“Io e The Edge siamo d‘accordo su una cosa: quest’uomo tra tutti i conduttori con cui abbiamo lavorato nel mondo, è il più calmo,è granitico, è impossibile fare quello che fa lui ed essere così calmi. Bisogna cambiargli il nome questa sera in mister Valium” (Bono Vox, leader degli U2, a “Che tempo che fa” 12 ottobre 2014).
ATTUALIZZANDO… FABIO, COMICITA’ INVOLONTARIA?
Non c’è dubbio: Bono Vox voleva fare un complimento a Fabio Fazio, ma la frase ben si presta a qualche risatina per flop futuri. Ad esempio, il confine tra calmare e addormentare si oltrepassa facilmente, l’ultimo Festival di Sanremo ne è stata una prova. Ieri sera mister Valium ha proposto una lunga e mai noiosa intervista degli U2, con esibizione live. La band, sempre su invito di Fazio, era già apparsa nella televisione italiana, all’epoca di Sanremo del 2000. Standing ovation, probabilmente anche da casa. Sorvolo invece su quest’altra, enfatica e retorica frase (anche un po’ incomprensibile): “La gente deve avere il potere, non i politici. Loro sono le persone da temere, di cui dovremmo avere paura. Il potere della gente è decisamente più forte rispetto a quello dei potenti.”… Ma, se è più forte, la gente ce l’ha o no questo potere? E i politici non sono forse eletti dalla gente? E se il potere della gente è decisamente più forte di quello dei politici che fanno paura, non bisognerebbe avere paura anche della gente? Fermatemi finché siamo in tempo, se ce la fate chiedete approfondimenti a Bono Vox.
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LUXOTTICA IN SUBBUGLIO 1/ VIA CAVATORTA, MASSIMO VIAN NUOVO A.D
Giornali, agenzie, televisioni, social network e web sono in fibrillazione, nuova clamorosa svolta alla Luxottica! Leonardo Del Vecchio, patron e presidente, coopta Massimo Vian come co- amministratore delegato con deleghe per l’area operations e prodotto e, ad interim, per corporate e mercati. Tutto questo subito dopo le dimissioni del precedente a.d, Enrico Cavatorta. Il titolo ha ceduto il 10% in Borsa. Cherchez la femme, scrive “Il Sole 24 Ore” di stamattina, a proposito della vicenda che investe la multinazionale padronale, valore diciannove miliardi, sette di fatturazione l’anno. In un mese, un a.d., Guerra, è stato fatto fuori e sostituito da Cavatorta che a sua volta, dopo quindici anni a fianco di Del Vecchio, lascia a favore di Massimo Vian. Il Sole riporta gossip, secondo cui al centro della tempesta sarebbe Nicoletta Zampillo, moglie sposata e risposata da Del Vecchio. Nicoletta ha chiesto di entrare in Delfin, la cassaforte che detiene il 61% di Luxottica. Si mette in rilievo l’amicizia della signora Zampillo con Francesco Milleri, indicato per volontà di del vecchio come possibile vice presidente esecutivo. E per questo motivo Cavatorta avrebbe tolto il disturbo, con Milleri sarebbero come cane e gatto. Se sono autentiche le indiscrezioni, la Zampillo vorrebbe una quota del 25% di Delfin, il suo blitz renderebbe necessario un ridimensionamento delle quote di tutti i figli: Claudio, Marisa e Paola nati dal primo matrimonio; Leonardo Maria figlio di Nicoletta e Del Vecchio, nonché i figli della terza unione, Luca e Clemente.
LUXOTTICA IN SUBBUGLIO 2/ CIO’ CHE PENSO DI MASTRO LEONARDO
Nelle grandi dinastie schermaglie e battaglie si sono avute da sempre, molto simili a quelle che oggi agitano Luxottica/ Del Vecchio. Basterà ricordare, tra le più recenti, i tumultuosi capitoli legato alla storia degli Agnelli, Mondadori, Rizzoli, Ferruzzi/ Gardini, Perrone, Caprotti e via andare… Cosa ne penso, per istinto e sintesi? Onore a mastro Leonardo, che cominciò da operaio ed è riuscito a costruire un impero tra i più importanti, in Italia, e di maggior liquidità finanziaria. Tre matrimoni, anzi quattro perché la seconda moglie è stata risposata dopo la terza, sei figli, una vivacità intellettuale indomabile, una vita serena a Montecarlo fino a quando Del Vecchio non avvertì scricchiolii che rischiavano, o tutt’ora rischiano, di turbare il suo potere… Quando i miliardi si accumulano sui miliardi, la ressa degli astanti si complica e si affolla di protagonisti e comprimari. E poi ci sono le mogli, a volte le fidanzate! O i figli da mantenere in equilibrio non solo affettivo, ma economico. Giù il cappello davanti a questo fantastico personaggio, con tutti i suoi intuibili difetti, ma ricco di una genialità che ha pochi paragoni possibili con altri capitani di industria.
JUVENTUS- ROMA, SEMPLICE PENSIERINO SULLA POLEMICACCIA
Non si placano le dispute verbali sulla partitissima Juventus- Roma, vinta dai gobbi in virtù di u n arbitraggio infelice, ma non certo per merito. Dichiarando la mia simpatia, per altro nota, per i romanisti (ma il mio cuore da sempre batte per il Genoa), propongo un modesto pensierino, che in sintesi potrebbe riportare tanti scalmanati tifosi della Juventus a ragionare con i piedi per terra. Ricordate voi, signori della corte e delle tribune e delle gradinate, un solo episodio – non dico dieci, non dico cinque, non dico due, ma uno solo – in cui la Juventus sia stata negli ultimi trent’anni penalizzata da uno scandaloso arbitraggio? Non ce la fate, vero? E come mai tocca spesso. o quasi sempre, alla Roma quando si misura con la Juventus, essere la vittima di indecenti arbitraggi? Casualità, coincidenze, sfortuna? Ma mi facci il piacere, diceva Totò (tifoso del Napoli).
13.10.14