OGGI VI DICO CHE…

“La società borghese è costituita da due specie di uomini: quelli che annunciano che da qualche parte è stato scoperto un covo di vizi,  e quelli a cui dispiace averne appreso l’indirizzo troppo tardi” (Karl Kraus,  “Con le donne monologo spesso”,  Editore Castelvecchi 2007)

 

 

ATTUALIZZANDO…

 vizi_umani

Basta aprire un giornale qualsiasi, tutti preferibili rispetto ai più sobri telegiornali, per imbattervi nei vizi umani, vecchi e nuovi. Misurate la vostra reazione, tentate di non precipitare in biechi moralismi, e comunque non confidate a nessuno ciò che vi dice il vostro istinto: stigmatizzare o ingolosirsi.

 

 

L’ULTIMA LETTERA DI ALDO MORO, 35 ANNI FA

 Aldo+Moro

Per ricordare la vittima delle Brigate Rosse, vi propongo l’ultima lettera che Aldo Moro, nel maggio del 1978, scrisse dal carcere, dove lo tenevano prigioniero i terroristi, alla moglie Eleonora Chiavarelli. La lettera fu recapitata il 5 maggio, il 9 il cadavere di Moro fu ritrovato nel portabagagli di un auto in via Caetani.
“Mia dolcissima Noretta, dopo un momento di esilissimo ottimismo, dovuto forse ad un mio equivoco circa quel che mi si veniva dicendo, siamo ormai, credo, al momento conclusivo. Non mi pare il caso di discutere della cosa in sé e dell’incredibilità di una sanzione che cade sulla mia mitezza e la mia moderazione. Certo ho sbagliato, a fin di bene, nel definire l’indirizzo della mia vita. Ma ormai non si può cambiare. Resta solo di riconoscere che tu avevi ragione. Si può solo dire che forse saremmo stati in altro modo puniti, noi e i nostri piccoli. Vorrei restasse ben chiara la piena responsabilità della D.C. con il suo assurdo ed incredibile comportamento. Va detto con fermezza così come si deve rifiutare eventuale medaglia che si suole dare in questo caso. E’ poi vero che moltissimi amici (ma non ne so i nomi) o ingannati dall’idea che il parlare mi danneggiasse o preoccupati delle loro personali posizioni, non si sono mossi come avrebbero dovuto. Cento sole firme raccolte avrebbero costretto a trattare. E questo è tutto per il passato. Per il futuro c’è in questo momento una tenerezza infinita per voi, il ricordo di tutti e di ciascuno, un amore grande grande carico di ricordi apparentemente insignificanti e in realtà preziosi. Uniti nel mio ricordo vivete insieme. Mi parrà di essere tra voi. Per carità, vivete in una unica casa, anche Emma se è possibile e fate ricorso ai buoni e cari amici, che ringrazierai tanto, per le vostre esigenze. Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli. A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani. Sii forte, mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile.
Sono le vie del Signore. Ricordami a tutti i parenti ed amici con immenso affetto ed a te e tutti un caldissimo abbraccio pegno di un amore eterno. Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo. Amore mio, sentimi sempre con te e tienimi stretto. Bacia e carezza Fida, Demi, Luca (tanto tanto Luca), Anna, Mario, il piccolo non nato, Agnese, Giovanni. Sono tanto grato per quello che hanno fatto. Tutto è inutile, quando non si vuole aprire la porta. Il Papa ha fatto pochino: forse ne avrà scrupolo.”

 

 

09/05/13

 

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