OGGI VI DICO CHE… EMILY DICKINSON

“Se in autunno tu venissi da me
caccerei l’estate
un po’ sorridente – un po’ irritata –
come la massaia scaccia una mosca.

Se potessi rivederti tra un anno
farei tanti gomitoli dei mesi –
li metterei in cassetti separati
per paura che i numeri si confondano.

Se l’attesa fosse soltanto di secoli
li conterei sulla mano
sottraendo finché non mi cadessero
le dita nel paese di Van Diemen.

E se fossi certa che finita questa vita
la mia e la tua continueranno a vivere
getterei la mia come una buccia
e sceglierei con te l’eternità.

“Ma ora – incerta sulla durata del tempo –
che ci separa, la cosa m’inquieta,
come l’ape folletto,
che non avverte quando pungerà.”
(Emily Dickinson)

ATTUALIZZANDO… VIVA LE DONNE

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Quale uomo, che non sia sgraziato nei sentimenti e assolutamente insensibile, non gradirebbe ricevere e leggere i meravigliosi versi della nostra mitica Emily?

Stamattina mi sono svegliato con ispirata tendenza romantica e poetica. E voglio farvene partecipi. Il mio intento, qui, é di aggiungere una nota di ammirazione per l’universo femminile, per ingentilire l’ultimo divertissement che vi avevo proposto qualche giorno fa: la compilazione, anche con il vostro sostegno, di un elenco di donne meritevoli, in Italia, per la qualità della loro personalità, prestigio e potere.

Viva le donne, stimo le donne, amo le donne! Sono contrario alla sciocca, burocratica meschinità delle quote rosa. Ma sostengo i diritti delle donne per avere sempre maggiori spazi di responsabilità nella nostra società, per frenarne la preoccupante decadenza e l’evidente involgarimento. Senza quote ridicole e arbitrarie percentuali.

MADAMIN, IL CATALOGO È QUESTO

potere rosaPunto a un numero chiuso: pensavo cinquanta, arriveremo a cento, mi arrivano segnalazioni da ogni parte e io stesso mi sono accorto di avere molti altri nomi nel carnet. Al momento vi ricordo il catalogo work in progress… In rigoroso ordine alfabetico:
– Elena Aceto di Capriglia. Contessa (famiglia nobile da centinaia di anni), l’ultima sobria regina, senza altezzosità, dei salotti romani.
– Bianca Berlinguer. Figlia del mitico Enrico? Certo. Ma bravissima di suo, autorevole e rigorosa, alla guida del tg3.
– Marina Berlusconi. Leader della Mondadori, combattiva, esemplare nel sostegno e nella difesa del papà, di cui è possibile successora.
–  Laura Biagiotti, regina della moda.
–  Ilda Boccassini. Quando sprizzano scintille nella Procura di Milano, “la rossa” c’è:  intransigente (non solo) verso Berlusconi.
–  Emma Bonino, non poteva certo mancare tra i nomi delle donne eccellenti.
–  Maria Elena Boschi. Ministro per volontà di Renzi, accolta con qualche scetticismo, ma studia di notte per preparare anche i particolari.
–  Azzurra Caltagirone. Erede di un impero, manager importante e ricca di personalità, ambizioni perfino inferiori rispetto alle sue qualità.
–  Mara Carfagna. Ex ministro, colonna di Forza Italia, anche lei danneggiata dalla grazia fisica, si è affermata per coerenza e competenza. Un futuro da leader.
–  Sandra Carraro, regina dei salotti, superstiti e vitali (le chiedo venia perché non vorrebbe mai essere citata).
– Maria De Filippi. Decollata grazie all’intuito di Maurizio Costanzo, oggi è number one in televisione: ha inventato il neorealismo televisivo.
–  Costanza Esclapon. Dirigente Rai, in qualsiasi società e incarico apprezzata e qualificata per imparzialità e aziendalismo.
–  Marisela Federici, regina dei salotti, superstiti e vitali (con qualche dubbio: perché le ho chiesto tante volte di staccarsi dalla sua celebre e sofisticata tavola sull’Appia per tenermi compagnia in una osteria ben scelta, per una semplice amatriciana o un gustoso cacio e pepe).
–  Edwige Fenech. Le è scivolata addosso l’insidiosa fama dei film porno soft, si è affermata come imprenditrice e produttrice. E accetta le insidie dell’età per la sua leggendaria bellezza.
–  Milena Gabanelli. “Report” è il programma più pungente e temuto della Rai. Candidata alla Presidenza della Repubblica, ha rifiutato.
– Maria Patrizia Grieco. Presidente dell’Enel, personalità autonoma (sul canone da mettere in bolletta, non si fa dettare le regole). Una sua famosa battuta: “Il potere non è buono né cattivo”.
– Marina Grossi Guarguaglini. Ingegnere, fin dagli anni in cui ingegneri erano per lo più i maschi. Tosta, determinata e di mente indipendente.
– Lilli Gruber. Nella foresta de “La 7”, tiene alto il livello dell’emittente, dimostrando che in tivù si può ragionare anziché urlare.
– Simona Izzo, una gran signora della televisione.
– Maria Latella. Cura su Sky un talk show equilibrato politicamente, ambito dai soliti noti, chiuso a ignoti e figuranti.
– Monica Maggioni. Ex inviata straordinaria su fronti di guerra e Paesi impervi, presidente della Rai con volontà di esercitare un ruolo non convenzionale.
– Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria e presidente Eni, schiena dritta, colonna dell’azienda di famiglia.
– Marta Marzotto. Se la libertà di mente e la capacità di andare controcorrente hanno ancora un significato, lei sarebbe la first lady.
– Giorgia Meloni. Finalmente una donna sindaco di Roma? Non le mancano certo carattere, passione e indipendenza intellettuale.
–  Monica Mondardini, amministratore delegato del gruppo L’Espresso – La Repubblica. Innata qualità dirigenziale.
– Letizia Moratti. Curriculum impressionante: ministro, sindaco di Milano, presidente di banche e della Rai… la mia Thatcher personale. Rigorosa: non fa un favore a nessuno. Pregio o difetto?
–  Alessandra Moretti. Ha dato, nel Pd, una rara dimostrazione di disciplina e coerenza. In prospettiva, un ruolo da ministro.
–  Claudia Mori, importante produttrice.
–  Rossella Orlandi. Direttore generale di Equitalia, e tanto basta.
–  Barbara Palombelli. Star televisiva, mantiene un ruolo centrale (e trasversale) nelle relazioni che contano, d’ogni tipo.
–  Livia Pomodoro. Magistrato super partes, indicata come possibile candidata al Quirinale prima dell’elezione di Mattarella.
–  Miuccia Prada, regina della moda.
–  Norma Rangeri, direttore de “Il Manifesto”.
–  Sabina Ratti Profumo. Social responsability in Eni, super preparata, studiosa meticolosa e puntigliosa.
–  Lucrezia Reichlin. Economista, editorialista del “Corriere della Sera”. Il suo nome fu sussurrato anche per il Quirinale.
–  Marina Ripa di Meana. Non ha alcun ruolo istituzionale o professionale, ma è consultata da tutti, su qualsiasi argomento. Qualcosa vuol dire…
–  Isabella Seragnoli, grandiosa imprenditrice.
–  Paola Severino. Prof. alla Luiss, importante studio legale, prima donna ministro della Giustizia in Italia. Autrice di una legge strattonata da ogni parte politica, secondo interessi e convenienze.
– Luisa Todini. Presidente di Poste, ex cda Rai, importante azienda di famiglia. Fascinosa, con inesorabile spirito manageriale.
– Catia Tomasetti. Presidente di Acea, candidata leader alla Camera di Commercio di Roma, esperta di finanza di progetto, legale di livello internazionale.

IL CATALOGO / ENTRANO ROSELLA SENSI E FRANCESCA SANZONE

Diapositiva1Adoro il calcio, nonostante i suoi difetti, fui il primo a dedicare attenzione al calcio femminile (quando nel ’69, ingaggiato da Piero Ottone, mi occupavo di sport al Secolo XIX). Quindi con grande piacere aggiungo due nomi al catalogo sopra ricordato. Rosella Sensi, ex presidente di una grandissima Roma e oggi manager di congiunzione tra Lega Dilettanti e FIGC  per la valorizzazione e lo sviluppo del calcio femminile. L’apprezzo da sempre. E Francesca Sanzone, 36 anni, scelta dal dg Michele Uva come vice direttore generale della Federazione calcio: conosce sei lingue, tutti la definiscono integerrima, preparata e determinata. Benvenute!

ORAZIO IL SAGGIO VI SALUTA COSÌ
Quintus_Horatius_Flaccus

“Tre volte felici ed anche più coloro
che stringe un vincolo intatto e un amore
mai dissolto da litigi funesti
Felices ter et amplius.”

Sarà anche vero, diciamolo, che l’amore non è bello se non è litigarello, ma vi consiglio la saggezza di Orazio e questi versi poetici. E così concludo con l’infondata speranza di non avervi annoiato troppo.

cesare@lamescolanza.com

29.10.2015