OGGI VI DICO CHE… UFFICI STAMPA?

“Le società sono sempre state modellate più dal tipo dei media con cui gli uomini comunicano che dal contenuto della comunicazione.”
(Marshall McLuhan)

“È la stampa, bellezza. La stampa! E tu non ci puoi fare niente. Niente.”
(Humphrey Bogart nel film “L’ultima minaccia”)

“Una stampa cinica e mercenaria, prima o poi, creerà un pubblico ignobile.”
(Joseph Pulitzer)

ATTUALIZZANDO… IL SILENZIO RIFUGIO COSTANTE

Qualche giorno fa avevo raccontato un increscioso episodio, di cui ero stato, a Ciampino, testimone diretto: l’assenza di taxi all’aeroporto dopo le 23.30. Senza neanche un avviso agli ignari passeggeri in estenuante attesa. E mi ero rivolto alla sindaca Virginia Raggi, al ministro (anche del turismo) Dario Franceschini e all’ad della società proprietaria degli aeroporti romani Giovanni Castellucci per avere spiegazioni. Avevo anche aggiunto, per esperienza, che nessuno avrebbe risposto. E così, finora, è stato.

 


COSA FANNO GLI ADDETTI STAMPA?

Posso anche ammettere che la tormentata sindaca di Roma, il super manager degli aeroporti, e il ministro dalla brillante carriera non abbiano il tempo di leggere – ne ho scritto anche su “La Verità”, interlocutore scomodo e pungente verso il Palazzo, e di occuparsi delle numerose proteste. Non mi sembra né serio né giusto, ma vogliamo generosamente concedere le attenuanti generiche. E tuttavia: cosa fanno gli uffici stampa? Di solito sono sontuosamente retribuiti e affollati, addetti istituzionalmente a rispondere ai mass media. Perché tacciono, provocando anche ombre e antipatie verso le loro aziende.


PERCHÈ CHIEDO UNA RISPOSTA

Al ministro Franceschini dovrebbero interessare i commenti sarcastici ed esasperati dei turisti stranieri in attesa per un taxi! Li ho ascoltati e non li riferisco, per carità di patria. Al proprietario degli aeroporti Giovanni Castellucci, Ad di Atlantia Spa, dovrebbero interessare i pessimi comportamenti dei suoi dipendenti e i disagi di chi viaggia. E la sindaca Raggi dovrebbe avere a cuore ciò che succede nel secondo aeroporto di Roma (internazionale). Perciò, sia pure con scarsa fiducia, aspettiamo qualche chiarimento.


ALTRE CRITICHE SU CIAMPINO

“Una bufala. Così possiamo sintetizzare l’annuncio dato in pompa magna dal Comune di Roma, ovvero dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, sul nuovo servizio Atac con il bus 720 che collega l’aeroporto di Ciampino, via metropolitana, con il centro città.” Lo afferma Primo Mastrantoni di Aduc, società che protegge i diritti dei cittadini e dei consumatori.
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DA EST A OVEST E PERCORSO INVERSO!

“C’è solo un piccolo particolare, ignoto a coloro che non abitano a Roma: il percorso da compiere. Il bus Atac 720 parte dall’aeroporto di Ciampino, percorre in linea sostanzialmente tangenziale la città e si attesta alla stazione metro B Laurentina, esattamente dalla parte opposta di Roma: si passa, cioè, da est ad ovest, dopodiché occorre prendere la metro per fare il percorso inverso e raggiungere il centro della città. Come dire che per andare da Roma a Viterbo si deve raggiungere Firenze per poi tornare indietro a Viterbo. Comodo, no?


RIFLESSIONI SU COSTI E ALTERNATIVE

“Vero che il viaggio costa 1,5 euro e che il biglietto dura 100 minuti, ma c’è un percorso di ben 14 km che con il traffico romano rende problematico poter usufruire dei minuti a disposizione. Comunque, c’è già un servizio dell’Atral (a compartecipazione pubblica), al costo di 1,2 euro, attivo dalle 6.10 alle 23.10, che collega l’aeroporto di Ciampino con la stazione della metropolitana A Anagnina, e viceversa, la quale, a sua volta, raggiunge il centro città. Aeroporto e stazione metro sono a soli 6 km di distanza e nello stesso polo est di Roma.”


L’INTERVENTO DI ANTITRUST

Inoltre, ci sono ben tre compagnie private che, con 5 euro, poltroncine, aria condizionata, wi-fi, e bagagliere (l’Atac non le ha), compiono il tragitto dall’aeroporto di Ciampino alla stazione Termini (centro città) e viceversa, attive dalle 04.00 alle 00.15. Sull’argomento è intervenuta anche l’Antitrust che, già nel 2007, aveva invitato il Comune ad occuparsi di “servizi essenziali”, visto che per quella tratta sono già attivi servizi pubblici e privati.” Concludo con la solita domanda: all’Aduc e a questo mio diario arriverà mai una soddisfacente risposta?
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cesare@lamescolanza.com
05.10.2017