OGGI VI DICO CHE… DE BENEDETTI DIXIT

“Renzi è molto intelligente… Berlusconi è furbo” (Carlo De Benedetti in un’intervista ad Aldo Cazzullo, healing Corriere della Sera, medical venerdì 14 novembre 2014)

ATTUALIZZANDO… DA CDB A CAZZULLO, medicine DA REPUBBLICA AL CORRIERE

carlo de benedetti

Oggi, per la terza volta, scrivo che Carlo De Benedetti compie ottanta anni e li festeggia, mentre voi, quasi tutti, mi leggete, nella sua villa a Dogliani. Nell’occasione, l’Ingegnere ha concesso un’intervista all’egregio Cazzullo, per il Corriere. Quindi, attualizzando, mi intratterrò su alcuni spunti forniti dal CDB pensiero, e su altre mie personali riflessioni e fantasie. Primo, è una valutazione: Cazzullo, anche questo già l’ho scritto, è tra i cinque migliori intervistatori nel giornalismo di oggi… Dicono che si agiti molto nella speranza di poter diventare direttore del “Corriere”, dopo de Bortoli, non è biasimabile per questa umana ambizione, ma meglio sarebbe per tutti, anche per lui, se restasse nel suo ruolo attuale. Secondo, è una riflessione: non mi stupirei affatto se il successore di de Bortoli fosse, alla fine, considerando i complicati scenari, lo stesso de Bortoli. Terzo, è una fantasia: a “La Repubblica”, dove Ezio Mauro è imperatore da alcuni lustri, se ci si guarda intorno non esiste un adeguato successore. Ci sarebbe un solo nome, e non ditemi che è una mia fissazione: sempre Ferruccio.  E l’intervista di Re Carlo, così lo chiamano, al Corrierone apre alla mente di uno screanzato come me (Lanza senza creanza, prima o poi vi infliggerò questa rubrica) illazioni, fantasticherie, scenari futuribili. E ora teniamoci al succo dell’intervista di CDB, cioè a dati reali. Del gustoso raffronto, provocato da Cazzullo, tra Renzi e Berlusconi, ho riferito qui sopra. Ma c’è tanta altra roba. In sintesi: “Del carcere ricordo la consegna dei documenti. L’ispezione anale. Ma le esperienze dure fanno bene. E a dieci anni ero in un campo di concentramento svizzero.” Tessera numero uno del Pd? L’ho scritto anch’io e quindi chiedo venia. A sorpresa CDB risponde: “Questa è una favola: non ho mai avuto tessere”. “Renzi è una spugna. Di economia non sa molto, ma in un attimo assorbe tutto. E’ veloce e spregiudicato”. Non salva neanche Prodi? “Buone intenzioni. Ma non si governa mettendo insieme Ciampi e Bertinotti, Padoa-Schioppa e Ferrero.” “D’Alema non ha lasciato segno”. “Non è detto che Renzi governerà ancora a lungo con Berlusconi”. “Berlusconi è disgustato dal suo partito, penso che venderà tutto a uno straniero… La tivù generalista è messa molto peggio dei giornali.” E ancora… “Ogni domenica mattina mi confronto con tre novantenni. Piero Ottone, Gianluigi Gabetti, un uomo che ha meriti colossali. E Scalfari, cui mi lega un’affinità: entrambi siamo fuori e dentro il sistema; lo critichiamo ma ne facciamo parte.” Al posto di Aldo Cazzullo avrei chiesto a questo punto: e Mauro quante volte lo sente? Ogni giorno? Cazzullo invece chiede: Chi sarà il prossimo direttore di Repubblica: “Finché Ezio ne ha voglia il direttore sarà Ezio. Oggi Repubblica è lui.” E ancora, ancora… “Marchionne si è rivelato un genio della finanza. Ha avuto un successo straordinario. Ma non è un uomo di automobili.” “Vorrei essere bravo come Marchionne in materia finanziaria. So che qualcuno mi ritiene un finanziere. Ma io sono sempre stato un imprenditore che ha capito la leva della finanza.” “Agnelli è stato l’unico uomo che mi ha affascinato, gli invidiavo l’impalpabile. Mi sedusse pur con i suoi limiti, che riconosceva lui per primo: era cinico anche con se stesso.”  “Steve Jobs mi propose di rilevare il 20% della sua società per trenta milioni di dollari. Me ne andai. Oggi quella quota varrebbe cento miliardi…” “Si voterà nella primavera 2015, dopo che il 31 dicembre Napolitano si sarà dimesso.” E ora vi lascio alla lettura del Corriere: ci sono tante altre cose interessanti, sulla Sorgenia, l’amianto all’Olivetti, la durata di Renzi, la Merkel, Tsipras. Perfino una battuta di cinquanta anni fa di Bob Dylan.

RAI WAY APPRODA IN BORSA, EVVIVA

Roberto Sergio

Gubitosi ha messo a segno un ottimo colpo, è riuscito a quotare Rai Way in Borsa. Una eccellente operazione, complimenti al dg e ai vertici Rai, ma anche a chi, come Roberto Sergio, ha lavorato a lungo per realizzare l’impresa e, su richiesta, nel rush finale ha accettato di fare un passo indietro. Per la Rai, si tratta di un passo probabilmente decisivo per la sistemazione dei conti. Quanto alla politica e ai poteri, ora emergono due correnti di pensiero. Secondo la prima, Gubitosi a questo punto potrebbe dimettersi, al caldo e al sole, come si dice, del buon successo assicuratogli dall’operazione Rai Way (e non solo). Altri sostengono, e propendo per questa ipotesi, che Gubitosi vorrà mantenere la sua poltrona fino all’ultimo giorno dell’incarico, in scadenza nella prossima primavera. E aggiungo che sia tutt’altro da escludere una proroga, visto che Renzi, tra la partita al Quirinale, le riforme e il fluttuante Patto del Nazareno avrà altre pratiche su cui concentrarsi.

AI VERTICI RAI UN CONSIGLIO NON RICHIESTO. GIULIA INNOCENZI…

Giulia Innocenzi

Da screanzato, come ho scritto sopra, mi permetto di suggerire ai vertici Rai l’assunzione (se la fanciulla fosse d’accordo) di Giulia Innocenzi, da La7. Perché? Altre volte ne ho parlato con entusiasmo, ma è bene chiarire: non la conosco affatto. Ritengo che l’esemplare spazio occupato da Giulia Innocenzi a La7, col suo “Anno uno”, dovrebbe competere alla Rai, per le sue responsabilità di servizio pubblico. Ho assistito ieri alla prima puntata della nuova stagione, incentrata su un tema arroventato: i giovani, senza lavoro o con lavoro precario, furibondi verso i sindacati. A favore della Innocenzi ci sono non solo il sesso femminile, con quote rosa da sviluppare, ma soprattutto la sua giovane età, la capacità di condurre con serietà e grinta, la preparazione che si intravede nei vari argomenti discussi… Santoro, sia pur un po’ restio, a quanto mi dicono, ha fatto bene a lasciarle il passo. Il programma di Michele era visibilmente logoro… Giulia ha freschezza da vendere, largo ai giovani. Perché, in Rai, non hanno pensato a lei per “Ballarò” anziché alla convenzionale e scontata sostituzione di Floris con un giornalista come Massimo Giannini? Non sono fissato sulle qualità dalla Innocenzi, per altro prorompenti. Segnalerò atri nomi di giovani, uomini e donne, che potrebbero far bene in Rai.

RAI UNO. VESPA IN DISCESA, INASPETTATAMENTE RIECCOLO: COSTANZO!

 

bruno vespaCi sono nomi e monumenti che incutono soggezione e anche i più impertinenti opinionisti non si occupano di loro. Dopo il silenzio su Enrico Mentana, sempre eccellente intendiamoci, che vede il suo tg scendere ogni giorno, anche del vecchio monumento Bruno Vespa nessuno si occupa. Eppure il suo “Porta a porta”, politicamente considerato una sorta di terza Camera parlamentare, quando non si occupa di cronaca nera e di spettacolo, scivola. C’è voluto Renzi per dargli una impennatina, per altro inferiore allo standard che ottiene un’altra figura monumentale, anzi immortale… Maurizio Costanzo, affiancato dall’amicone  e Vaime, registra eccellenti ascolti. Insomma, non tutto è da rottamare. Ci sono vecchi e vecchi, giovani e giovani. Sorrido all’idea di quando Vespa puntualizzava di essere superiore all’audience di “Maurizio Costanzo Show”. Ora Maurizio, vecchia Volpe, sornionamente si gode il sorpasso e tace.

cesare@lamescolanza.com

14.11.14