UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… LE CRAVATTE DI BERLUSCONI

Di solito non mi piace riportare indiscrezioni degli altri giornali. Faccio un’eccezione, stamattina. Ho letto sul Corriere della Sera (intervista di Elvira Serra) una confidenza di Maurizio Marinella: Silvio Berlusconi gli ordinava 3 e anche 400 cravatte al mese, un Natale addirittura 2700. Suppongo come piccoli omaggi ad amici, conoscenti, politici, non so i giornalisti, ecc. Ad esempio, per il G7: più lunga per Eltsin, che era un gigante. Posso aggiungere che non ne ho mai ricevuta, nonostante fino al ‘94 incontrassi spesso il Cavaliere. E fino al 2000 le cravatte mi piacevano molto. Poi, ben prima del povero Sergio Marchionne, e tuttora, sono passati ai maglioncini.

OGGI VI DICO CHE…LE PREVISIONI

“Nemo propheta in patria – Nessun profeta è bene accetto in patria.” (Detto latino)

“Fra le pene umane la più dolorosa è quella di prevedere molte cose e di non poterci fare nulla.” (Erodoto)

“È una previdenza necessaria capire che non si può prevedere tutto.” (Jean Jacques Rousseau)

“Il codardo è uno che prevede il futuro. Il coraggioso è privo d’ogni immaginazione.” (Charles Bukowski)

“Di tutte le forme di errore umano, la profezia è la più evitabile.” (Thomas Stearns Eliot)

ATTUALIZZANDO…NON NE AZZECCANO UNA!

Sono convinto che il governo durerà assai più di quanto ritengano certi opinionisti. Mi riferisco a quei soloni che non ne azzeccano mai una: basterà ricordare gli sfondoni sul destino di Matteo Renzi, sul duello tra Hillary Clinton e Donald Trump, sulla Brexit, sul risultato delle nostre elezioni, sull’impossibilità – a loro giudizio – di un accordo tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sulla stabilità di Angela Merkel e perfino sul credito accordato a Germania e Spagna, ad Argentina e Brasile nel recente campionato del mondo di calcio!

BASTA PENSARE IL CONTRARIO…

Per restare legati alla realtà basta prevedere il contrario di ciò che affermano pomposamente, sempre – bontà loro – privi di dubbi (e determinati ad esaltare il potere che fu). Ci sono almeno due fattori importanti, a rafforzare la mia convinzione. I sondaggi ci dicono che la maggioranza degli italiani non solo, alle elezioni, ha spalancato le porte del governo a M5stelle e Lega. Ma anche, due mesi dopo il varo del governo, gli italiani si dichiarano soddisfatti di ciò che stanno facendo gli alleati.

SONDAGGI ELOQUENTI

Seconda indicazione: i sondaggi, più o meno all’unanimità, registrano che l’alleanza tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini supera il 60 % dei consensi. Vero che il balzo in avanti lo ha fatto la Lega, dal 17 al 30 dei voti (presunti). Ma i cinquestellati mantengono le loro posizioni. Quale interesse avrebbero, dunque, a dividersi e a lasciare il certo per l’incerto? L’elettorato non capirebbe.

 

 

SALVINI ROMPERÀ? NO, PERCHÉ…

Si dice che Salvini aspetti solo l’occasione per rompere e tentare l’en plein, diventando il dominatore assoluto. Possibile, ma improbabile. Finora, dopo gli screzi (pochi veri, molti inventati), ad esempio con il ministro Giovanni Tria, gli alleati hanno confermato la loro intesa. I latini dicevano: cui prodest? A chi giova? Mi sembra opportuno attenersi alla loro antica saggezza. A chi gioverebbe sfasciare il governo? L’elenco sarebbe lunghissimo, non ho più spazio. Non gioverebbe però a Di Maio e Salvini, che il governo lo hanno messo in piedi. E perciò alla fine (pensate alle nomine, in ballo in questi giorni) un accordo lo trovano, puntualmente.

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