UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… I COMUNICATORI PIÙ BRAVI

Più che una indiscrezione, la mia è una opinione: un sasso nello stagno. A mio parere, i più bravi (comunque i più meritevoli di attenzione e considerazione) sono: Stefano Lucchini, Gianluca Comin, Luigi Vianello, Costanza Esclapon, Patrizia Rutigliano, Rosalba Benedetto. Sono stato bravo? Apprezzate che nel mio elenco ci siano tre maschi e tre femmine? Vi proporrò un ampio seguito sulla nostra rivista “L’attimo fuggente”, di imminente uscita, e sul web. Aspetto consensi, dissensi, indiscrezioni, perfidie, soffiate e retroscena. Di tutto e di più! Ovviamente tutto off records, ma mi piacerebbe tener conto di un ampio contributo di pareri diversi. Da interlocutori interessati e disinteressati. Ho in mente alcune novità… Cerco l’oggettività, come potrete leggere, se volete, qui sotto.

 OGGI VI DICO CHE… L’OGGETTIVITA’

“Che cosa vuol dire libertà, che cosa vuol dire democrazia? Vuol dire prima di tutto fiducia del popolo nelle sue leggi: che il popolo senta le leggi dello Stato come le sue leggi, come scaturite dalla sua coscienza, non come imposte dall’alto.” (Piero Calamandrei)

“Soggettivo è quel che un solo soggetto percepisce, oggettivo quel che tutti i soggetti percepiscono: perciò sia l’oggettività che la soggettività possono essere tanto reali quanto fittizie.” (Nicolas Gomez Davila)

“Vi dono un lavoro soggettivo, ma che nosostante tutto è un lavoro che tende con tutte le forze verso l’oggettivitá.” (Eugéne Minkowski, psichiatra)

“Oggettività: soggetti che van d’accordo.” (Italo Tavolato, scrittore)

ATTUALIZZANDO… SU SALVINI E DI MAIO

Sono convinto che, senza pregiudizi, sarebbe molto semplice capire, e apprezzare, la popolarità di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. E per una volta – e mi scuso – mi propongo come (modesto) esempio e riferimento, a sostegno di una auspicabile oggettività.

 

 

L’OGGETTIVITÀ, SE ESISTE…

Non sono sicuro che l’oggettività esista, rimandiamo gli approfondimenti? Per quanto riguarda Salvini e Di Maio, ecco le mie credenziali per l’ambizioso desiderio di essere considerato oggettivo

 
 
 

QUATTRO BUONE RAGIONI…

1. Non li ho mai incontrati di persona e dunque non sono influenzato da una conoscenza diretta o, addirittura, da amicizia. 2. Non inseguo favori dai due vice premier e/o dai loro partiti: sia per il mio carattere, sia per la mia senilità, e comunque perché, certamente, tutti e due hanno cose ben più importanti che occuparsi di me. 3. Penso inoltre che i critici più furiosi di Salvimaio siano personaggi che sguazzavano nel sistema di poteri precedenti, e di conseguenza siano atterriti dall’incubo di perdere privilegi e vantaggi. 4. La democrazia, parola abusata, è ancora valida o no? Io ci credo ancora. Luigi e Matteo hanno ottenuto la maggioranza dei voti: perciò hanno diritto di governare, senza essere assaliti, fin dal primo giorno, come mai è successo prima, con pretesti assurdamente pretestuosi.

CONCLUSIONE? MI SENTO TUTELATO

Ciò premesso, mi rivolgo in particolare a quei pochi (alcuni sono miei cari amici) che disapprovano il nuovo governo, ma lo fanno con serietà e pacatezza. Mi chiedono conto, con curiosità, della mia stima e simpatia. In sintesi? Alla radice ci sono due ragioni. La prima è che mi piace il loro linguaggio: chiaro, diretto, esplicito e qualche volta perfino brutale. Che mi frega se sbagliano qualche aggettivo o congiuntivo? La seconda: dopo tanti anni mi sento tutelato e sostenuto, come italiano. Mi piace come Di Maio abbia mandato a quel paese Autostrade e come Salvini abbia fatto lo stesso con quella tizia dell’Onu.

cesare@lamescolanza.com