OGGI VI DICO CHE…

…“Lista di quel che non si è mai visto… Un teatro francese senza colpi di tosse. Un picador non fischiato in una corrida. Un inglese loquace. Un bambino misogino. Un romanzo con un solo personaggio. Il braccio atrofizzato di Guglielmo II”.  (Charles Dantzing, search Enciclopedia capricciosa di tutto e niente). Aggiungo… Un orologio a muro in un casinò. Un passo indietro di Berlusconi.

BAGNASCO, case BERTONE, RUINI… VATICANO ED ELEZIONI

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I due supercardinali Tarcisio Bertone e Angelo Bagnasco, abitualmente considerati dai vaticanisti e dai politologi in costante contrasto, alla vigilia delle elezioni politiche italiane hanno preso posizione (Bertone meno chiaramente), attraverso esternazioni pubbliche, a favore di Mario Monti. Un altro “super”, il Cardinale Camillo Ruini, ha successivamente preso una netta distanza da questa linea. Superfluo aggiungere che le loro semisacre parole hanno suscitato una notevole quantità di commenti e supposizioni. Anche per il Vaticano, come per la politica (e per la sicilitudine, in particolare per la mafia, per la diplomazia e in fondo per tante altre nostre quotidianità), raramente è vero quel che appare. Bertone e Bagnasco hanno voluto lanciare un segnale di riavvicinamento? Ed è possibile che Ruini abbia preso le distanze solo per custodire la terzietà della Chiesa di fronte alle prossime battaglie per Palazzo Chigi e per il Quirinale?

DI CONSEGUENZA 1… 

DAVVERO DRAGHI è IL CANDIDATO DI SILVIO PER IL QUIRINALE?

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Se quasi sempre non è vero quel che appare, che senso ha l’ultima uscita, di stamattina, di Silvio Berlusconi? “Draghi al Quirinale? Lo voterei subito”, durante un’ospitata a Omnibus su La7. (Incrociandolo nei corridoi dell’emittente Berlusconi ha apostrofato così il pm Antonio Ingroia, a sua volta candidato, congiungendo le mani per mimare le manette: “Dovrei salutarti così!”. Ingroia non ha raccolto).

Sempre cazzeggiando in previsioni abbastanza cervellotiche, mi permetto di puntualizzare che per alle cinque della sera i tre favoriti per la Presidenza della Repubblica sono: Mario Monti, Giuliano Amato e Gianni Letta. Di Draghi, come possibile outsider per massime collocazioni, questo sito ha già parlato nei giorni scorsi. È probabile che Berlusconi abbia fatto il nome di super Mario al Quirinale per toglierlo di mezzo, o per infastidire Bersani nella corsa per Palazzo Chigi.

DI CONSEGUENZA 2… 

IL VERO OBIETTIVO NEL CERVELLO DI MONTI

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Tutti, o quasi, si chiedono che cosa abbia potuto spingere Monti a un passo temerario, considerato un grossolano errore, come l’accasarsi in un partito politico e rinunciando pertanto al ruolo eccellente di personaggio super partes. Noi la pensiamo diversamente, tuttavia gli osservatori più prestigiosi ritengono che, così, Monti si sia preclusa la possibilità di arrivare al Quirinale o di essere confermato come capo del Governo. È stato dunque un vero errore, oppure c’è altro dietro le apparenze? Proprio stamattina, mentre chiacchieravo davanti un buon caffè, un osservatore, che definirei competente e istituzionale, mi ha detto che, a suo non trascurabile parere, Monti in realtà punterebbe a un incarico di altissimo livello internazionale (successione a Barroso in scadenza nel 2015), disponendo di importanti carte, sia per le relazioni personali, sia per il prestigio che ha accumulato salvando l’Italia dal baratro (di questo, sono convinti soprattutto all’estero i leader politici e i “mammasantissima” dell’alta finanza).

VERO O FALSO? BERLUSCONI AL FACT CHECKING DI SKY?

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Dicono che per la prima volta il fact checking sia stato usato in occasione dell’intervista di Ilaria D’Amico a Silvio Berlusconi su Sky Tg24. In realtà il fact checking – ovvero una verifica in tempo reale della verità o della falsità di un intervistato grazie alla consulenza della facoltà di economia di Torvergata – era stato già utilizzato per il confronto tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Questi, all’epoca, i risultati: Renzi ha affermato 7 cose vere, 8 parzialmente vere, 1 non vera, 1 non verificabile. Bersani ha affermato 3 cose vere, 2 parzialmente vere, 1 non verificabile.

Ecco, invece, gli accertamenti su Berlusconi relativamente all’intervista alla D’Amico:

Berlusconi: “Monti ha aumentato di 3 punti la pressione fiscale. Mai successo”.

Fact-checking: Parzialmente vero. È aumentata di 2,6. E ci sono stati aumenti maggiori negli anni precedenti.

Berlusconi: “Miei governi hanno sempre tenuto i conti in ordine e mai aumentato le tasse”.

Fact-checking: Non vero

Berlusconi: “Da miei governi leggi tutte a favore di maggiore civiltà della giustizia, sempre approvate da Consulta e Corte Europea”.

Fact-checking: Non vero. La Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato sia il “Legittimo impedimento” che il “Lodo Alfano”.

Berlusconi: “Se cambiamo la Costituzione in 5 anni si risparmiano 80 miliardi sugli 800 di spese dello Stato”.

Fact-checking: (prende in esame ovviamente solo le cifre, non le promesse): Vero. La spesa per la macchina dello Stato è 800 miliardi.

In generale, il Fact-checking ha portato alle seguenti risposte: Berlusconi ha detto tre cose vere, una parzialmente vera e due sicuramente non vere.

PAROLE, PAROLE/SPIEGHIAMO I NEOLOGISMI

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Newsgroup
. È uno degli spazi virtuali creato su una rete di server interconnessi per discutere di un argomento (topic) ben determinato. In italiano a volte viene utilizzato il termine gruppo di discussione.

ASCOLTI TV/“L’ISOLA” AL 20,07% VINCE LA SERATA. RISULTATO SOTTOTONO PER LA PREMIERE DI “ZELIG CIRCUS” (17,09%). DEL DEBBIO BATTE FORMIGLI. MARIO MONTI A “PORTA A PORTA” AL 18,29%

Prima serata aggiudicata dalla fiction di Raiuno “L’isola” con 5.696.000 spettatori e il 20,07%. Risultato sotto le aspettative per uno dei marchi storici di Canale Cinque: il nuovo “Zelig Circus” condotto dall’inedita coppia Mago Forest e Teresa Mannino ottiene 4.720.000 e il 17,09%. La sfida del lunedì tra “Quinta colonna” e “Piazzapulita” è stata vinta dal programma di Del Debbio con il 7,49%, mentre il programma di Corrado Formigli, che vedeva ospiti Nichi Vendola, Oscar Giannino e Giovanni Favia, ha registrato il 6,36%. Mario Monti a “Porta a porta” non risparmia il Cavaliere e lo definisce “un illusionista ringalluzzito”, “il pifferaio magico”, “ricorda il Pifferaio di Hamelin che incanta i topini, ha ingannato gli italiani tre volte, la prima c’ero cascato anch’io”, risultato: 1.985.000 spettatori e il 18,29%. Il TgLa7, con i sondaggi post “Servizio pubblico”, ottiene l’8,50%, il Tg1 il 23,82% e il Tg5 il 21,39%.

 

UNA FOTO AL GIORNO

di Maria Antonietta Serra

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15/01/13

 

cesare@lamescolanza.com