OGGI VI DICO CHE… NAPOLI / 1. LA PIU’ BELLA DELL’UNIVERSO?

“Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone,  la città più bella dell’universo”. (Stendhal)

ATTUALIZZANDO… NAPOLI / 2. UN WEEK END MOLTO INTENSO

Napoli2Dopo tanto tempo, ho passato due giorni a Napoli, immediatamente ritrovando l’affascinazione che sento per lei. Proverò a raccontarvi alcuni momenti interessanti e divertenti, sperando che possiate condividere le mie sensazioni.

 

 

 

NAPOLI / 3. LA STAZIONE FERROVIARIA PIU’ PULITA!

napoli3A molti, che non la conoscono, sembrerà strano e poco credibile: la stazione di Napoli è la più pulita d’Italia, altro che Roma e Milano, o Bolzano, Firenze, Venezia, eccetera. É molto difficile trovare una cartaccia o un mozzicone per terra. Mi piacerebbe conoscere il direttore o il responsabile della stazione per riuscire a capire come abbia fatto a realizzare questo miracolo.

NAPOLI / 4. VEDI NAPOLI E POI MUORI

napoli 4La battuta è di Goethe, negli anni assai diffusa e popolare. Oggi, o meglio da qualche anno, si presta a interpretazioni umoristiche. Può succedere (è successo!) che non fai neanche a tempo a vederla, Napoli, e muori per una pallottola vagante, sparata casualmente dai tanti delinquenti che girano, non solo nei luoghi malfamati.

E proprio il giorno precedente a quello in cui sono arrivato a Napoli hanno ammazzato una donna, la sorella di un boss. In questo caso, la pallottola non era casuale e vagante, ma indirizzata con precisione, per vendetta. E questa, sanguinaria, è una delle due anime di Napoli: c’è la criminalità, ma c’è anche e soprattutto, e prevalente, una città intelligente, colta, intellettuale, raffinata, perfino snob, informata, sapiente, paziente ma consapevole, attenta, allegra e malinconica, pronta all’ironia e all’umorismo così come alla tenerezza e alla solidarietà… É una contraddizione? Mah, chi sono io per affermarlo, anche se le due anime della città mi sono ben presenti? Malaparte scrisse: “Napoli è l’altra Europa. Che la ragione cartesiana non può penetrare”.

NAPOLI / 5. IN CODA PER UN CHILOMETRO, PER ENTRARE IN BIBLIOTECA

napoli 5Domenica mattina, verso mezzogiorno, ho provato a visitare la Biblioteca dei Girolamini (via Duomo 142), quella famosa perché per una vergognosa serie di furti è stata privata di centinaia di libri antichi e preziosi. Sono arrivato in taxi, il tassista molto sinceramente mi aveva confidato di neanche conoscere l’esistenza di questa biblioteca famosa in tutto il mondo. Ebbene, per entrare, avrei dovuto mettermi in fila – com’è naturale, salvo che la coda era lunga centinaia di metri, e forse più. I gestori avevano deciso di aprire per qualche ora al pubblico, dopo le disavventure patite, e una folla di persone non voleva perdere questa opportunità.

Mi è sembrato emozionante che migliaia di napoletani, in una domenica mattina illuminata dal sole (dopo il diluvio del giorno precedente!) si fossero messi in fila, con pazienza, per entrare in una biblioteca. Io ero invitato a un pranzo da un amico e non potevo permettermi di perdere un treno, subito dopo. Perciò, per me, niente biblioteca. Ma tornerò, questo è certo.

NAPOLI / 6. SUL LUNGOMARE LA PIZZA MIGLIORE (E NON SOLO) AL “FRESCO”

napoli 6Impossibile evitare una domanda d’obbligo: dove si mangia la pizza migliore? Secondo informazioni diffuse, da “Michele” – dove a volte la strada è affollata da buongustai in attesa. Credo che se entri a caso in qualsiasi pizzeria, non resterai deluso: così è successo a noi, a me e mia moglie, sabato sera, sotto il diluvio, quando siamo entrati, fradici per la pioggia, in una trattoria a caso, “Donna Margherita”. Pizza eccellente, camerieri gentilissimi, atmosfera verace. Ma il giorno dopo un amico, Maurizio Vitiello, mi ha invitato a partecipare a una tavolata di amici suoi, per i quali ho immediatamente avvertito stima e simpatia: sul lungomare, da “Fresco”. Il cuoco e comproprietario Alfredo, detto l’Imperatore, gode di una celebrità internazionale e ha preparato pizze per Clinton, Renzi, Napolitano, tanti personaggi dello spettacolo e della politica. Per me il grande chef ha preparato una pizza speciale: mezza “romana”, come piace a me (ma assai poco di moda a Napoli) e mezza “marinara”, una sua specialità. Formidabile!

NAPOLI / 7. UNA TAVOLATA CON PERSONAGGI CHE DIVENTERANNO AMICI

napoli 7Quando siamo arrivati al “Fresco” (curiosamente, è scritto, fondato nel 2020!, scioccamente ho dimenticato di chiedere perché) il locale era pieno, non c’erano tavoli disponibili all’aperto, ma lo staff del ristorante si è mobilitato e in poco tempo ha ricavato uno spazio per tavoli e sedie. Ovviamente, in omaggio all’influenza di Vitiello. A proposito di Maurizio, mi hanno raccontato che una volta organizzò un clamoroso pranzo elettorale per Massimo D’Alema, al “Calabritto”, con la partecipazione di 120 vip, e la piazza antistante era riservata alle auto e al brulichio delle guardie del corpo dei vari invitati.

Nella foto, alla mia destra: Cristina Santoro, Enzo Miccio, Francesco Schettino. Alla mia sinistra, Maurizio Vitiello, mia moglie Maria Antonietta, Elena Aceto di Capriglia, Dina Cavalli, Pamela Schettino. Dirò che di Cristina ammiro la sofferta profondità di cuore, di Miccio la mente libera e la battuta pungente, di Maurizio Vitiello il geniale eclettismo imprenditoriale, la contessa Elena di Capriglia è leader nel settore farmaceutico con altruismo e solidarietà nel sangue, da Dina sono stato colpito per una complessità psicologica che avrebbe messo anche Freud a dura prova. Una qualità dei veri napoletani è la capacità di saper accogliere nuovi amici con gentilezza e spontanea cordialità: le battute e gli scherzi fioccavano. Un banalissimo esempio? Ho detto, e scrivo ora, che la contessa  mi ha incantato con il tocco delicatissimo delle sue mani in un punto delicato… Tutti, ridendo, hanno avuto pensieri maliziosi e forse anche voi leggendo, in realtà “Elenuccia” mi ha spalmato un balsamo speciale sotto gli occhi, afflitti da un’allergia che mi perseguita da lustri.

NAPOLI / 8. MALINCONIE… I GRANDI ALBERGHI IN VENDITA

napoli 8Ho alloggiato al Majestic. Personale splendido, servizi immalinconiti dai tagli inverosimili della nuova proprietà, licenziamento di dipendenti e ristrettezze varie (ad esempio, non ci sono gli interventi per portare i bagagli in camera, la notte c’è un solo addetto, in portineria, che dovrebbe provvedere a tutto.

Non è una lamentela personale. Il problema è ben più rilevante: l’albergo, ch’era di proprietà della prestigiosa famiglia Maione, è stato rilevato dalla società spagnola Othusa (non ci sarà un “acca” di troppo e una “t” di meno?), che in questi giorni ha rilevato anche il celebre Excelsior. La sensazione, non solo a Napoli, è che tutti vengano in Italia a fare shopping. Senza rispetto per la tradizione, ma con grande avidità di business: purtroppo le grandi clientele scappano via… Ma gli spagnoli, gli stranieri che vengono qui a fare terra di conquista, la capiranno la nostra Napoli. Consiglio a loro di leggere Stanislao Nievo e di farne tesoro: “Se ci fosse una capitale dell’anima, a metà tra oriente e occidente, tra sensi e filosofia, tra onore e imbroglio, avrebbe sede qui. Nel mezzo della città si apre via Spaccanapoli, un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l’enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia”.

NAPOLI / 9. PICCOLA CLASSIFICA DEI MIGLIORI AVVOCATI PENALISTI

napoli 9Sapete che ho la fissa delle classifiche e quindi, origliando di qui e di là, ho cercato di compilare – considerando l’altra tradizione del Tribunale napoletano -, una classifica degli avvocati più quotati e ammirati. Eccola: Luigi Cavalli, quasi ottuagenario, ma più che mai moderno ed efficace; Gennaro Pecoraro; Ettore Stravino, “bella testa”; Bruno Bov von Arx, tedesco napoletano, grande oratore; Massimo Krogh, ex magistrato, con uno studio importante anche a Roma. Aspetto ulteriori segnalazioni…

NAPOLI / 10. QUATTRO INDIRIZZI SE AMATE I LIBRI

napoli 10Ho tratto questi indirizzi dalla sempre piacevole rivista “Dove” e qui li confermo, per gli appassionati: 1. La libreria Grimaldi, in una piccola ex chiesa, in via Poerio 51. 2. Iocisto, in via Cimarosa 20, soprattutto per l’attualità e le curiosità. 3. L’Ibrido in via Nilo 29, ottima per i bambini. 4. Colonnese, la più nota, in via San Pietro a Majella 32, imperdibile per chi ama i gatti.

Ho già scritto di quanto siano amati i libri a Napoli e ai tanti amici bibliofili dedico questo pensiero di Elsa Morante: “Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli italiana”.

NAPOLI / 11. SE INFINE VOLETE UN APERITIVO SPECIALE

napoli 11Vi consiglio un nuovo amico: Luca, di “Anhelo” in via Bisignano 3: bistrot, merende, tapas. Mi ha dedicato un aperitivo di sua creazione, il contenuto è segreto, ma è importante il contributo di un’acqua tonica particolare, la spagnola Fentimas.

Sono andato via da Napoli con un po’ di magone, ricordando ciò che ha scritto Erri De Luca: “Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo. Il popolo napoletano con le sue mille risorse, la sua capacità di adattamento e il suo ingegno ha dato prova di saper affrontare qualsiasi avversità e di saper costruire il futuro”.

cesare@lamescolanza.com
12.10.15