OGGI VI DICO CHE… COS’E’ UN UOMO

“Sono un uomo e tutto ciò che è umano mi riguarda.”  (Terenzio, medicine ” Heautontimorumenos –  Il punitore di se stesso “).

ATTUALIZZANDO…. ALLE RADICI DELLA CURIOSITA’

TerenzioE’ un verso, quello di Terenzio, che risale a oltre duemila anni fa. Eppure, ancor oggi, qualcuno mi chiede cosa ci sia alla radice della mia curiosità, verso tutto e verso tutti. Publio Terenzio Afro (Cartagine, 185-184 a.C. circa – Stinfalo, 159 a.C) fu uno dei primi autori latini ad introdurre il concetto di Humanitas. “Il punitore di se stesso” è un’opera rielaborata dall’omonima commedia di Menandro. Quanto alla curiosità, a parte Socrate, vi ricordo le riflessioni di Plutarco, Einstein e Bufalino. Einstein “Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso.” Plutarco “La mente non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere.” E, infine, aimè Bufalino “Non è l’affievolirsi della vista, dell’udito, della memoria, della libido che segna l’avvento della vecchiaia e annunzia la prossima fine; ma è, dall’oggi al domani, la caduta della curiosità.”

L’ESPRESSO / “LUCIA BORSELLINO VA FATTA FUORI COME SUO PADRE”

Lucia Borsellino“Lucia Borsellino «va fermata, fatta fuori. Come suo padre». Come Paolo Borsellino, il giudice assassinato il 19 luglio 1992. Sono parole pesantissime, intercettate pochi mesi fa. A pronunciarle non è un boss, ma un medico di successo: Matteo Tutino, primario dell’ospedale palermitano Villa Sofia, arrestato nei giorni scorsi. All’altro capo del telefono c’è il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che ascolta e tace. Non si indigna, non replica: nessuna reazione di fronte a quel commento macabro nei confronti dell’assessore alla Salute della sua giunta (dimessasi qualche giorno fa), scelta come simbolo di legalità in un settore da sempre culla di interessi mafiosi. Lo rivela l’Espresso nel numero in edicola oggi. «Non posso che sentirmi intimamente offesa e provare un senso di vergogna per loro», questo il secco commento di Lucia Borsellino. E su Crocetta: «Preferisco non dire più nulla, un altro commento è superfluo». Sul suo impegno in giunta e il lavoro svolto in tre anni da assessore regionale alla Salute dice: «Non rinnego nulla, ho fatto quello che potevo in un contesto, evidentemente, poco edificante. Sicuramente ho incontrato molte difficoltà». «Mi autosospendo immediatamente da presidente della Regione» questa la decisione del governatore sull’onda delle polemiche. «Sto inviando una richiesta alla Procura di Palermo per avere un incontro con lo scopo di verificare la portata dell’intercettazione che riguarda Tutino», aggiunge il governatore. Crocetta annuncia che affiderà l’interim per la guida della Regione a Baldo Gucciardi (Pd), neo assessore alla Sanità, subentrato proprio a Lucia Borsellino. Gucciardi è appena salito a palazzo d’Orleans. Con lui i deputati del Pd Luca Sammartino e Valeria Sudano. Per quanto riguarda eventuali dimissioni, Crocetta afferma: «Prenderò la decisione finale nel giro di pochi giorni, dopo gli accertamenti». «Non sono legato alla poltrona, ribadisco la mia estraneità a questa vicenda – sottolinea – Ma quanto sta accadendo è più grave di un attentato fisico. Non intendo mettere la Sicilia nella condizione di subire attacchi, non faccio pagare prezzi al popolo siciliano. Ma di questa vicenda sono solo una vittima».

LA SICILIA, CROCETTA, I VALORI PERDUTI… ANCHE PER QUESTO NASCE “SOCRATE”

Non c’è bisogno di commenti, per quanto ho ripreso sopra dall’Espresso (un settimanale che ha ritrovato un’ottima forma). Dico solo che sono episodi, tristissimi, che indicano – al di là del dramma della Sicilia – la decadenza del nostro Paese anche per quanto riguarda le istituzioni, la sempre più diffusa perdita di valori, una crescente ferocia nell’anima umana: per questo abbiamo fondato “Socrate” (ne parlo ogni giorno), un movimento senza fine di lucro, a sostegno del merito e soprattutto contro la rassegnazione. Aderite, vi prego! Correttamente riferisco che la Procura nega che ci sia stata questa intercettazione e l’Espresso, invece, conferma. Esprimo un timore e una speranza. Il timore è che, tra rivelazioni e smentite, non sarebbe la prima volta che alla fine i cittadini non sappiano e non capiscano granchè. La speranza è che, in questa occasione, ci sia trasparenza: ha ragione l’Espresso o la Procura, o comunque qual è la spiegazione?

DOMANDE PERTINENTI E IMPERTINENTI. MERKEL, STRAUSS KAHN, SALA, EMILIANO, RENZI

Merkel1. Ha fatto bene la signora Merkel a rispondere spietatamente (“Non potete venire tutti qui”) alla bambina palestinese che in tv, piangendo, le ha confidato la sua paura di essere rimpatriata insieme al padre?
2. Come mai Raul Castro ha ingaggiato Strauss Kahn come consulente all’Avana? Stimo Kahn, inguaiato ingiustamente a mio parer da scandalismi sexy, un manager di indiscutibile valore: come mai in Europa nessuno ha pensato a lui? Pregiudizi?
3. Ma Sala, commissario di Expo 2015, quando si deciderà a dare inoppugnabile documentazione delle sue smentite sul numero dei visitatori? “Il Fatto Quotidiano” non gli da tregua, oggi pubblica un’intervista a Stefano Boeri (candidabile sindaco di Milano), che dice: “Expo, non mi stupisce l’insuccesso di visite”.
4. Come ho scritto ieri, Renzi resiste stabile con il suo Governo. Ma perché il dissenso cresce? Oggi, intervista di Michele Emiliano ad Antonello Caporale: “ Io governo la Puglia. Non porto le borse a Renzi.”

AMAREZZE/ OLIMPIADI, MA PERCHE’ CI PRENDIAMO IN GIRO?

RomaStupisce nel caso Italia, la vocazione instancabile a prenderci in giro da soli. Ad esempio, il cancan per le Olimpiadi 2024 a Roma: tutti sappiamo che non ci sono possibilità di ottenere la designazione, e tuttavia molti esaltano un’iniziativa che pare destinata solo a procurare stipendi e consulenze… In prima linea, Luca Di Montezemolo, 67 anni, che nel 1990 (per i mondiali di calcio in Italia) ne aveva 42, e da allora ha collezionato presidenze su presidenze senza lasciare un segno, salvo che nella Ferrari, dove chiunque, con quei bolidi, se la sarebbe dignitosamente cavata (poi, affondato negli insuccessi, è stato cacciato da Marchionne). Non mi stupisco, visto che ci sarebbe un’ auto presa in giro nazionale: facciamo finta che, dopo la Grecia, se non ci togliamo di dosso gli interessi strozzineschi che ci vengono inflitti, sarà il nostro Bel Paese a finire negli artigli europei. L’allarme, però, si delinea. En passant cito la copertina dell’Espresso: foto di Wolfgang Schauble, titolo eloquente “Quest’uomo fa paura. Anche a noi. E’ il padrone d’Europa, il super ministro delle finanze tedesco, ha imposto la sua legge sulla Ue, umiliando la Grecia, e adesso anche l’Italia teme il suo rigore. Ecco chi è veramente.” Per omogeneità cito la fantastica vignetta di Altan sulla Repubblica: “Questi tedeschi sono dei sadici”. “Il che dimostra che sono Umani anche loro”.

PANORAMA, IL VENERDi’/COPERTINE E INDICAZIONI PER IL WEEKEND

cover-header29A proposito di copertine. Panorama affronta divulgativamente una questione importante: la quotazione in borsa di Poste Italiane. Ecco cosa cambierà, con la rivoluzione digitale, nella più grande azienda italiana./ Divertente la copertina de Il Venerdì: “Milano è più grande di Roma”. Un gigantesco Pisapia tiene per mano un nanetto, Ignazio Marino. Immagine che sarebbe divertente, se ogni giorno non fossimo torturati dalle inadempienze e incapacità del sindaco romano.


 
 
 
 
 
 
STRONCATURE/RIOTTA NEL MIRINO DI TECCE, UN FLOP COSTOSO

Gianni-RiottaAncora da “Il Fatto Quotidiano” (non è colpa mia se lo cito spesso, è merito suo). Dopo la stroncatura di ieri, Carlo Tecce insiste: il flop di “Parallelo Italia” è salato, costa un milione e mezzo. E pizzica Urbano Cairo, che attutisce a La7 i pessimi esiti del programma di Riotta, senza adeguata concorrenza. Riotta arriva al 5,2% di share, la metà di Ballarò. Quanto ai fallimenti del direttore di rete, Andrea Vianello, ho già espresso il mio opinabilissimo giudizio: Andrea rischia, ma non osa fino in fondo. E’ incompiuto. Il suo vero mestiere è quello di conduttore

ELOGI/ SE GIULIANO FERRARA ESALTA VERDINI…

giulianoferrara…così come simpatizzo per il Fatto vs Riotta, così mi schiero con il Foglio, a favore del discusso Verdini. Ferrara firma un’articolessa, tra le sue più originali e appassionate, a favore del “ grande scudiero e politico intelligente”. Con dedica ai moralisti e calugnatori. Tanto mi basta: non conosco Verdini, ma se Giuliano ( che conosco e stimo) lo definisce un fuoriclasse, da questo sigillo non posso non essere influenzato.


 
 
 
 
 
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17.07.15