OGGI VI DICO CHE… FIDEL CASTRO, IL PAPA, LA CASA BIANCA

“Estados Unidos vendrà a dialogar con nosotros cuando tenga un Presidente negro y haya en el mundo un Papa latinoamericano”… (Fidel Castro, medical 1973).

ATTUALIZZANDO… QUANDO IL TEMPO / 1. RENDE GIUSTIZIA…

image001 (9)Il mitico Fidel aveva ragione, la bellezza di 42 anni fa: aveva previsto le condizioni necessarie e indispensabili affinché si aprisse un dialogo tra Stati Uniti e Cuba. E ora alla Casa Bianca c’è Obama, di pelle nera, e il pontefice è Francesco, sudamericano. Pensate ciò che volete di Fidel Castro, ma certamente aveva la vista lunga. La sua profezia si è avverata. Non credo che il tempo renda sempre giustizia, anzi! Ma in questo caso ha funzionato così.

 

 

IL TEMPO / 2. MA SE CI ACCONTENTASSIMO DI CIÒ CHE CI DÀ IL SINDACO MARINO?

papa marinoDirete: e cosa ci dà il sindaco di Roma? Semplice: ci induce a sorridere e a ridere. Non è poco. Ricorda i protagonisti dell’avanspettacolo! É assodato che il Pd non lo caccia perché ha paura di crollare elettoralmente a Roma. Era già assodato che niente potrebbe indurlo alle dimissioni: neanche l’ultima incredibile figuraccia, la smentita del Papa, che seccamente ha negato di averlo mai invitato ad accompagnarlo nel viaggio negli Stati Uniti (aggiungendo ironicamente “si professa cattolico, Marino sarà venuto spontaneamente”. Dunque teniamocelo, visto che lo hanno incollato e si è incollato alla poltrona: quando è inutile piangere, bisogna ridere. E occasioni di risate, questo sindaco ce ne dà in continuazione. Ma seriamente: quanto tempo (oggi è il tempo, l’argomento del giorno) ci vorrà perché i cittadini romani siano amministrati da un personaggio all’altezza?

IL TEMPO / 3. LETTERE. PER TRENITALIA É SOLO UN OPTIONAL. SENZA SPIEGAZIONI

frecciabiancaCi scrive la lettrice A.S. “Domenica 29 settembre 2015. Trenitalia, Frecciabianca 9773 partito in orario da Genova Piazza Principe alle ore 12.12. A La Spezia si ferma per oltre 40 minuti con unico mezzo info un tam tam passeggeri più o meno attendibile di vagone in vagone, che riporta quanto segue:
–  pare che una donna visibilmente gravida non voglia scendere benché sollecitata dal capotreno (voci di corridoio la descrivono sprovvista di biglietto)
–  pare che la donna lamenti un malore e si dichiari prossima al parto per cui viene richiesto intervento personale medico
–  pare che sollecitata anche dai medici a lasciare il treno opponga resistenza, così viene richiesto intervento forze dell’ordine
– pare che né il capotreno, né i medici, né i poliziotti riescano a smuovere la signora e a scendere siano solo i medici e i poliziotti.
Dopo oltre 40 minuti di sosta, nel malcontento generale, senza una parola di scuse, né chiarimenti, da parte di Trenitalia, belli belli ci becchiamo sto ritardo e… speriamo che sia femmina!
Solo a Grosseto un blin blon ci avvisa che la causa della sosta di 45 minuti alla stazione di La Spezia era dovuta all’intervento delle forze dell’ordine e della guardia medica (all’incirca hanno detto cosi). Motivo? Motivo? Scuse vere e non formali?… Boooooooh! E il rimborso del biglietto? Chissà.”
Rispondo: premesso che i ritardi dei treni Frecciabianca sono fastidiosamente frequenti e imbarazzanti, premesso anche che un incidente del genere descritto dalla lettrice è insolito e difficilmente fronteggiabile, direi che l’aspetto più grave – in questa segnalazione –  sia il fatto che Trenitalia non abbia dato spiegazioni chiare e tempestive ai viaggiatori, ai suoi clienti che avevano pagato un biglietto (salato). Mi risulta e mi dicono spesso che questa sia un’abitudine, in Trenitalia. Indifferenza, arroganza, superficialità, approssimazione nel dare spiegazioni e chiarimenti: stile da rifiutare e contestare. Ma anche i cittadini devono imparare a protestare e a reclamare il rispetto dei loro diritti.

IL TEMPO / 4. QUANDO, DOPO LUSTRI, UN FAMOSO GIORNALISTA RITORNA ALLE ORIGINI

stefano-lorenzetto.750Il bravissimo Stefano Lorenzetto ha lasciato “Il Giornale” e dal 27 settembre è tornato a firmare in prima pagina su “L’Arena”, ogni domenica, la rubrica “Controcronaca”. L’aveva ereditata da Cesare Marchi e poi abbandonata quando, vent’anni fa, si era  trasferito a Milano. Come diceva la scrittrice Lalla Romano ormai nonagenaria, si ritorna sempre nel luogo da cui non si è mai partiti.

 

IL TEMPO / 5. ZIGONI, IL GOSSIP HA UNA LUCIDA MEMORIA

Zigoni_73Zigoni, veronese, è stato un calciatore estroso e molto bravo. Da genoano, mi ricordo di lui bene (mi era molto simpatico!) e anche della sua qualità di centrattacco. Secondo la leggenda che si tramanda tra i cronisti sportivi veronesi, e non solo, pare che Zigo-gol, dopo la partite, era atteso dalla moglie (o la compagna, o l’amante) che lo aspettava a casa completamente nuda, ma avvolta in una pelliccia di visone e con le scarpe tacco 12 ai piedi.
E’ gossip puro. Sono sempre stupefatto quando osservo che a distanza di decine di anni i pettegolezzi restano vividi, maliziosi e divertenti nella nostra mente: gli eventi importanti, no.

IL TEMPO / 6. GARCIA, QUANDO LA ROMA DIVENTERÀ UNA SQUADRA AFFIDABILE?

garciaDirei mai. La Roma, anche prima dell’avvento dell’allenatore Garcia, non è mai stata una squadra affidabile e coerente. Al contrario, mette a repentaglio le coronarie dei propri tifosi, con il suo rendimento altalenante. É un suo problema storico: passa da esaltanti vittorie a sconsolanti figuracce, la settimana dopo; e viceversa.
Con il Bate Borisov, in Bielorussa, ha proposto le sue due anime addirittura nell’ambito della stessa partita: ha preso tre gol in mezzora, nel primo tempo è stata presa a pallonate dagli avversari, ridicolizzata, mortificata. Il primo tempo avrebbe potuto riservarle un punteggio tennistico, anche 6-0. Nel secondo tempo, grazie ad alcune sostituzioni, una squadra diversa, che ha preso in pugno la partita, si è battuta, ha giocato bene, ha segnato due e sfiorato un incredibile pareggio: la traversa colpita dal tenace, irriducibile Florenzi; una splendida occasione mancata dal deludentissimo Salah.
Credo che il problema della squadra (e del club) sia Garcia, responsabile di troppi errori. Sogno, come altri simpatizzanti (io sono genoano!) e tifosi, l’avvento di Capello o di Ancelotti o di Lippi o di Spalletti. O, almeno, di Montella. Quanti allenatori di prim’ordine sono senza squadra, quest’anno. Muoviti, Roma, se davvero hai fiducia di poter lottare per lo scudetto e se non vuoi essere buttata fuori – la situazione è allarmante – dalla Champions League.

cesare@lamescolanza.com

30.09.2015