RICORRENZE. NATI IL 1 DICEMBRE

Woody Allen, Carol Alt, Tahar Ben Jelloun, Vittorio Emiliani, Pablo Escobar, Remo Girone, Anna Mazzamauro, Daniel Pennac, Salvatore Schillaci, Marie Tussaud.
MORTI: David Ben Gurion, Charles De Foucauld, Papa Leone X, Vittorio Emanuele Orlando, Antonio Segni.

 

CANDIDATURE… DOPO MUSTIER

Dopo le dimissioni annunciate da Mustier, i candidati per la successione a Unicredit sono: Victor Massiah, ex ceo di Ubi, Diego De Giorgi, già in cda, Fabio Gallia, ex ceo di Bnl, Marco Morelli, ex leader di Mps oggi in Axa Investments, e Marina Natale, ex Cfo di UniCredit e oggi al vertice di Amco.

 

POESIE… LA LUCE C’È

(Charles Bukowski)
“La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre….”

CITAZIONI … LA VECCHIAIA

“Non si smette di ridere invecchiando, si invecchia quando si smette di ridere”
(George Bernard Shaw)

 

 

 

IL SORRISO….(Mahatma Gandhi)

Prendi un sorriso,
Regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
Fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fai bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
Posala sul volto di chi non ha pianto…”

 

OGGI VI DICO… I PROGETTI

“Una piccola impazienza rovina un grande progetto.” (Confucio)

“Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere.” (Anatole France)

“Ha una tale sfiducia nel futuro che fa i suoi progetti per il passato.” (Ennio Flaiano)

“E a che serve realizzare i progetti, se nel progetto c’è già abbastanza godimento?”
(Charles Baudelaire)

“Il meglio che possiamo fare è cogliere le opportunità, calcolare i rischi connessi, stimare la nostra abilità di gestirli, e fare i nostri progetti con fiducia.” (Henry Ford)

UNA LETTERA SEVERA

Una lettera severa sul senso della vita mi ha reso molto triste e cerco di capire perché. Ci sono situazioni che ci turbano e ci provocano malinconia anche se siamo con la coscienza a posto e ben convinti delle nostre idee. Ecco, ho ricevuto questa lettera dal signor Franco Damiani diVillafranca Padovana: “Caro Lanza, tutto dunque, noi stessi compresi, nasce dal caso o dal destino. Magari siamo figli di un preservativo rotto…
Come dev’essere triste il suo mondo, dove non c’è un soffio di amore, di senso, di progetto. Dio infinito ci ha creati e ci ama uno per uno. Spero che un giorno arrivi a toccare anche il suo cuore”.

LA MIA FORTE TRISTEZZA

Rispondo: questa lettera, breve ed educata, mi ha procurato una forte tristezza. Ho riflettuto alcuni giorni, prima di rispondere. E non bastano. Il motivo è semplice: sono parole che mi mettono di fronte a uno specchio e nello specchio non vedo la mia faccia canuta, ma tutta la mia vita. E, se ne fossi capace, ci vorrebbe un libro, per raccontarla. Con un’autocritica di cui forse non sono capace. Perché sono consapevole di tanti miei difetti, ma sono anche convinto di non essere affatto come il lettore mi ha descritto. Sono senza un soffio di amore, vivo senza senso e senza progetti? No, caro lettore: ho dato e ricevuto molto amore e ogni giorno corro dietro a progetti, spesso illusori. Sono un utopista. Però, se ho dato questa immagine al signor Damiani (e non oso pensare a quanti altri lettori), un motivo serio deve esserci. E penso che sia la mia mancanza di fede.

LA MANCANZA DI FEDE

Non riesco a pensare che ci sia un Dio infinito che ci abbia creato e che ci ami, uno per uno. Il lettore, sì. Lo rispetto e sinceramente lo invidio. È vero: penso che tutto sia casuale, a cominciare dal primo giorno, dalla nascita. Spero di trovare anch’io la fede, ma non in questi ultimi anni, solo per paura della morte (come è successo a molti miei amici).

 

 

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