OGGI VI DICO CHE… DA UN ORECCHIO ALL’ALTRO

“Se una cosa entra da un orecchio ed esce dall’altro,  vuol dire che fra i due non c’è niente che la trattenga” (Georges Feydeau).

ATTUALIZZANDO… MA NON C’E’ PEGGIOR SORDO…

donna che si tappa le orecchie

… di chi non vuol sentire. Provate ad applicare la battuta di Feydeau agli uomini politici e verificate: ci sono quelli che non ascoltano; quelli che proprio non capiscono; quelli che fingono di non capire; quelli che capiscono, ma fingono di non aver sentito; quelli che hanno sentito e hanno capito, ma preferiscono glissare: per paura, per convenienza, per rubare il concetto, per utilizzare a tempo debito ciò che hanno sentito, per non perdere tempo, per mortificare l’interlocutore, per evitare di mortificarlo, per evitare di elogiarlo, per evitare il disagio di un momento di verità;  e ancora quelli che… Quant’è difficile trattare con quelli che fanno politica!

GUARGUAGLINI, JUVENTINO E APPASSIONATO DI CALCIO

Pierfrancesco-Guarguaglini

L’ex presidente di Finmeccanica è appassionato, da sempre, del gioco del calcio. Non solo come tifoso – tiene alla Juventus – ma anche come calciatore attivo: gioca ancora, alla sua apprezzabile età (78, compiuti da poco), ovviamente con gli amici. Di più: quando era leader nella sua grande azienda, aveva organizzato un campionato di calcio tra i dipendenti, non solo i romani e gli italiani delle altre sedi, ma anche gli stranieri, provenienti da varie parti del mondo. Fu anche una mossa strategica, per aggregare, con costi controllati e contenuti, la comunità di lavoro… E tutto era organizzato molto seriamente, con arbitri di qualità ineccepibile, presenze di ex calciatori professionisti anche di grido. Con l’arrivo dei successori di Guarguaglini, ovviamente, tutto si è dissolto, come si usa nelle grandi aziende, spietatamente, quando c’è un ribaltone. Non vorrei immiserire questa nota parlando solo della vocazione sportiva del vecchio (mi perdoni) big manager. L’ho già scritto, ma repetita juvant. Guarguaglini fu travolto da un ordito politico – giudiziario, la sua poltrona faceva gola. Oggi, via via, le vicende penali si stanno sciogliendo una dietro l’altra, ciò che rimane è definibile marginale, se non risibile. Scrissi, all’epoca della sue defenestrazione, che in un altro Paese sul business internazionale di Finmeccanica, in aziende simili, si sarebbe posto il segreto di Stato: è impossibile ottenere favolose commesse, che fanno gola ai governi d’ogni angolo del mondo, alla luce del sole. Guarguaglini portava, attraverso Finmeccanica, straordinari benefici agli interessi italiani. Mauro Moretti, oggi al vertice dell’azienda di Piazza Montegrappa, è un tipo prepotente, non ha l’esperienza di “Guargua”, ma di certo è tutt’altro che sciocco: non a caso sta rivedendo alcune primitive e aggressive posizioni (ad esempio gli accordi strategici con la società, emanazione del governo americano), valutando in profondità cosa faceva, e come si muoveva, il suo predecessore. Come sapete, sto lavorando all’organizzazione del movimento “Socrate”, contro la rassegnazione e i pregiudizi. Ci sarà tempo per occuparci delle numerose vittime dei pregiudizi, di carriere stroncate, di protagonisti – come Guarguaglini – travolti in maniera drastica, senza che l’opinione pubblica, rassegnata, abbia avuto la forza di una pur minima ribellione. Meditate, gente, meditate.

LUISA TODINI CANDIDATA AI VERTICI DELLA RAI

Luisa Todini

Voce dal sen fuggita più trattener non vale… Una fonte autorevole mi sussurra che la presidentessa di Poste entra, con grandi potenzialità, nel gruppo ristretto dei candidabili alla poltronissima di Viale Mazzini, al posto, tra qualche mese, di Luigi Gubitosi. Mi è stato raccomandato di non scrivere nulla, il rischio è di bruciare la Todini (che per altro si trova benissimo e sta svolgendo un buon lavoro, di equilibro e di mediazione alle Poste). Ma un giornalista non può accettare, con tutto il rispetto,questo tipo di ammonizione. Del resto le manovre per le grandi nomine sono complicate, niente è imminente, tra qualche settimana si capiranno le intenzioni del premier Renzi.

XAVIER JACOBELLI DIRETTORE EDITORIALE DEL CORRIERE DELLO SPORT

Xavier Jacobelli

Ho già avuto i miei dispiaceri, con l’editore del “Corriere dello Sport”, per una grave trasgressione: pubblicai qui le indiscrezioni su un vociferato, possibile passaggio di proprietà (a Urbano Cairo o a Fca) di “Tuttosport”. La notizia, non più un’indiscrezione, ora è che al “Corriere dello Sport” arriva come direttore editoriale l’ottimo Xavier Jacobelli. Auguri: avrà molto da fare,  a cominciare da qualche suggerimento per quell’insensata rubrica in prima pagina “L’angolo acuto” (acuto forse, ma non di brio). Dal momento che sono un testardo calabro ligure, nonostante la ferita sia ancora aperta, mi addentro nuovamente in pericolose indiscrezioni. Quelle sulla cessione di “Tuttosport”, amici cari, erano già state pubblicate altrove, erano diffuse anche all’interno dei due quotidiani sportivi. Chissà perché l’editore se la prese con me! Oggi mi dicono che Jacobelli dovrebbe vigilare sugli indirizzi non scintillanti della direzione di Paolo De Paola, occuparsi soprattutto dei due siti web; si dice anche che in un futuro prossimo potrebbe tornare a Torino, a “Tuttosport”. Adesso che non sono più licenziabile, mi affretto ad aggiungere: se l’editore Amodei, il direttore De Paola, che la sa molto lunga, o chiunque altro qualificato a farlo, desidera precisare, puntualizzare, smentire, sono naturalmente pronto a prenderne atto. Il Corsport è nel mio cuore da cinquanta anni, molto cari mi furono Franco Amodei e Antonio Ghirelli, autori di uno straordinario exploit editoriale, ho avuto riguardo per De Paola, stimo Jacobelli, mi sento solidale con i giornalisti della casa editrice. In poche parole, non litighiamo, manteniamo la calma, nel mondo succede ben altro. Anche se il futuro del giornalismo sportivo è un argomento che mi interessa molto.

IL CATALOGO DEI PERSONAGGI LIBERI DI MENTE, AGGIORNATO

monica guerritore

Ovviamente aggiungo Pier Francesco Guarguaglini, dopo quello che ho scritto qui sopra, e inoltre tra i viventi: Fulvio Abbate, Filippo Ceccarelli, Corrado Augias, Monica Guerritore, Malcom Pagani. E tra i defunti: John Keynes, Marcel Proust, Cesare Pavese, Ezra Pound, Thomas Edison, nonché Leonardo da Vinci e Gallileo Gallilei. Qui di seguito i due cataloghi, che saranno aggiornati con i nomi di oggi. Viventi: Franco Abruzzo, Silvano Agosti, Woody Allen, Ilaria Ammirati, Alberto Arbasino, Marilisa Belli, Maurizio Bianconi, Aldo Busi, Massimo Cacciari, Urbano Cairo, Bernardo Caprotti, Beppe Caschetto, Maurizio Cattelan, Mario Cervi, Francesco Cevasco, Marina Cicogna Mozzoni, Carlo Cottarelli, Maurizio Crippa, Roberto D’Agostino, Andrea D’Angelo, Giorgio Dall’Arti, Cesare De Michelis, Mauro della Porta Raffo, Massimo Donelli, Giancarlo Dotto, Costanza Esclapon, Liliana Ferraro, Massimo Fini, Valerio Fiorespino, Fabio Franceschi, Roberto Giovalli, Giordano Bruno Guerri, Alejandro Jodorowsky, Fiammetta Jori, Lorenzo Jovanotti, Camillo Langone, Agazio Loiero, Stefano Lorenzetto, Selvaggia Lucarelli, Paolo Maldini, Claudio Magris, Pierluigi Magnaschi, Roberto Mancini, Citto Maselli, Clemente Mastella, Gian Paolo Montali, Luisa Montolivo, Morgan (forse), Marco Pannella, Papa Francesco, Lina Passalacqua, Corrado Passera, Ugo Pastorino, Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Lucia Poli, Paolo Poli, Livia Pomodoro, Lucio Presta, Mario Resca, Carlo Ripa di Meana, Fabrizio Rondolino, Riccardo Ruggeri, Alberto Rusconi, Flavia Schiavi, Vittorio Sgarbi, Alessandro Sortino , Luisa Todini, Francesco Totti, Marco Tronchetti Provera, Ornella Vanoni, Andrea Vianello, Lucio Villari, Maria Alberta Viviani, Franca Viola, Lina Wertmuller, Zdenek Zeman. Defunti: Gaetano Afeltra, Edoardo Agnelli, Simone de Beauvoir, Dario Bellezza, Carmelo Bene, Caligola, Giacomo Casanova, Vincenzo Cerami, Jean Cocteau, Egisto Corradi, Joe D’Amato, Gabriele D’Annunzio, Giovanni Falcone, Ennio Flaiano, Carlo Emilio Gadda, Antonio Ghirelli, Giorgio Lago, Leo Longanesi, Mario Luzi, Alda Merini, Tina Merlin, Indro Montanelli, Irene Némirovsky, Nerone, Pier Paolo Pasolini, Picasso, Giuseppe Prezzolini, Amelia Rosselli, Vittorio Giovanni Rossi, Sergio Saviane, Camillo Sbarbaro, Leonardo Sciascia, Socrate, Maria Luisa Spaziani, Nikola Tesla, Gian Maria Volonté, Voltaire.

cesare@lamescolanza.com

12.05.15