CHI CI SA FARE, E CHI NO, COL GOVERNO CONTE…DI MAIO DETERMINATO

Luigi Di Maio a Lorenzo Salvia: «Ora bisogna abbassare le tariffe autostradali, far scendere i pedaggi, migliorare il nostro sistema infrastrutturale. Non è che uno può dire “entra lo Stato” e poi è lo Stato ad applicare le medesime logiche di business di un privato, altrimenti diventa una presa in giro e gli italiani non sono stupidi» [Corriere della sera].

 

 

LE PAGELLE DEL CLAN…ELVIRA SELLERIO, 8

Camilleri raccontò di essere stato sfrattato dalla casa in cui viveva, messa in vendita, e di non avere i soldi per comprarla.
«Andrea non ti preoccupare, i soldi te li do io», si offrì di slancio Elvira Sellerio.
«Ma Elvirù neppure tu ce li hai».
«Non ce li ho, ma me li posso procurare più facilmente di te» [Antonio Sellerio a Simonetta Fiori, La Repubblica].

 

RICORRENZE. NATI IL 16 LUGLIO

Roald Amundsen, Luca Coscioni, Quinto Ennio, Eugenio Finardi, Miguel Indurain, Ginger Rogers
MORTI: Heinrich Boll, John F. Kennedy jr, Masaniello, Nicola II Romanov

 

 

INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… TEST COVID-19

L’Ulss 2 del Veneto ha sperimentato un nuovo test rapido per il Covid-19 che dà una risposta in sette minuti e costa 12 euro contro i 18 di un normale tampone.

 

 

 

SORRISI, SMORFIE, LACRIME…JOYCE INCOMPRESO

«Quando uscì Ulisse di James Joyce  si incazzarono tutti. “È il lavoro di uno studentello malaticcio che si gratta i brufoli”, sentenziò Virginia Woolf. Altrettanto rabbioso il giudizio di D.H. Lawrence (“Che goffa olla potrida è James Joyce!”) e di Marianne Moore (“Questa non è arte: è cercare di copiare l’elenco telefonico”)»
[Brullo, Il Giornale].

 

OGGI VI DICO… LA FAMIGLIA

“Madre, cosa posso fare per la pace nel mondo?”
“Torna a casa e ama la tua famiglia.” (Madre Teresa di Calcutta)

“Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro. Ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.”
(Lev Tolstoj)

“Quando ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte. Ma io sono sempre riuscito a trovarli.” (Woody Allen)

“La famiglia è la patria del cuore.” (Giuseppe Mazzini)

“Una famiglia non si sceglie; nasci e te la trovi intorno che ti sorride.” (Luciano De Crescenzo)

ATTUALIZZANDO… IL FILM DI SCOLA

Anche per il Papa sarebbe importante riflettere sul film di Scola, “La famiglia”. Perché il capolavoro di Ettore Scola, è molto importante anche sul piano sociale. Ho già scritto, a proposito di “Da qui all’eternitá”, che le televisioni farebbero bene a proporre grandissimo film del passato
(e alcuni straordinari eventi sportivi), al posto di insulsi programmi di intrattenimento e di talk show banali e ripetitivi. “La 7” ha fatto questa scelta e non sono tanto presuntuoso da pensare che abbia seguito il mio consiglio, però, umilmente, esprimo il mio apprezzamento, da telespettatore.

L’ENTUSIASMO PER “LA FAMIGLIA”

Perciò desidero, oggi, parlarvi di un’altra serata cinematografica stupenda, grazie alla decisione di trasmettere “La famiglia”. I commenti di critici e spettatori sono stati entusiasti, da parte mia vorrei sottolineare un valore sociale, forse trascurato.

 

 

MA ANCHE UN DOCUMENTO MORALE

Scola, a mio parere, ha firmato il film storicamente più coinvolgente per raccontare l’importanza della famiglia nella società. Un documento che andrebbe proposto (oltre che nelle scuole) a quei politici dissennati e a sciagurati opinionisti, che consentono (a volte incoraggiano, esaltano) trasgressioni ingiustificabili verso un’istituzione socialmente fondamentale. Permissivismo sessuale, transgender e quant’altro, droghe, ma anche maleducazione, nessun rispetto verso i doveri e le regole… Niente di tutto questo nel film, nelle famiglie (varie generazioni) che vivono nella stessa abitazione per decine e decine di anni e sono raccontate da Scola con esemplare sobrietà: magnifica l’idea ricorrente dell’inquadratura del lungo corridoio, che afferma continuità e stabilità.

SAREI FELICE SE IL PAPA…

Nessuna sguaiatezza, nessuna concessione a ogni tipo di volgarità. E la superba interpretazione di Vittorio Gassman, che rinuncia al suo amore, per rispetto della moglie e non incrinare la famiglia. Sarei felice che anche il Papa (la sua magnanimità è discutibile) vedesse questo film, tanto pregevole anche per la moralità.

 

cesare@lamescolanza.com