CHI CI SA FARE, E CHI NO, COL GOVERNO CONTE…. LA MINISTRA DELL’OSTRUZIONE

Impopolarità crescente della ministra dell’Istruzione (sarebbe opportuno chiamarla ministra dell’Ostruzione), Lucia Azzolina. Rivolta totale contro il Piano scuola! Una mina costante per il traballante governo. “Mesi di silenzio squarciati da un unico grande coro di disappunto. Presidi, insegnanti, custodi, genitori, studenti: l’intero mondo della scuola è in rivolta. La bozza con le linee guida del ministero dell’Istruzione per il rientro sui banchi a settembre non piace a nessuno. Ingressi e uscite a turno, classi spezzate in gruppi con alunni dalle età diverse, lezioni di 40 minuti anziché 60, didattica mista (metà in presenza e metà a distanza) per gli studenti delle superiori e nessun docente in più…”

LE PAGELLE DEL CLAN.. BERLUSCONI, 7+

«Quanti anni hai, piccolina?»
«Sette».
«Sai, io alla tua età ne avevo già nove»
[biografia di Silvio Berlusconi, Catalogo dei viventi, Marsilio 2009].

 

 

RICORRENZE. NATI IL 25 GIUGNO

VIttorio Feltri, Antoni Gaudi, Sidney Lumet, George Orwell, Tommaso Paradiso, Lola Ponce, Roberto Vecchioni, Simone Zaza.
MORTI: Jacques Cousteau, George A. Custer, Farrah Fawcett, Michael Jackson.

 

 

INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… ALLE REGIONALI

Regionali, i candidati del centrodestra
Raffaele Fitto di Fratelli d’Italia per la Puglia, Stefano Caldoro di Forza Italia per la Campania, Susanna Ceccardi della Lega per la Toscana e Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia per le Marche.
Il centrodestra ha trovato l’accordo sulle candidature per le prossime elezioni Regionali. Confermate anche le ricandidature di Giovanni Toti in Liguria e Luca Zaia in Veneto…
«Se il 20 settembre si vince in Toscana, un quarto d’ora dopo mandiamo questi a casa e torniamo a governare» (Matteo Salvini)

SORRISI, SMORFIE, LACRIME… IL PRINCIPE CINICO

“Se un uomo apre la portiera dell’auto alla moglie o è nuova l’auto o è nuova la moglie” (Filippo d’Edimburgo)

 

 

 

OGGI VI DICO… L’ILLUSIONISMO

“E se ogni cosa fosse un’illusione e nulla esistesse? In questo caso io sicuramente ho pagato troppo caro il mio tappeto.” (Woody Allen)

“La realtà è una semplice illusione, sebbene molto persistente.” (Albert Einstein)

“L’uomo non crede ciò che è, egli crede ciò che desidera che sia.” (Anatole France)

“E’ molto più difficile uccidere un fantasma che una realtà.” (Virginia Woolf)

“Tutto andrà bene un giorno, ecco la nostra speranza.
Tutto va già bene adesso, ecco l’illusione.” (Voltaire)

ATTUALIZZANDO… GLI STATI GENERALI

Gli Stati Generali, un flop inutile e dannoso: solo chiacchiere in perfetto stile illusionista con la grande balla dell’Iva. Voluti e imposti da Giuseppe Conte, avranno nefaste conseguenze sull’economia italiana.

 

 

 

NON È QUESTIONE DI ANTIPATIA

Mi ha scritto il lettore Giovannino Pampana di Avellino e mi chiede perché io scriva sempre di Conte – che anche lui, dice, non sostiene a occhi chiusi – “con evidente antipatia”. Rispondo: non esiste una questione di antipatia personale, ma di un problema enorme. Ritengo , semplicemente, che Conte – un uomo esperto, un professionista, anche più astuto che intelligente – pensi soprattutto alle sue ambizioni personali. Non è uno statista, non è vicino ai drammatici problemi della gente. È passato dal presiedere un governo con la Lega alla presidenza di un governo sorretto dagli ex comunisti, pur di conservare la poltrona di Palazzo Chigi. E ha messo in mostra – lo dico senza antipatia – uno stile cinico: annuncia progetti irrealizzabili, poi rinvia tutto, non decide mai.

LA GRANDE BALLA DELL’IVA

Uno stile pericoloso: il Parlamento (dove i problemi andrebbero discussi, in un confronto con le opposizioni) è distrutto, non conta più nulla. Conte governa in modo antidemocratico, a forza di decreti. Quosque tandem?, fino a quando, Catilina, direbbe Cicerone, abuserai della nostra pazienza? Conte fa annunci mirabolanti e non li mantiene: come un illusionista, ma gli illusionisti almeno fingono di riuscirci, per divertimento. Ma qui non si diverte più nessuno, tranne quelli della casta e dell’elite, appiccicati alle poltrone. Gli Stati Generali, ecco l’ultimo pretesto per evitare di decidere: dieci giorni di chiacchiere. Cassa integrazione, fisco, sostegno agli industriali e via dicendo: parole e parole, continue promesse; e niente di fatto. L’ultima grossolana illusione – già sgonfiata – è la riduzione, irrealizzabile, dell’Iva. Fumo negli occhi. Per andare avanti con ogni possibile, sterile dibattito.

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