OGGI VI DICO CHE… LA SPERANZA

“La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.”( Sant’Agostino)

“Quando tutto è perduto, tutto è possibile.”(Robert Inman, giornalista statunitense)

“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.”(Sir. Winston Churchill)

“Si è in una buona posizione quando si ha a disposizione solo la speranza e non le aspettative”
(Danny Boyle, regista inglese)

ATTUALIZZANDO… L’ITALIA PUÒ MIGLIORARE?

Mi sembrano fondate, sia pure in misura modesta, le speranze di poter vivere in un’Italia migliore.
Più che di un razionale convincimento, si tratta di una (tenue) speranza. Il fondamento è semplice: peggio di così – forse – non si può.

 

 

 

 


LA NEVE HA STRONCATO I TRASPORTI

Prendiamo lo scandaloso disastro, per qualche centimetro di neve, nei trasporti, nel funzionamento dei treni. Spero che l’Authority intervenga con decisione. Comunque, subito, i dirigenti ai vertici delle ferrovie hanno almeno riconosciuto la loro inefficienza e chiesto scusa agli italiani.

 

 

 


SI TROVERÀ QUALCHE RIMEDIO?

Non è pensabile – almeno spero, rieccola l’inestinguibile speranza – che dopo le elezioni questi dirigenti non si diano da fare per risolvere quei problemi elementari, legati ai binari, che hanno provocato tanti disagi. O, se ci saranno nuovi dirigenti, dico nuovi perché i vecchi potrebbero essere rimossi (come spesso succede dopo i capovolgimenti elettorali), non è pensabile che siano indifferenti di fronte al vergognoso spettacolo di questi giorni.

 


E LA SANITÀ?

Qualche giorno fa mi sono occupato dei drammi quotidiani legati alle strutture della sanità, all’incompetenza, al cinismo e spesso anche alla corruzione di chi le governa. Mentre – paradossalmente – la nostra classe medica è elogiata in tutto il mondo, per la sua qualità; e io, come diretto testimone, potrei fare molti nomi e cognomi di personaggi di grande valore.

 


SIAMO STUFI DI CHIACCHIERE…

Gli italiani sono esasperati, stufi di chiacchiere, promesse, vaniloqui. Sono convinto che la mia fiducia non sia una ingenua, tenace speranza. Mancano solo 48 ore al voto. Nella notte di domenica si profileranno scenari più incoraggianti? Nessuno può dirlo, con sicurezza. Lasciatemi almeno sperare!

 

 

cesare@lamescolanza.com