OGGI VI DICO CHE… CAMERON IN PIEDI, NESSUNO SE LO FILA

ministro inglese

ATTUALIZZANDO… CHE DISAGIO, AL CONFRONTO CON L’ITALIA
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Oggi, per dirvi qualcosa, utilizzo una fotografia del premier inglese mentre legge tranquillamente un giornale in metropolitana, in piedi, mentre altri passeggeri, seduti, neanche lo guardano. Questa immagine mi è arrivata mentre guardavo l’imperdibile Myrta Merlino, a “L’aria che tira”. Una esponente di Forza Italia, la Ravetto, stava denunciando lodevolmente la curiosa abitudine del sindaco di Roma, Marino, abituato a girare in città in bicicletta e incurante che gli uomini della sua scorta siano obbligati a seguirlo, anch’essi in bici. Marino a parte, che di stranezze ne consuma tante, non c’è pippone politico, in Italia, che non abbia le guardie del corpo da esibire appena muova un passo, circondato da (pochi) sguardi di ammirazione e da (moltissime) occhiate di disapprovazione e di disgusto, da parte dei cittadini. Mi sembra che questa fotografia esprima al meglio le differenze di stile, per semplicità e democrazia, tra il nostro Paese e quello inglese.

SERGIO RIZZO (OTTIMO), CURIOSA SOMIGLIANZA CON CRAXI
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Sempre nel programma mattutino di Myrta, era ospite Sergio Rizzo. Ottimo giornalista, lo seguo sempre con piacere, e in questi giorni ha pubblicato “Da qui all’eternità”: un libro che leggerò presto, incentrato sui privilegi della Casta e della casta (maiuscola ma anche quella minuscola) che imperversa in Italia. Se un telespettatore fosse distratto, potrebbe capitargli di avvertire un brivido. Rizzo, fisicamente, è la copia perfetta di Bettino Craxi giovane:senza capelli, faccione rotondo, occhi pungenti, labbra marcate. Identico, separato alla nascita! Politicamente, Rizzo è quanto più lontano si possa immaginare da Craxi. Mi chiedo se la somiglianza gli dia disagio… Per me – però ero amico di Bettino – la somiglianza lo rende più simpatico e popolare.

LE IMMAGINI DI LENIN / NON CI SONO PIU’ I COMUNISTI DI UNA VOLTA
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Ieri vi ho confidato di aver acquistato a un mercatino in Bulgaria due belle immagini di Lenin. E vi chiedevo consigli e suggerimenti sull’opportunità di regalarle a qualche personaggio della sinistra italiana. Non ho ricevuto neanche una replica. Cocciuto e anche permaloso, da buon calabrese come ha scritto Francesco Cevasco sul Corriere della Sera, vorrei insistere. Possibile che nessuno, tra quanti mi leggono, voglia darmi un’idea intelligente? Quanto a me, ho una “rosa” di cinque nomi (purtroppo le immagini sono solo due): Napolitano, Renzi, D’Alema, Bertinotti, Vendola. Mi aiutate a scegliere o no? La dedica, ripeto, sarà uguale per tutti, come recita il titolo: “Non ci sono più i comunisti di una volta…”

DAL FUTURISMO ALLE MERAVIGLIE LINA PASSALACQUA
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Benedetto il giorno in cui, appassionandomi al futurismo, ho deciso di scrivere un librino dedicato a “Rosa Rosà”… I percorsi insoliti della vita mi hanno dato, come piacevole conseguenza, la possibilità di incontrare, conoscere, scoprire ed amare Lina Passalacqua, insigne pittrice, che nel futurismo rappresenta un riferimento importante. Giovedi sera sarò a cena da lei, con la mia adorata poetessa Fiammetta Iori, e con Simone Cantagallo, pronipote di “Rosa rosà”. Amici comuni mi dicono che anche in cucina Linuzza nostra è bravissima, un cucchiaio d’oro! Nei giorni seguenti la vispa intramontabile ragazza si concederà un viaggio negli States. Intanto, vi segnalo un appuntamento interessante: martedì 11 novembre, nel complesso monumentale di S.Andrea al Quirinale (Teatro dei Dioscuri, Via Piacenza,1), la mostra “Donna e Multiculturalità nell’Europa di Oggi”, un progetto di Roberta Filippi. Insieme con Linuzza nostra e la Filippi, c’è un buon bouquet di artisti: Claudio Abate, Minou Amirsoleimani, Mirella Bentivoglio, Luigi Campanelli, Bruno Ceccobelli, Raffaele Della Rovere, Paolo D’Orazio, Patrizia Dottori, Roberto Dottorini, Elizabeth Frolet, Massimo Gatti, Valter Gatti, Bianca Menna, Patrizia Molinari, Umberto Salmeri; e i “Giovani Emergenti” Violetta Carpino, Greta Colli, M.Cristina Marmo, M.C.Nuccetelli, Nunzia Pallante, Igor Spadoni, Ralf J. Trillana, Fabio Vernile. Inaugurazione alle ore 17, con performances poetiche di Marcia Theòphilo e Bianca Menna. Dall’11 al 20 novembre.

GENOANO ESALTATO, DELIRANTE E CONFUSO
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Il Genoa ai piani altissimi della classifica, il Genoa unica squadra ad aver battuto la Juventus, il Genoa imbattuto in trasferta e reduce da un 4-2 sul campo impervio dell’Udinese, il Genoa elogiato senza riserve perfino dai critici abituati ad ignorarlo…beh, questo mio Genoa inatteso e vincente mi fa semplicemente girare la testa. Sono esaltato: da tanti anni non vivevamo una stagione egualmente soddisfacente. Sono delirante: già penso alla possibilità di sfiorare la zona Champions e di agguantare l’Europa League. Infine, confesso, sono confuso. I motivi? Come ho scritto altre volte, ero turbato da un pizzico di disaffezione:perché il presidente Preziosi ogni estate vende e acquista una trentina di giocatori, e noi tifosi non facciamo a tempo ad affezionarci alla squadra che regolarmente, pochi mesi dopo, va in campo totalmente rivoluzionata. Debbo dire che bisogna inchinarsi di fronte alla qualità dei risultati, che il cielo (rossoblù) ce li mantenga fino all’ultima giornata di campionato. Altro elemento di confusione: Gasperini, l’allenatore, sembrava la brutta copia del trainer aggressivo e offensivo che avevamo conosciuto e stimato. Non a caso, addirittura, una parte del pubblico lo aveva duramente contestato, dopo un deludente pareggio casalingo. Ma i risultati, oltre che a Preziosi, danno ragione a Gasper, un allenatore che sicuramente sa leggere la partita in corso di svolgimento, azzecca i cambi, addirittura con il diciassettenne Mandragora ha osato farlo debuttare contro la Juve, e contrapporlo a Pogba (annullato!). Quindi, godiamoci la festa – anche se i genovesi, e io lo sono di adozione, adorano avere opportunità per mugugnare, a prescindere.

04.11.14