OGGI VI DICO CHE… SIAMO SUDDITI?

“Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva”.
(Rita Levi-Montalcini)

“La frase più pericolosa nel linguaggio è: “Abbiamo fatto sempre così”.
(Anonimo)

“Mai rassegnarsi ad una vita di quieta disperazione. Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica”
(Henry David Thoreau)

“Curioso come a questo mondo vi sia poca gente che si rassegni a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione”.
(Italo Svevo)

ATTUALIZZANDO… DOPO IL TONFO DI MERKEL

Prevedo che sull’Europa, dopo il tonfo di Angela Merkel, continueranno a circolare poche idee, ma confuse. Sento e leggo commenti luttuosi, pieni di cordoglio e di dolore, per la batosta elettorale subita dalla cancelliera tedesca. Ma perché? Leggo e sento che l’Europa, senza la vigorosa Angela al timone, sara indebolita, anzi a un passo dalla fine. E che dobbiamo apprestarci ad incassare guai seri, anche in Italia. Ma perché?


PARERE CONTRARIO…

La penso, consentitemi di andare controcorrente, con una opinione del tutto diversa. L’Europa, intesa come gli Stati Uniti d’Europa, per ora é nata ed è rimasta un’utopia. È nata male, con limiti e bizzarrie che ne ostacolano il funzionamento. E il dominio della Germania -dell’osannatissima Angela Merkel-, in alleanza evidente con la Francia, non ha certo giovato alla realizzazione di quei nobili intenti che avevano ispirato i padri fondatori (in prima linea anche noi italiani).


SUDDITI RECALCITRANTI, MA SUDDITI

Quanto all’Italia, insieme con tanti altri Paesi, eravamo di fatto ormai semplici sudditi, recalcitranti, ma sudditi, se non schiavi, con le mani legate. Non solo in Italia, in Europa sono largamente diffuse scontentezza e contestazione, insieme con un sentimento – frustrante – di impotenza.

 

 

 


QUANDO RENZI IN APPARENZA STRILLAVA

Matteo Renzi strillava in patria e si prosternava a corte. Dopo Renzi non ci sono stati grotteschi strilli, ma cortigiani eravamo e cortigiani siamo rimasti. Basti pensare alla solitudine in cui ci siamo trovati, nella questione dei migranti. Con la Merkel indebolita, dunque, di cosa dovremmo aver paura?

 

 


FORSE CI SARÀ UN’EUROPA PIÙ EQUA

Ci sarà una gestione più equa, senza dittature soffocanti, e si potrà ripartire con la speranza che i diritti dei più deboli, dunque anche di noi italiani, vengano ascoltati e rispettati. Grazie, elettori tedeschi.

 

 

 


POESIA / CALABRÒ E L’ASTEROIDE

L’Accademia delle scienze di Kiev ha proposto all’Unione Astronomica Internazionale di dare il nome di Corrado Calabrò al prossimo asteroide che verrà scoperto. Ciò in considerazione del fatto che il poemetto Roaming di Calabrò (la prima poesia che ha per oggetto l’astrofisica da 2000 anni in qua, da Lucrezio in poi) tratta di un grosso asteroide, la cui orbita lo porterebbe a colpire la Terra, che viene invece intercettato dalla Luna, che ci fa da scudo. Roaming, ci fa presentire, come in sogno, tutta la precarietà e occasionalità del nostro pianeta. Roaming è stato pubblicato in Italia da Mondadori nel librostella promessa, Collana Lo Specchio, nel 2009, ed è stato tradotto in molte lingue.


IN RICORDO DI ROSILDE CRAXI

La sorella di Bettino Craxi, Rosilde, è scomparsa qualche giorno fa. Vorrei ricordarla, con stima e rispetto, in particolare per due aspetti forse poco conosciuti. Il primo: per come l’ho conosciuta io, era una , tosta, orgogliosa, per nulla incline a convenzionali chiacchiericci e superficialità da salotto. Ma non era invadente e non utilizzava minimamente il nome e il potere del fratello, per chiedere o contestare qualcosa. La conobbi nel 1988 quando dirigevo “La notte” a Milano e c’era sempre qualcuno al telefono o dietro la porta, appartenente agli infiniti territori del partito socialista all’epoca dominante, pronto a domandare, puntualizzare, invocare, minacciare, precisare…lei, mai. In seguito, negli anni bui, le chiesi tante volte un’intervista, senza mai riuscire a convincerla. Non le piaceva stare alla ribalta. Il secondo ricordo riguarda la sua lunga vita matrimoniale (52 anni) con Paolo Pillitteri. Rosilde conquistò Paolo quando erano giovanissimi, all’Università, e Bettino era un signor nessuno. Quindi è non solo falso, ma anche spregevole, insinuare che Pillitteri fosse attratto dal fatto che Rosilde fosse la sorella del personaggio italiano più importante negli anni ottanta. E colgo questa triste occasione per aggiungere che Paolo ebbe più problemi che vantaggi dalla parentela con Craxi. Infine: Rosilde è stata, nonostante varie difficoltà, per mezzo secolo, una moglie e una madre esemplare. È poco, è convenzionale, è banale dirlo? Credo proprio di no, credo anzi che sia un valore molto importante. Riposa in pace, cara Rosilde.

 

cesare@lamescolanza.com

27/09/2017