OGGI VI DICO CHE… L’INSOSTENIBILE FRAGILITA’ DELLA BUGIA

“Mi raccomando, non dire mai bugie: significherebbe avere paura” (tratto dal film “I quattro dell’Ave Maria”).
“Il bugiardo è doppio di cuore” (Sant’Agostino, “Morali pastorali”).
“Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito! perché ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo” (Carlo Collodi, “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”, 1881).

ATTUALIZZANDO… LO SCEMPIO DELLA COMUNICAZIONE / UN CASO PERSONALE

pinocchioPotrei proporvi un piccolo episodio personale: credevo di poter contare, tra i miei amici, un professionista della comunicazione, chiamiamolo il signor P, esperto, ironico, spiritoso, con un bel curriculum, perfino un lottatore, negli alti e bassi di una carriera altalenante, come succede a molti. Poi, qualche giorno fa, lo abbiamo colto – indifendibile – in una flagrante e stupida bugia. Niente di grave, non vale la pena di parlarne, lo farò un giorno se sarà utile per approfondire l’argomento. Il punto è: perché? La bugia è intollerabile, comunque, perché è un’offesa all’intelligenza. Tu, bugiardo, pensi che io sia poco intelligente o addirittura molto scemo e credulone, al punto di non essere capace di svelare la tua frottola.

BUGIE PLATEALI / L’INCREDIBILE CRETINISMO DELLA SIGNORA TRUMP

melanie trumpDigitando www.lamescolanza.com – se ne avete voglia – potrete leggere una eccellente nota di Mauro della Porta Raffo sull’incredibile gaffe, una vera idiozia, in cui è precipitata la signora Trump, pronunciando un discorso (per sostenere il marito, candidato alla Casa Bianca) largamente copiato – come ormai neanche più succede a scuola, in terza media – da un analogo intervento di Michelle Obama. Concordo pienamente con quanto scritto da Raffo. Come si fa, nel 2016, quando basta digitare quattro parole su Google per scoprire chi come e quando e perché abbia utilizzato quelle stesse parole, come si fa a pensare di poter ingannare il mondo intero?

BUGIE ELUSIVE / L’ASSASSINO DI NIZZA É DAVVERO UN SOLDATO DELL’ISIS?

MagnaschiUno splendido articolo è uscito qualche giorno fa su “Italia Oggi” a firma di Pier Luigi Magnaschi, direttore di quel giornale, sempre molto utile. Solo sulla base del ragionamento, Magnaschi demolisce le balle, in quantità industriale, circolate e ancora circolanti sull’identità del criminale autore della strage di Nizza.
Non è un soldato del terrorismo islamico, è un folle esaltato, motivato da chissà quale frustrazione personale. Concordo pienamente. Qui il problema è che non esistono più (nel giornalismo fazioso e pressapochista di oggi) mitici reporter come Tommaso Besozzi: se e quando esistono, sono emarginati, mortificati dalla priorità che indecentemente viene accordata ai troppi soloni dell’opinione, del commento privo di fondamenti. Nel 1950, di fronte alla morte del bandito Salvatore Giuliano, mentre i giornali raccoglievano pedissequamente la versione fasulla della polizia e delle varie autorità, Besozzi scrisse un memorabile articolo per l’Europeo, con un magnifico incipit: “Di sicuro c’è solo che Salvatore Giuliano è morto”, o qualcosa di simile, cito a memoria. Davanti all’orrore di Nizza, cronisti incapaci e opinionisti fantasiosi avrebbero fatto bene a imitare la serietà di Besozzi e a dire: “Di sicuro si sa solo che è stata compiuta una strage”, mettendo in fila – al servizio dei lettori – le perplessità, banali e inquietanti, le omissioni, le bugie…

BUGIE POLITICHE / HILLARY, MELANIA, TONY

hillary-clinton-melania-trump-tony-blairHillary che mente per 13 minuti: questo il contenuto di un video postato su YouTube da Michael Armstrong, ripreso dal Washington Post, e visto da quasi 7 milioni di persone. Nel filmato vengono messe in sequenza le dichiarazioni della candidata su diversi temi: dal matrimonio egualitario all’e-mail coperte da segreto e finite sul suo server privato quando era capo della diplomazia americana. Più di bugie si tratta di prese di posizione che cambiano nel tempo, a seconda della convenienza in un dato momento politico.
Spunta un’altra ombra sulla moglie di Trump, Melania: nella sua biografia si legge che è laureata in design e architettura. Ma quel titolo di studio non l’avrebbe mai conseguito.
Dopo aver esaminato 150 mila documenti e ascoltato più di cento testimoni, l’apposita Commissione istituita dal governo britannico ha confermato che i motivi che Tony Blair addusse per l’intervento UK in Iraq, nel 2003, a fianco degli Stati Uniti, erano del tutto falsi.

cesare@lamescolanza.com
20.07.2016