OGGI VI DICO CHE… GOVERNARE

“Il piacere di governare deve senza dubbio essere squisito, se dobbiamo giudicare dal grande numero di persone che sono ansiose di praticarlo”. (Voltaire)

“Tre cose impossibili: insegnare, guarire, governare”. (Anna Freud)

“Lasciate che la gente creda di governare e sarà governata”. (William Penn)

“La gente e il suo bisogno di essere governata sono una gran rogna”.
(Douglas Adams – umorista britannico)

ATTUALIZZANDO… DUE IPOTESI PER MATTARELLA

Sergio Mattarella riuscirà a placare tutti gli animosi schieramenti politici e a predisporre la formazione di un governo?… La previsione è azzardata, lo convengo per primo. Gli argomenti a sostegno sono davvero pochi!

 

 

 


IL PRESIDENTE DETESTA LE ELEZIONI ANTICIPATE…

Scherzosamente – ho rispetto assoluto per l’istituzione Quirinale – potrei ricordare che Mattarella detesta le elezioni (anticipate e forse anche non anticipate…). Così si dice, anche con qualche riscontro. Poi, i deputati neoeletti – come sempre, storicamente – non avranno alcuna voglia di rimettere in gioco le posizioni appena acquisite. Ma quali sono le possibili soluzioni, in mano al Presidente?

 

 


… E NON VUOLE SCONTRI E POLEMICHE

Non credo affatto in un governo grillino, o di centrodestra, sostenuto dall’esterno dal Pd. Al di là della logica politica, comunque sempre variabile (la politica è l’arte del possibile) Mattarella non vuole una scena politica ancora devastata da polemiche e scontri infiniti. Sono convinto che darà messaggi e indirizzi di pacificazione.

 

 

 


RESTANO DUE POSSIBILITÀ

Intravedo – in umiltà – due possibilità. La prima: un comitato – un governo – di emergenza, incaricato di varare una nuova legge elettorale e di gestire i problemi urgenti. Il premier non credo possa essere ancora Gentiloni, bensì un altro personaggio accettabile, o sopportato, dai vincitori.

 

 

 


UN GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE?

La seconda possibilità mi piace di più: un governo di unità nazionale, ma con incarichi primari affidati a chi ha vinto, i Cinquestelle di Luigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini: con un programma ristretto, accettabile da Pd e da altri. Il premier dovrebbe essere un garante super partes, di alto livello.

 

 

 


UN REBUS PER IL QUIRINALE

Sul nome dell’eventuale premier non mi azzardo. Non sarà semplice scegliere un personaggio accettato da tutti… Ipotesi impervia, difficile, improbabile? Convengo, convengo. Ma non vedo proprio altro. Spetta a Mattarella risolvere il rebus. Presumo che abbia in mente la prosecuzione del mandato di Gentiloni, fino a quando non si vedrà la luce. Ma se non vuole elezioni anticipate, aspettiamo che il Presidente (uomo tosto e lucido, secondo un recente Edvige eccellente articolo del grande Giampaolo Pansa) tiri fuori un asso dalla manica.

 

 

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