OGGI VI DICO CHE… LA PERVERSIONE DEL POTERE

“La volontà di potere è la passione e la perversione umana più potente e più funesta”.
(Gabriele Palombo)

ATTUALIZZANDO… INDECENZE DOPO IL REFERENDUM

cera-bisogno-di-congelare-003Avevo fatto, e vi avevo espresso, un sogno: dopo il referendum, aria fresca e pulita nel mondo politico. Purtroppo le prime avvisaglie non indicano che si vada verso questa direzione. Tutt’altro! Dovrò dunque dare ragione ai miei amici del cuore, Andrea e Luisa D’Angelo, integerrimi professionisti, e a un altro amico, il lucido e scaltro Marco Benedetto, fondatore di Blitz, che avevano espresso il loro pessimismo in caso di vittoria del No? Non so, credo di no, non credo che sia colpa del no, se da domenica notte in poi stiamo assistendo a comportamenti ed esternazioni a mio giudizio indecenti. Come, malinconicamente, vi indico qui sotto.

INDECENZE / 1. RENZI NON VUOLE ANDARSENE

renzi-non-vuole-andarsene“La Verità”, il nuovo giornale in cui scrivo ogni giorno (acquistatelo e leggetelo, ogni giorno vi dà informazioni e notizie altrove nascoste o ignorate), propone un titolo esplicito oggi in prima pagina. “Promesse da marinaio. Le trame di Renzi per rimanere. Vuole che Gentiloni gli tenga in caldo il posto, pretende che non vengano toccati gli altri fedelissimi (al governo e nelle aziende pubbliche) e punta a elezioni subito. Con l’Italicum”.

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INDECENZE / 2. L’ITALICUM NON VA BENE, SE PREMIA GRILLO?

beppe-grilloOvviamente anch’io penso che sarebbe assurdo andare a votare con l’Italicum, con il rischio che la Consulta, con la sentenza annunciata per il 24 gennaio, ne dichiari l’incostituzionalità. Ma l’indecenza sta nel fatto che fino a ieri tutti traccheggiavano sull’Italicum (ideato a profitto di Renzi) e oggi tutti si avventano a proclamarne la pericolosità, intuendo che quella legge elettorale potrebbe essere decisiva per un trionfo dei grillini, probabili vincitori.
Da notare che Renzi, a cui l’ambizione non manca mai, vorrebbe andare a votare spericolatamente subito, sfidando il M5S, puntando su questo presupposto: molti elettori voteranno me, piuttosto che rischiare un governo con la targa di Grillo.

INDECENZE / 3. IL DIETRO FRONT DEI GIORNALI

giornali-roma-caso-vaticano-grandeRenzi, tra tanti annunci, aveva detto di voler cambiare verso all’Italia, i grandi giornali e i telegiornali lo hanno sostenuto, gli italiani hanno sconfessato i media e i grandi giornali e telegiornali, i quali disinvoltamente, e subito, cambiano verso nei confronti del premier. È un film già visto. Ma questa volta è ancora più molesto del solito. E i media farebbero bene a riflettere sulla caduta del consenso verso il premier, che investe anche l’informazione. Oltre ad aprire un fiume di contestazioni nei riguardi di Renzi, imputandogli errori e sciocchezze già ben visibili prima del voto, molti miei celebri colleghi farebbero cosa giusta e onesta a esprimere anche un’analisi autocritica.

INDECENZE / 4. LA CORSA DI PISAPIA, E NON SOLO

pisapiaCome si vede, la confusione è enorme. E tuttavia è già scattata, di fronte al vuoto di potere, la corsa a prenotare le due poltrone di Renzi, Palazzo Chigi e la segreteria del Pd. Il primo nome che mi viene in mente è quello di Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano, che ha almeno il merito di proporsi a viso aperto: tanti altri manovrano nell’ombra. Pisapia dice di essere pronto a unire la sinistra fuori dal Pd e ad allearsi con Renzi, a patto di lasciar fuori Alfano e Verdini. Qual è la malizia, dov’è secondo me l’indecenza? Il pregiato Giuliano aveva rifiutato, nonostante le insistenze, di ricandidarsi su Milano. Segno di debolezza o un mellifluo calcolo, la perfida previsione (dall’interno della sinistra) della fine del premier-segretario? Non mi piace la sua irruente riapparizione in scena: Milano dunque gli stava stretta, addirittura vuole essere il leader?
Nulla da dire, invece, verso Michele Emiliano, emergente tra gli oppositori del regime appena crollato. Non ha mai nascosto la sua linea critica, dura e coerente: logico che adesso si candidi alla leadership nel Pd.

INDECENZE / 5. NEANCHE UNA PAROLA SUL SUD?

mezzogiornoTra i drammatici errori politici di Renzi, c’è l’incredibile indifferenza verso la questione meridionale. Lo scrivo come calabrese, appartenente al profondo sud, per le mie radici e quelle della mia famiglia. Nella mia vita ho quasi sempre vissuto al nord, adottato da Genova Milano Torino e infine accolto al centro, nella Roma Capitale. Ma il mio sud mi è rimasto nel cuore, col disagio e la sofferenza di registrare la sostanziale e continua ottusità e incapacità di tanti governi di occuparsi dei suoi drammi. Non a caso il sud ha inflitto, con i voti di varie regioni, una dura punizione a Renzi. E mi dispiace – mi sembra indecente – che nessuno o quasi abbia colto questo aspetto del risultato del referendum. Il dramma – per tutti – resta inascoltato e non valutato, come sempre.

VI INVITO ALLA MIA FESTA

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cesare@lamescolanza.com
07.12.2016