OGGI VI DICO CHE…

“Dio ci ha dato la vita, malady tocca a noi darci una bella vita.” (Voltaire)

 

 

ATTUALIZZANDO…

 destino

Non sono d’accordo. La vita me l’hanno data mio padre e mia madre in un momento (spero) di amore, cialis o di desiderio o, peggio, di noia e di distrazione. Quanto a procurarsi una bella vita, se il sottinteso è che possiamo procurarci con le nostre mani il destino che ci spetta, con qualche riserva – in primis la fortuna – potrei anche pensarla allo stesso modo. Altrimenti, se il senso voltairiano è quello di vivere bene con il nostro cervello e con la nostra anima, le cose non stanno propriamente così e il grande pensatore, pensando a se stesso, poteva anche arrivare a questa stessa riflessione. Ad esempio, per quanto mi riguarda, non riesco ad essere in pace con me stesso, pensando che in conseguenza di un casuale spermatozoo ho visto la luce in un Paese certo sempre bellissimo, ma all’epoca in guerra, e successivamente tormentato e infelice. Ottima casualità, ma Voltaire né nessun altro, salvo i credenti che si riferiscono a Dio, può spiegare a me e a noi tutti perché, anziché nascere come siamo nati, non siamo venuti al mondo figli di un bandito oppure di un santo predicatore, di un miliardario oppure di un miserabile servo della gleba, di un genio della scienza oppure di un giocatore baro… e così via.

 

 

I TEATRI CHIUDONO, MA APRE IL TEATRO DEGLI AUDACI!

audaci teatro (1)

Chi è interessato, prenda nota… Lunedì 13 maggio alle ore 17 si inaugura il nuovo Teatro degli Audaci: Porta di Roma, via Giuseppe De Santis, 29. Il patron è un giovane appassionato del settore, l’ho conosciuto da pochi giorni e mi è piaciuto subito. In un’epoca in cui i teatri chiudono, quelli privati non hanno sostegni e quelli pubblici a volte dilapidano e a volte svolgono opere meritevoli, questo giovane, Flavio De Paola, ha scelto di fare grossi sacrifici personali e ha costruito il ‘suo’ palcoscenico.

In questo periodo nerissimo per l’Italia (la scena è piena di inettitudine, corruzione, piagnistei, chiacchiere al vento) De Paola mi ha fatto simpatia perché ha il coraggio di rischiare sulla sua pelle, per di più in un settore avaro, per di più ancora in un momento economico tremendo. E’ conquistato, affascinato dalla cultura. Solo per questo coraggio e per la passione culturale, avrà il mio sostegno e auspico che ci sia anche il vostro.

Posso aggiungere che in questa occasione ho toccato con mano il disastro politico italiano. Avevamo inizialmente deciso di proporre, insieme con l’inaugurazione, un confronto tra i quattro candidati alla poltronissima di Sindaco di Roma. Ebbene: il candidato delle 5 stelle, un fantasma irraggiungibile; Ignazio Marino come metafora dell’attuale Pd: gli organizzatori hanno parlato con ‘la chiunque’, come si dice oggi volgarmente, e hanno avuto risposte diverse; Alfio Marchini, all’inizio ha entusiasticamente accettato e confermato, poi si è sfilato, vittima di un successivo impegno televisivo. Resta l’attuale Sindaco, Alemanno, che ha accettato: però secondo il cerimoniale del Comune non ci sarà, secondo il comitato elettorale sì. Anche lui vittima della televisione, pare.

Avete capito, il caos, il disordine, le contraddizioni e la bolgia? Tutto ciò che scoraggia oggi in Italia chiunque voglia fare qualcosa di serio e concreto, in qualsiasi settore. Perché ho scritto ‘vittima’ a proposito dei talk in video? Perché i politici ormai preferiscono le arene televisive, dove spesso sono vittime di agguati, di infortuni, di scontri chiassosi, che continuano a disgustare l’opinione pubblica e a tenerla lontanissima dalla classe politica. Non capiscono, molti politici, che bisogna sporcarsi le mani, con umiltà, andando in giro a contatto con la gente, nei mercati, nelle scuole, negli ospedali, in metropolitana… insomma dovunque la vita ferve e fa soffrire, ben differente dai privilegi della Casta.

In conclusione, non so se Alemanno e altri politici alla fine ci saranno. Di sicuro ci sarò io, per moderare l’incontro, Pasquale Squitieri, e lo psichiatra, spesso ospite in tv, Domenico Mazzullo. E tanti altri, appassionati di teatro, cinema, arte e cultura varia. Il Teatro degli Audaci è al centro del terzo Municipio di Roma, con 300 mila abitanti – una grande città. Parleremo dell’importanza del ritorno al valore del merito, soprattutto a favore dei giovani, e dell’importanza di iniziative culturali divulgative nelle periferie delle grandi città… Cose, se è necessario dirlo con chiarezza, che la politica di solito non capisce, non frequenta, non promuove.

 

 

PER RILANCIARE L’ITALIA, QUALCHE DECISIONE ESSENZIALE

 Italy

1. Abolire, possibilmente sanzionare ogni chiacchiera a vuoto sulle ‘riforme’. E’ una parolaccia, ormai, bisogna evitarla come tenteremmo di fare di fronte a un serpente a sonagli.

2. Fare al più presto una nuova legge elettorale: è l’unica riforma da fare. In questo caso sono i politici, quasi tutti col naso lungo come quello di Pinocchio, a fuggire di fronte alla necessità di una nuova legge elettorale, come farebbero di fronte a un serpente a sonagli.

3. Assumere, in queste condizioni economiche del Paese, è utopistico più che difficile. Quindi, tornare il più possibile ai contratti a tempo determinato e ad altre soluzioni analoghe.

4. Occorrono 50 miliardi per alleggerire il peso fiscale, come ricorda Tito Boeri su Repubblica ovvero una firma di cui ci si può fidare. Come recuperarli, per non aggravare le casse dello Stato? Risponde sulCorriere Francesco Giavazzi, altro personaggio super affidabile: 15 miliardi, eliminando qualsiasi tipo di sussidio; altri 15 tagliando ogni detrazione fiscale; 7, come sostiene sempre l’esimio Boeri, abolendo i corsi di formazione regionale perché non servono a nulla; 10 ancora, secondo una stima Uil, tagliando i costi della politica, a cominciare dai rimborsi elettorali.

5. Far pagare alcuni servizi, in funzione del reddito, ai contribuenti più facoltosi.

6. Privatizzare, privatizzare. Perché lo Stato dovrebbe avere partecipazioni in Finmeccanica e Assicurazioni Generali, in Eni e Enel, in Terna e Snam Rete Gas?

7. Incongruità populistica del taglio dell’Imu. Bisogna tagliare le tasse, ovvero alleggerirle in misura concreta, per incentivare la ripresa del lavoro, ridurre la disoccupazione, favorire lo sviluppo. Non è l’Imu la croce numero uno, per questi fini.

Infine, mi permetto di aggiungere la mia opinione, per tenere compatto il Paese in maniera accettabile ed evitare esasperazioni, ribellismi, probabili sommosse e rivolte popolari. Bisogna per prima cosa dare un forte segnale, parlare al cuore della gente, riconquistarne il consenso. Come? Punendo con severità le corruzioni diffuse ormai come metastasi di un tumore che rischia di diventare indomabile, eliminare qualsiasi spreco, ridurre in maniera vistosa i privilegi della Casta. Se dobbiamo fare sacrifici, dobbiamo farli tutti, a cominciare dalle persone che ci governano, dai Partiti che – senza la nostra scelta – hanno deciso di mandarli al governo. Non possono esserci ragazzi disoccupati perché qualche delinquente si mette in tasca mucchi e mucchietti di denaro per interesse personale. Non debbono morire in ospedale, o sul lavoro, malati o operai indifesi, mentre il politicaccio di turno continua a straparlare di riforme. Pensate al bene comune, signori politici: non mettetevi in tasca i nostri soldi, non fatevi corrompere, punite le pecore nere… Ci sono politici onesti: cercate di capire l’entità dell’indignazione generale, prima che sia troppo tardi. Per voi e per tutti noi.

 

 

CONSIGLI VARI PER IL WEEK END

 weekend

  1.   Prego i conduttori di non sovrapporsi ai loro ospiti, ricordando che debbono fare domande chiare e oggettive, di non partecipare al casino generale con opinioni personali, chiassose, confuse e soprattutto non richieste.

Sport. Domenica alle 12,30 in contemporanea la diretta delle partite determinanti per la permanenza in serie A. C’è anche il mio Genoa, contro l’Inter, e non aggiungo altro.

  1.  Leggere le rivelazioni dell’ex giudice Imposimato sulla fine di Aldo Moro e il libro di Massimo Franco sulla crisi dell’impero vaticano.
  2.  Non so se è ancora in sala, vedete o recuperate ‘Viva la libertà’ e ‘Il ministro’.

Ristoranti. Ribadisco che i miei tre preferiti sono: Cuccurucù, L’anatra grassa e Hostaria del mare. Grazie a un amico, sto tornando a frequentare ‘Rossini’. Ma segnalatemi anche voi qualche novità. Arrivederci a lunedì.

 

10/05/13

 

cesare@lamescolanza.com