi, ma chi te l’ha fatto fare, a metterti nell’abbraccio mortale di Gad e a confidare le tue pene, come se fosse un vecchio amico di famiglia?


CAIRO, DAY BY DAY. DISCRETO FLORIS, MALE LA GABBIA DI PARAGONE…

cairo

Il palinsesto de La7 ha le convulsioni, in attesa di assestamenti dopo le novità di inizio stagione. Domenica il ritorno de “La Gabbia” con Gianluigi Paragone ha ottenuto uno striminzito 2.42 e ieri sera “Piazza pulita” è calato al 3.90. Buono l’esordio di Giovanni Floris a “Otto e mezzo” al posto di Lilli Gruber (assente per ragioni di salute): 4.60. Ci si aspettava di meglio, Lilli oscillava tra il 4 e l’8 per cento. Paolo Conti sul Corriere ha rivelato che Cairo è tranquillo: “Ho detto a Giovanni per i primi due mesi di non guardare neanche gli ascolti del programma del “DiMartedì”… Sempre molto bene, aggiungo io, risultati e contenuti della mattinata.

MARINA SI SCATENA… E’ L’INTERVISTA DEL MESE

Marina Ripa di Meana

Adoro Marina Ripa di Meana: è una grande donna, grandissima, perché ha la mente assolutamente libera. Leggete l’intervista che ha rilasciato a “ilGiornaleOff”. Un godimento totale, complimenti all’autore della conversazione. Una perla dietro l’altra. Leggetela su “La Mescolanza”. La battuta più intrigante? Quando racconta di Gianni Agnelli che la trovò a letto con due uomini…

 

 

cesare@lamescolanza.com

23.09.14