OGGI VI DICO CHE… QUALE DEV’ESSERE IL RUOLO DELLO STATO

“La libertà è il solo vero valore da perseguire. Lo Stato deve avere un compito puramente negativo: impedire tutto ciò che può indebolire la libertà del singolo.” (Wilhem von Humboldt)

ATTUALIZZANDO… IL NOSTRO MOVIMENTO CONTRO PREGIUDIZI E RASSEGNAZIONE

scimiette

La citazione di von Humboldt è tratta dall’articolone consueto, domenicale,  di Eugenio Scalfari, che la ricorda con simpatica e vezzosa autoironia, “per fare sfoggio”, così scrive, “di una modesta cultura in questi argomenti.” Con la stessa sincerità di Scalfarone, dico che von Humboldt non lo conoscevo neanche di striscio, ma ora mi avvento sui suoi testi e li studierò. Perché? Perché  mi identifico, alla radice, su quel testo: è il sentimento che nutro in cuore, al momento di proporvi di aderire, con iniziative positive e concrete, al movimento di opinione “contro la rassegnazione e ogni pregiudizio”.  Scalfari definisce von Humboldt come uno dei maggiori pensatori e filosofi ai primi dell’Ottocento. Dopo due secoli, quel concetto sulla libertà, espresso per sostenere la diminuzione dei poteri del Cancelliere in Prussia, oggi è più che mai valido. “Questa – scrive il fondatore de La Repubblica – è la base d’ogni liberalismo che sia veramente tale.” E sono felice di dirlo nel giorno in cui il governo sta per varare una legge elettorale, che assegna poteri sostanzialmente illimitati a una fortunata minoranza.

VOGLIAMO PENSARE AI MILIONI DI ITALIANI CHE, DISGUSTATI, NEANCHE VOTANO PIU’?

scheda elettorale

Gli italiani che non votano rappresentano (con coloro che votano il movimento di Beppe Grillo e i residui partiti di opposizione) una maggioranza importante e potenzialmente dominante e irresistibile: basterà che il rifiuto (giustissimo) si trasformi in azione, in lotta – pacifica – e in proposte alternative da mandare avanti con determinazione: da trasformare in leggi, per cambiare l’oscena, disgustosa società di oggi. Una società ingiusta, illiberale, che opprime i deboli, oltraggia il merito, arricchisce chi è già ricco, impoverisce chi è già povero. Questa maggioranza disarticolata e, purtroppo, rassegnata, in realtà è una polveriera, pronta a esplodere se si accenderà una miccia. E’ trattata dalla governance di oggi come se non esistesse. Il dibattito parlamentare – in larga parte – e gli estenuanti, inverecondi talk televisivi su temi politici se la cantano e se la suonano (mentre scrivo, c’è l’inesorabile Myrta Merlino che ridacchia gorgogliando, beata lei! Ma cinque minuti di serietà, mai?), come se la realtà che li circonda non esistesse, non fosse inquietante, aspra, drammatica. Non ho certo intenti politici, proponendovi questo movimento. Non ho l’età né la presunzione, mantengo sufficiente lucidità per avere cognizione dei miei numerosi limiti. Vorrei però che questo movimento potesse dare voce agli esclusi, ai tanti giovani che fanno parte di quella maggioranza vessata, umiliata. Non c’è nessuna miccia da accendere. Si tratta di dare voce a chi la merita, di abbattere la rassegnazione e i pregiudizi, di rivendicare il diritto a una vera libertà, di recuperare e sostenere il valore del merito. Ecco ciò che vorrei: congedandomi da questo mondo, vorrei aver fatto qualcosa per lasciare a figli e nipoti una società più giusta o almeno meno ingiusta. Se avete gli stessi sentimenti, aderite, scrivetemi: prendiamo, prendete iniziative.

IL TREMARELLA / LUNGA E’ LA STRADA PER FARE LO STADIO DELLA ROMA

Roma

(Dietro lo pseudonimo di Tremarella si cela un esperto delle vicende romane: sa molte cose, ma preferisce non firmarsi).

Lo stadio della Roma nei giorni scorsi ha vissuto una giornata ai confini dell’irrealtà. L’americano Pannes, plenipotenziario di Pallotta sulla questione, ha illustrato alla stampa lo stato dell’arte. Illustrazione ovviamente positiva, ma che per la prima volta ha visto gli americani spostare al 2019 la data dell’inaugurazione. Lo slittamento è indicativo però della preoccupazione che sta vivendo la Roma e di converso il Comune. Mancano i soldi per partire e mancano quelli per finanziare le infrastrutture volute dal consiglio comunale per rilasciare allo stadio della Roma il bollino del pubblico interesse. Il sindaco Marino ha imposto alla Roma un’informazione settimanale perché ha capito le difficoltà e non vuole in alcun modo che gli si accollassero ritardi o peggio. Scettico il governatore Zingaretti che ha fin qui evitato di incontrare ufficialmente Pallotta, proprio per marcare la propria diffidenza, soprattutto nei confronti del costruttore Parnasi. A giugno con la presentazione del progetto definitivo capiremo meglio, soprattutto riguardo ai costi delle infrastrutture.  Lo stadio della Roma è anche una vicenda interessante per capire la posizione di Malagò rispetto all’ipotesi di una sua candidatura a sindaco  a cui starebbe pensando Renzi. Malagò, romanissimo e romanista, sa bene quali insidie nasconda qualsiasi opera pubblica a Roma. Qui poi parliamo di un’opera fortemente osteggiata da Caltagirone, principale imprenditore della Capitale che ha nei giorni scorsi incassato da Marino il dietrofront sul cda Acea, riportato a nove componenti con un maggior peso di figure espressione dell’Ingegnere. Il 2016 sarà un anno chiave per i posizionamenti in funzione del voto che a questo punto difficilmente sarà anticipato e dunque cadrà nella primavera 2018.

NON SI VIVE (SOLO ) DI BATTUTE. SCALFARI ESALTA LA FORNERO E CASTIGA RENZI

Elsa Fornero

Eugenio Scalfari, a sorpresa, sostiene la bistrattatissima ex ministra Fornero: “L’erogazione di 1,7 miliardi destinati ai ceti più poveri non è più fattibile ed è rinviata sine die… Ma chi ha commesso l’errore? Non la Fornero, che con quel taglio definito oggi incostituzionale salvò nel 2011 l’Italia dal default.” Poi, varie critiche a Renzi, “che è in tutt’altre faccende affaccendato: legge elettorale, riforma del Senato, Mare nostrum, regolamento di conti con i gufi della minoranza del Pd. Figaro qua, Figaro là, sono barbiere di qualità.”

CIFRE SU CIFRE 1. / PIACEREBBE SAPERE… I MANAGER NON STANNO TANTO BENE

managers

Il 2012 fu definito l’anno nero dei manager italiani: oltre mille licenziamenti al mese. Dopo due anni e mezzo, piacerebbe sapere (possibilmente rapportandolo alla disoccupazione dei giovani) come sia la situazione/lavoro per i dirigenti. Non sono bravo nei numeri, fin dal ginnasio… Illuminatemi!

CIFRE SU CIFRE 2. / A LAS VEGAS, CHE BOTTO PER IL CAMPIONATO DEL MONDO!

Mayweather-Pacquiao

Il match per il titolo di campione del mondo – svoltosi a Las Vegas sabato notte – tra Mayweather, detentore e vincitore ai punti, americano, e il filippino Pacquiao, ha avuto un valore calcolato in 300 milioni di dollari. Nel 2014 Mayweather ha guadagnato 1,15 milioni di euro al minuto. Per il match, 16mila posti all’Arena di MGM, i biglietti a bordo ring costavano da 1250 a 6000 dollari (dalla cronaca di Emanuela Audisio, “La Repubblica”).

SVEVA CASATI MODIGLIANI PIZZICA BERLUSCONI

sveva casati modignani

Si chiama Bice Cairati, il nome d’arte è Sveva Casati Modigniani, ha settantasei anni, in trentacinque ha scritto ventisei romanzi (in uscita “La vigna di Angelica”), quasi tutti di grande successo commerciale. L’ho vista qualche giorno fa a “La7”, la tivu non è il suo forte: sembrava una maestrina saccente, eccessivamente compiaciuta dalle banalità e ovvietà che sosteneva, e immediatamente bacchettata e zittita dai tanti militanti che imperversano nei talk. Ha dato a Maurizio Bono de “La Repubblica” ha dato un’intervista divertente, schierandosi secondo copione, con una frecciata fuori tema: “Lo sa che ho rischiato perfino di occuparmi di Berlusconi? Lo voleva l’editore. Ma mi ci vede un anno e mezzo a pensare a quel signore? Roba da spararsi.”

APPUNTAMENTI / IL FESTIVAL DELLA TIVU E DEI NUOVI MEDIA

Fiorello

Dal 7 al 10 maggio a Dogliani: 4 giorni, 40 incontri, 100 ospiti. Sono annunciati, tra gli altri, Fiorello, Urbano Cairo, Lilli Gruber, Mario Calabresi, Giovanni Minoli, Paolo Mieli, Carlo De Benedetti,  Ezio Mauro, Aldo Grasso. Ingresso libero. Per informazioni: festivaldellativu.it

cesare@lamescolanza.com

04.05.15