CHI CI SA FARE, E CHI NO, COL GOVERNO CONTE… CDP, 8 e 1/2

Cassa Depositi e Presiti prende posizione: entrerà in Autostrade solo se sarà quotata in borsa e Atlantia sarà fuori.

 

 

 

LE PAGELLE DEL CLAN… VALDUGA, 9

«Lo leggo eccezionalmente, Saviano, perché la sua lingua mi fa orrore; è un mistero per me che sia considerato uno scrittore chi usa “realizzare” al posto di “capire”, “evidenze” al posto di “prove”, chi scrive che “la miccia innesca ricordi”, che un “carburante alimentava la relazione” (tra Falcone e sua moglie), “uniti dalla malta” di uno “smisurato sogno”… Più che dalla camorra mi sarei quasi aspettata delle minacce di morte da un linguista o da un filologo. “La miccia”, la “malta”, che sembrano ficcate a forza nella frase per “fare stile”, a me fanno l’effetto di gaffe o di goffaggini. Ma che è uno scrittore lo dicono perlopiù i giornalisti, e se lo dice anche Saviano in persona, quasi dovesse convincersene lui stesso: “Sono uno scrittore. Temo che purtroppo quando arrivi a tante persone comunque il tuo plusvalore inquieti”. Ma va’ là!»
[Patrizia Valduga, Il Fatto].

NATI IL 27 LUGLIO

Giosuè Carducci,Maria Grazia Cucinotta, Peppino di Capri, Alexandre :Dumas jr., Ludovico il Moro, Clemente Russo, Mario Verdone.
MORTI: Guido Agnolin, Bon Hope, Raffaele Mattioli. Marisa Merlini,Sergio Saviane, Gertrude Stein, William Wyler.

 

 

INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… INSTANCABILE

Amélie Nothomb scrive più libri contemporaneamente e poi li conserva dentro una scatola di scarpe
[Musolino IL Messaggero].

 

 

 

SORRISI, SMORFIE, LACRIME… ANCHE A SCACCHI ?!?

L’idea di far cominciare le partite a scacchi dal nero «per non dare un vantaggio razzista al bianco» [Maddalena, Foglio]

 

 

 

OGGI VI DICO… LE INTERVISTE

“Tutti i giornalisti sono, per via del loro mestiere, degli allarmisti; è il loro modo di rendersi interessanti.”
(Arthur Schopenhauer)

“A mio parere, in un’intervista, non sono le domande che contano ma le risposte. Se una persona ha talento, puoi chiederle la cosa più banale del mondo: ti risponderà sempre in modo brillante e profondo. Se una persona è mediocre, puoi porle la domanda più acuta del mondo: ti risponderà sempre in modo mediocre.”
(Oriana Fallaci; libro: Intervista con la storia)

“Il giornalismo è un inferno, un abisso d’iniquità, di menzogne, di tradimenti, che non si può traversare e dal quale non si può uscire puri a meno di essere protetti, come Dante, dal divino alloro di Virgilio.” (Honoré De Balzac)

“Il pubblico ha un’insaziabile curiosità di conoscere ogni cosa eccetto quelle che meritano di essere conosciute. Il giornalismo, consapevole di ciò, ed avendo abitudini commerciali, rifornisce la domanda.”(Oscar Wilde)

“Ritengo una delle fortune della mia vita il fatto di non scrivere per i giornali. Le mie tasche ci rimettono, ma la mia coscienza è soddisfatta.” (Gustave Flaubert)

ATTUALIZZANDO… PERRY MASON, UN MAESTRO

Perry Mason, con il suo stile anche un maestro di giornalismo… Per un giovane giornalista alle prime armi, può essere molto utile leggere i libri gialli in cui è protagonista. Certo lo conoscete tutti, il celebre avvocato, inventato da Erle Stanley Gardner: anche senza essere appassionati ammiratori come me, di certo avrete sfogliato qualche suo libro, o seguito in tivu almeno un telefilm, tra le decine che ne sono stati tratti. Non voglio scrivere, qui, una recensione celebrativa; né dell’avvocato né del suo autore. Mi limito a ricordare che Gardner (nato nel 1889 nel Massachusetts e morto in California nel 1970, era a sua volta un avvocato, a quarant’anni abbandonò la professione grazie al successo dei suoi libri (alcuni li firmò con uno pseudonimo, A.A. Fair, inventando altri due popolari personaggi, Bertha Cool e Donald Lam).

CONFIDENZA PERSONALE

Oggi, desidero semplicemente farvi una confidenza, per quel che vale, mi auguro un po’ utile ai ragazzi principianti in giornalismo. Quando ero ragazzo e principiante io, seguire la tecnica narrativa di Gardner, con modello Perry Mason in tribunale, per me fu molto importante. Mi insegnò a considerare, e a imitare, secondo le mie volenterose possibilità, quello stile incentrato su crescenti e incalzanti domande, sempre impostate sull’argomento principale. Domande avvolgenti, così le chiamavo, che ruotavano, avanti e indietro, sempre sullo stesso tema, per poi scatenarsi su una inquisizione, anche aggressiva, definitiva e finale. Uno stile che mi fu utilissimo al momento di scrivere le interviste.

NIENTE CHIACCHIERE, SOLO FATTI

Altro insegnamento prezioso di Perry Mason: non dare la minima importanza a parole e chiacchiere, ma concentrarsi esclusivamente sui fatti, senza lasciarsi impressionare dalle apparenze. Ogni ipotesi merita di essere valutata e approfondita, senza mai escluderla a priori.

 

 

 

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