OGGI VI DICO CHE… FELLINI INCOMPRESO

 “So che INTERVISTA non ha ancora un distributore spagnolo. Che strano destino ha questo filmetto: entusiasmo sfrenato a Cannes, sovaldi sale a Mosca, in tutti i Festival, critiche apoteotiche, francamente quasi esagerate, e poi in Italia, in Germania e nella Svizzera tedesca nessun successo di pubblico…In Francia invece, o almeno a Parigi, oltre al clamoroso, enfatico, iperbolico delirio critico (che naturalmente mi fa piacere, non vorrei essere frainteso), anche il pubblico fa code lunghissime per ore ed ore davanti ai cinema che lo proiettano”. (Lettera di Federico Fellini all’amico spagnolo Jorge Grau – 28 gennaio 1988 – tratta dal libro di Stefania Miccolis, “Federico Fellini e la Spagna, Carabba editore).

ATTUALIZZANDO… L’INDISPENSABILITÀ DI APPROFONDIRE

cinecittac_set_del_film_intervista_di_felliniAdoro tutto Fellini, o quasi, ma ignoravo l’esistenza di INTERVISTA: ho appreso di questo “filmetto” (che in realtà, probabilmente, sarà un gran film), sfogliando il bel libro di Stefania Miccolis, scrittrice e giornalista colta, brillante e snob, ricercatrice come ormai sono rimasti in pochi: non sul web, prateria di tutti, ma negli archivi, negli uffici, nelle biblioteche. Dopo essermi ripromesso di trovare una copia di INTERVISTA, ho fatto questa riflessione: gli approfondimenti sono indispensabili, se teniamo a qualcosa o a qualcuno; mai accontentarsi di ciò che crediamo di sapere. Vale in questo caso per Fellini, ma anche per qualsiasi altra passione culturale,. Vale per gli amori, le amicizie, il lavoro, le curiosità che ci attraggono… Siete d’accordo o no

SOCRATE / NON DIMENTICHIAMO IL BIMBO ALAIN KURDI

imagesSi chiama Alain Kurdi il bimbo di tre anni annegato davanti alla spiaggia turca di Bodrum. La foto, pubblicata dai giornali di tutto il mondo, è il simbolo dell’orrore a cui – inerti – stiamo assistendo: la tragedia dei migranti che
fuggono dai loro Paesi infelici per inseguire un luogo dove trovare pace, giustizia, un minimo di vita civile. Confidano nella nostra misericordiosa accoglienza. Invece muoiono a migliaia e migliaia. In Italia possono contare sul buon cuore della gente, mente il governo annaspa. In Ungheria trovano i fili spina tu. Nella Repubblica Ceka sono marchiati come facevano i nazisti con gli ebrei… È un nuovo Olocausto? Ho stampato e ritagliato la foto di quel piccino e l’ho appesa alla porta del mio studio. Dev’essere un ammonimento costante, quotidiano, per il mio lavoro e per la mia vita. Invito le migliaia di amici e amiche che hanno aderito al movimento di opinione “Socrate” a fare altrettanto. Socrate dedicò la sua vita e accettò la morte, sacrificandola ai suoi grandi ideali. Quel piccino non meritava di morire in quel modo straziante, senza neanche aver vissuto. Decine di migliaia, e domani saranno milioni, invocano il nostro aiuto. Non chiudiamo gli occhi! Ognuno faccia quel che può. Renzi dice bene: “Non basta commuoversi, bisogna muoversi!” Giusto. Cominci lui a stabilire un indirizzo, a dare un esempio di solidale concretezza: lo seguiremo.

LA NAZIONALE? NON MI PIACE, NON MI PIACE, NON MI PIACE!

CNvtULnWIAAA0s1Concludo il diario di questa giornata con una futilità. Non mi piace questa Nazionale, capace di vincere solo per 1-0 su Malta, dopo una lunga, noiosa e sterile faticaccia. Per di più con un gol (di Pellè) scorretto, segnato con un braccio. La Repubblica definisce “piccola e triste” la nostra squadra. Esatto. È piccola, senza gioco, senza idee e anche senza furia agonistica. È anche triste: il cittì Conte è sotto processo, i giocatori non mostrano passione, i tifosi latitano. Malta si è difesa strenuamente? E cos’altro poteva o doveva fare? Con tutti i milioni che guadagnano, non ci sono allenatori che abbiano ancora inventato tattiche e schemi di gioco, per abbattere gli astuti difensivisti… Sarà mica colpa mia, cioè dei tifosi e degli appassionati?

cesare@lamescolanza.com

04.09.15