OGGI VI DICO CHE…

… “Carmina non dant panem, di poesia non si mangia. Però è civile il tempo e il luogo in cui i poeti campano della messa in vendita dei loro versi. È stato così qualche volta nel mondo,  per esempio nella Grecia antica,  in Russia e a Napoli tra il 1800 e il 1900. A Napoli i poeti dovettero associarsi ai musicisti, producendo canzoni resistenti all’usura. È civile il tempo in cui carmina dant panem. Non è il caso di oggi”. (Erri De Luca, “Tentativi di scoraggiamento a darsi alla scrittura”, Libreria Dante & Descartes, 2009).

Mi piace molto moltissimo Marco Travaglio e con piacere riporto quanto ha scritto, tra l’altro, stamattina: “Basterà una telecamera puntata sul nuovo Parlamento per evidenziare l’impietoso contrasto. Da una parte quei volti freschi e sorridenti. Dall’altra un carrello di bolliti carichi di rimborsi pubblici, indennità, diarie, gettoni di presenza e assenza, prebende, pennacchi, cavalierati, scorte, auto blu, portaborse, sottopancia, raccomandati, postulanti, servi, giornalisti di riferimento, consorterie, lobby, banche, aziende, amici degli amici, pappagorge, bargigli, ascelle, parrucchini, tinture e ceroni colanti, dentiere, forfore, alitosi, flatulenze, prostate gonfie, cinti erniari, plantari, callifughi, cateteri e pannoloni”.

Scritto, e sottoscritto, tutto questo, ostinatamente mi chiedo: ma davvero l’Italia è divisa solo in due schieramenti, in due fazioni? È paradossale che io, noto pessimista globale, continui a pensare, predicare e augurarmi che ci sia una piccola parte di popolo italiano capace di mettersi, maniche rimboccate, a riflettere sulla realtà da affrontare, anziché continuare in una sfida di insulti, schiamazzi aggressivi, e divisioni, tanto drastiche quanto, per lo più, finte. In questo caso, non condivido affatto l’idea di tornare subito alle elezioni, consiglierei un tentativo di conciliazione fra gli schieramenti, tale da consentire la realizzazione di quattro cinque nodi da sciogliere, in questa emergenza, per risolvere la crisi. E, comunque, per dare una risposta alla mia domanda, ci troviamo di fronte a un’occasione irripetibile per capire se questo è un Paese fatto di cittadini propensi, almeno una volta, almeno di fronte al baratro, a trovare un minimo di senso dello Stato e riuscire a compattarsi.

FIOCCANO NOMI UTILI PER ANDARE AL GOVERNO


Raccolgo solo le voci che circolano… Prima ipotesi: un nuovo tecnico (del tutto improbabile Monti) al Quirinale, oppure prolungamento di Napolitano. Premier: Bersani o, comunque, un personaggio indicato dal segretario Pd che dice di essere arrivato primo e non aver vinto. A me piacerebbe molto Renzi, ma penso che, per quanto logico il suo nome e congruo per il rinnovamento, non sarebbe mai designato. Alla Camera, al Senato, Berlusconi. E i grillini? Come hanno detto e ripetuto pronti ad accettare (o rifiutare) le leggi di volta in volta proposte senza pregiudizi né positivi né negativi. Seconda ipotesi: al Quirinale un nome indicato (ancora Dario Fo?) da Beppe Grillo. Premier: un tecnico, sempre impossibile Monti, a capo del Governo, infiocchettato da ministri su cui trovino l’accordo la sinistra e altri… si parla molto di Passera, che ha compiuto il gesto apprezzatissimo di non unirsi alla squadra elettorale di Monti. E si parla anche di Ignazio Visco, da Bankitalia, una garanzia per affrontare la crisi economica. Alla Camera, sulla base di un accordo tra sinistra e M5S, un volto nuovo e giovane, come fu Irene Pivetti, designata dalla Lega nel 1994. Se al Quirinale però andasse qualcuno indicato da Grillo, alla Camera passerebbe un bersaniano. Al Senato, in questo caso, un vero rebus.

Credo che nessuna di queste ipotesi, ancorché sostenute dalle abitudini di Roma capitale delle chiacchiere, alla fine andrà in porto. E tuttavia, a bocce ferme, le ipotesi sono solo tre: scioglimento ed elezioni; accordo Bersani-Grillo; grande maggioranza con sinistra e berlusconiani, e Grillo all’opposizione, nella meravigliosa situazione di poter fare il controllore di tutto, vigilante su inciuci e giochetti vari, e allo stesso tempo sostenere e votare i provvedimenti che abbiano un’importanza concreta per le aspettative dei cittadini.

LA CATTIVERIA DEL GIORNO

Sul Fatto Quotidianowww.spinoza.it: “La misura della tragedia politica è sintetizzabile nella ricomparsa di Capezzone”.

VIVA NAPOLITANO, CHE RAPPRESENTA TUTTI NOI


Secondo me, un bel gesto del Presidente, un gesto unificante e accolto con soddisfazione da tutti, è stato quello di annullare l’incontro con Peer Steinbrück. Il quale, con la solita alterigia crucca, esibiva la sua superiorità, di fronte a noi “clown”. Magnifico e incoraggiante: anche noi, nonostante le difficoltà, riusciamo a toglierci ogni tanto qualche sassolino dalle scarpe.

ELOGIO DEL TRASLOCO


Nonostante la vocazione (nascosta) alla depressione, un collassino non si sa che gastrico o cardiaco, le difficoltà del Genoa per restare in Serie A, lo sfondo della crisi che tormenta tutti (ma il mal comune, per me, non è mezzo gaudio), l’Oscar ad Argo, il risultato elettorale, il segreto tutt’ora imposto dal Papa sull’inchiesta che smaschera cardinali pedofili e numerosi ladroni in Vaticano, e mille altri spunti di molestia quotidiana, c’è qualcosa che mi restituisce energia e anche qualche speranza… Il trasloco! Casa nuova, vita nuova. E qui bisognerebbe aprire un dibattito psicologico: i soliti sondaggisti/statistici, quelli che ne azzeccano veramente poche, e in questo caso affermano che il trasloco è alla base del maggior numero di depressioni, di crisi esistenziali e in molte circostanze anche di suicidi, io permetto di esultare… Segnalo anche la voglia di rinunciare a vecchi interessi, capricci, e abitudini consolidate… Ad esempio, mi tengo volentieri i quattro cani e i miei portafortuna, ma rinuncerei volentieri, d’istinto, a migliaia di libri che ho raccolto in 50 anni da topo, topone va!, di mercatini e librerie di pezzi più o meno antichi. E perché? Per eliminare l’angoscia crescente nella vecchia casa: guardare i cari libracci e sapere che mai riuscirò a leggerli tutti. Apriamo le finestre, il sole mi batte nella nuova camera da letto, ho uno studio più grande… è la vita bellezza. E voi che ne pensate? (Se entro i primi tre mesi dovessi suicidarmi per favore, non prendetemi per il culo).

PAROLE, PAROLE/SPIEGHIAMO I NEOLOGISMI


Blitz
. Blitz è un germanismo con il quale viene definita, generalmente in ambito militare, un’azione rapida e improvvisa volta ad ottenere un risultato favorevole sfruttando il fattore sorpresa. Trae origine dalla campagna di bombardamento strategico che la Luftwaffe portò avanti sulla Gran Bretagna dal 7 settembre 1940 al maggio 1941. Nell’uso moderno, il termine blitz viene spesso utilizzato anche in ambito politico o economico-finanziario, per definire un’azione repentina ed inattesa che causa un subitaneo mutare della situazione pregressa. Ha in parte sostituito l’uso dell’espressione italiana “colpo di mano”, di significato corrispondente.

ASCOLTI TV/CHIUDE AL 20,58% TUTTA LA MUSICA DEL CUORE CHE VINCE LA SERATA.TUTTODANTE CON BENIGNI ALL’8,56%. L’UDIENZA DEL PAPA AL 23,86%. MALISSIMO MATTINO CINQUE AL 10,55%.

Prima serata ricca di appuntamenti che ha visto la vittoria dell’ultima puntata di Tutta la musica del cuore che chiude con 6.074.000 telespettatori e il 20,58% di share. Sostanziale pareggio tra Chi l’ha visto? all’11,19% e il film di Canale Cinque Harry Potter e i doni della morte – Parte II all’11,16%.TuttoDante con Roberto Benigni ottiene l’8,56%, mentre Le invasioni barbariche si fermano al 4,80%. Nel day time grande interesse per l’ultima udienza di Papa Benedetto XVI con il 23,86%. Ottime performance per Agorà al 13,69% e Coffee Break al 7,12%. Marca male la mattina di Canale Cinque che con Mattino Cinque si ferma al 10,55% e con Forum al 12,61%. Il telegiornale più visto è il Tg1con il 24,43%, mentre il Tg5 registra il 21,22% e il TgLa7 l’8,52%.

UNA FOTO AL GIORNO

di Maria Antonietta Serra

ANDIAMO A ROTOLI

 

28/02/13

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