OGGI VI DICO CHE…

…”E’ stata la mia fortuna aver imparato negli anni della pubertà tutto ciò che una donna deve sapere circa il caviale. In caso contrario, cialis non avrei mai accalappiato George Sanders. Fu ad una festa molto modaiola, lui e Erick Maria Remarque, il famoso autore che in seguito fu sposato da Paolette Coddard, mi riaccompagnarono nella mia elegante casa di arenaria a New York…Una volta entrati, George mi fa: – mia cara, vorrei del caviale con un bicchiere di latte. – Il caviale non mi mancava, ma il latte… Dovette accontentarsi dello champagne.” (Zsa Zsa Gábor ed Aldo Busi: Come accalappiare un uomo, come tenerselo stretto e come scaricarlo, Alet Editore 2005)

SANREMO 1. LA POLITICA E L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA SATIRA

CROZZA-SANREMO

Davvero non capisco la vera (ma forse falsa) ragione per cui i politici hanno tanta paura della satira. Ma ancora non avete capito, cari amici politici (ne ho tanti anch’io, nessuno è perfetto), che stiamo vivendo una fase storica in cui le vostre facce e, spesso, facciacce vecchie e logore, sono rifiutate dalla stragrande maggioranza dei telespettatori? Non è la satira ad aver paura della politica, è la politica ad aver bisogno degli imitatori, dei comici, di chi fa satira. Quando infatti, cari politici, apparite come siete, la sensazione di fastidio e di rifiuto è immediata. Quando invece siete proposti, a volte magistralmente, dalle imitazioni dei comici, ci divertite, sembrate migliori, diventate più simpatici. Dico questo per sorridere del chiasso suscitato da Crozza al Festival di Sanremo per l’iniziale ritratto burlesco di Berlusconi. Ho la convinzione, non dimostrabile, che Berlusconi guadagnerà voti grazie alla performance di Crozza. Eppure alcuni fan del Cavaliere, probabilmente già predisposti ed organizzati, appena Crozza ha cominciato ad esibirsi, si sono ribellati con ululati ed insulti. Complimenti a Crozza, visibilmente turbato – e presumo sul punto di andarsene – per aver poi reagito, incoraggiato da Fabio Fazio, ed aver proseguito nello show, dileggiando tutti gli altri candidati premier. Un grande professionista. Un rilievo per lui e per gli autori. Maurizio poteva aggiornare il vecchio repertorio di battute, e gli autori potevano programmare l’intervento su Berlusconi alla fine dell’esibizione, anziché all’inizio. In un crescendo non più criticabile. Sì, sarebbe stato più utile che Crozza cominciasse con le sue migliori imitazioni, quella grandiosa di Luca di Montezemolo e quella, anche irresistibile, di Ingroia.

SANREMO 2. LE NOSTRE CLASSIFICHE

Fazio-e-Luciana-Littizzetto

Essendo specialisti di classifiche, di certo non le neghiamo al Festival,
dopo la prima serata. Ecco qui…

FAZIO: 9, non è simpatico a tutti, ma non fa il minimo errore. E’ una grande spalla, come Renzo Arbore (lui sì, simpaticissimo) per accogliere e valorizzare protagonisti, personaggi minori, ospiti. Ha salvato la serata durante l’imbarazzante incidente di una parte del pubblico scatenata verso Crozza.

LITTIZZETTO: 6+, mi è sembrata frenata. Preoccupata o intimidita dalla co-conduzione o dai probabili consigli degli autori e dei dirigenti di non esagerare, secondo altri suoi precedenti? Io la lascerei libera totalmente e le consiglierei soltanto di limitare le parolacce, che abbassano il suo stile incisivo.

SCENOGRAFIA: 4, troppo tetra, scura, quasi funerea. Per di più, a partire dalla Littizzetto fino ad Ilaria D’Amico ed altre signore avevano scelto abiti neri.

 REGIA: 5, mi sarebbe piaciuto vedere in primo piano le facce dei contestatori ed il subbuglio del pubblico. Ed altri particolari di conduttori ed ospiti, in alcuni momenti topici.

 CANTANTI: 7, per la scelta di concedere a loro la proposta di due canzoni. 5/6, in media, per i cantanti, salvo 8 per Daniele Silvestri e per Rafael Gualazzi, 7 per Marco Mengoni. Quanto alla Nazionale, 4, debbo riferire una meravigliosa battuta colta non ricordo dove: “Madonna, ma quant’è invecchiata la Tatangelo!”.

OSPITI VOLANTI: 7+, quelli che apparivano due minuti solo per leggere il voto del pubblico. Tra gli altri Ilaria D’Amico, Montella, le sorelle Parodi, l’uomo che si è buttato da 39.043 metri nello spazio…Complimenti a Fazio per aver ottenuto la loro partecipazione. Però, che spreco! Mi piacerebbe conoscere i compensi…

CROZZA: 8, per i motivi già accennati sopra. Ormai un numero 1. E poi, secondo l’immutabile lanzesco, non si deve censurare niente. Libertà assoluta per chi fa satira, in particolare.

CUTUGNO: 8, per i ricordi legati alla sua carriera, per l’eleganza dell’esibizione, per l’ingenua, incredibile esaltazione della Russia che fu sovietica. E per affetto e comprensione verso la sua lunga battaglia contro la malattia.

VA PENSIERO ED IL CORO DELL’ARMATA ROSSA: 9, due geniali trovate non so di chi, ma correttamente attribuibili a Fazio ed autori. Straordinaria confezione, come a seguire…

…    LA COPPIA GAY: 8, per la delicatissima trovata di invitarli ad esprimersi attraverso l’esibizione di cartelli, senza una parola. E così quello che poteva essere un momento di altissimo rischio è diventato una finissima sottolineatura della libertà di chiunque di amare come si voglia: un potente “manifesto” contro l’omofobia. Non c’è stato il bacio annunciato, ma poteva esserci. Qualcuno ha notato un frettoloso congedo da parte di Fazio.

LA GAFFE: 5, di Toto Cutugno quando si è rivolto a Ogbonna, calciatore nero del Torino, dicendogli: “Io tifo per il Milan e nel Milan c’è uno come te, Balotelli.” Cioè? Cioè uno come lui in che senso? O di che specie? Forse, due di pelle di colore diverso?

ASCOLTI TV/ GRANDI ASCOLTI PER LA PRIMA DEL FESTIVAL DI SANREMO (48,30%) CHE LASCIA ALLE ALTRE RETI LE BRICIOLE. STRISCIA LA NOTIZIA  SCIVOLA AL 14,55%. IL FESTIVAL TRAINA RAIUNO SU BUONI ASCOLTI…MARZULLO INCLUSO

Boom di ascolti per la prima serata del Festival di Sanremo 2013 che ha registrato nella prima parte 14.196.000 telespettatori (47,61%) e nella seconda 8.146.000 (53.54%) per una media è di 12.969.000 e il 48.30% share. In particolare il picco di ascolti si ha avuto mentre Maurizio Crozza imitava Pierluigi Bersani con 17.033.000 telespettatori ed il 56,44%. Manterrà gli stessi ascolti anche la seconda serata? Ci sarà il calo fisiologico o la debacle? Ricordiamo che lo scorso anno il Festival targato Morandi ottenne una media di 9.202.000 con il 39,26%. In prima serata restano le briciole per le altre reti le Conferenze Stampa per le Elezioni 2013 su Raidue hanno registrato l’1,79, l’1,22% e lo 0,63%. Canale Cinque con il film In questo mondo di ladri all’8,80%. Striscia la notizia risente dell’effetto Sanremo scendendo al 14,55%. Il Festival traina su buoni ascolti tutto il day time di Raiuno, in particolare La vita in diretta(23,06% e 20,10%) e Sottovoce (33,15% nella presentazione e il 23,62% nel programma). Il Tg1ottiene il 22,89%, il Tg5 il 19,88% e il TgLa7 con ospite Mario Monti il 7,50%.

UNA FOTO AL GIORNO

di Maria Antonietta Serra

CARTARSI

catarsi

13/02/13

 

cesare@lamescolanza.com