OGGI VI DICO CHE… UNA BELLA STATUINA

“La Mogherini in Europa, a cosa ci è servita? Una bella statuina.” (Augusto Minzolini, oggi a “L’aria che tira”).

ATTUALIZZANDO… DALL’EUROPA A SANREMO. BRAVO CONTI

Carlo Conti

Il salto è pindarico, ma il nesso c’è. Bravo Minzolini a mettere il dito su una vecchia questione: non è bello scegliere, per le nomine e promozioni, il criterio di favorire simpatie personali anziché il merito. Il senatore mette in rilievo che per ottenere un ruolo per la Mogherini (ma perché?) agli esteri in Europa, abbiamo rinunciato alla possibilità di dare largo a Enrico Letta (e, aggiungo io, anche D’Alema, tutti e due invisi a Renzi…ma tutti e due certamente più prestigiosi della Mogherini). E Sanremo cosa c’entra? Il nesso è questo: Carlo Conti è il personaggio giusto nel posto giusto. (Esattamente come sarebbero stati Letta, o D’Alema, in Europa). Di Conti che sta conducendo il Festival in questi giorni troppi critici – ahimè!, anche sul nostro sito ILDECODER.COM – si stanno esercitando o esprimendo con esagerata severità. Carlo Conti è un professionista formidabile: avrebbe meritato di condurre il Festival già da molti anni. Gli sono stati preferiti outsider come il comico Panariello o Simona Ventura, vecchie glorie come Raffaella Carrà, sequel incauti affidati a Fabio Fazio o Pippo Baudo… Risultati disastrosi. Ora, finalmente, è arrivato il turno di Carlo e lui si comporta con esemplare coerenza e fedeltà rispetto al suo stile di sempre. Massima professionalità, rigore, asciuttezza, low profile. Risultato garantito, nonostante alcune scelte discutibili, soprattutto sui comici. Conti è un maratoneta, una sicurezza. All’inizio del suo mandato Fabrizio Del Noce alla direzione di Raiuno lo detestava. Dopo alcuni mesi mi disse: “È un gioiello per l’azienda, una garanzia, sempre serio, disponibile. Mai una grana, il massimo dell’affidabilità.” Concordo e lo conosco bene, come autore lavorai con lui a due edizioni di Domenica in. Allevava due bravi giovani, che ora sono con lui a Sanremo (tra le sue qualità, anche questa: la fiducia nel “gruppo”). All’epoca gli dicevo che sarebbe stato anche un ottimo sindaco di Firenze, ma forse lui aveva già previsto l’ascesa di Renzi…

MYRTA, IACHINI… THE E CAPPELLINI

Myrta Merlino
Non è una fissazione. Neanche un tormentone. Solo un atto di generosità, un saggio consiglio senile verso la conduttrice de La7 e l’allenatore del Palermo, principalmente nel loro interesse. Myrta, mentre conduce, beve una tazza di the alla faccia di ospiti e telespettatori. Non si fa! Iachini si fa intervistare, entrando in casa di altri, noialtri telespettatori, con una coppola in testa. Non si fa! Mettiamola così. Pensa forse Myrta che le affideranno mai un grande show se continuerà a bere in solitudine (oltre che a ridacchiare e interrompere o suoi invitati quando tentano di concludere una opinione)? É un peccato: è brava, familiare, preparata. Ma esteticamente é incompiuta. E pensa forse Iachini di poter arrivare al Real Madrid o al Barcellona, alla Juve o all’Inter o al Milan con il berretto in testa? Oltre alla coppola Iachini di idee in testa ne ha molte e lo dimostra. È un peccato, è bravo e intelligente. Ma esteticamente é incompiuto. (Due o tre giorni fa ho intravisto Iachini in tivù a testa nuda, solo quattro capelli: dunque, se il problema é questo, al Milan può arrivare, saprebbe bene Berlusconi come incespugliargli la pelata. Se poi ha dismesso la coppola, perfino il mio ego smisurato mi impedisce di attribuirmene il merito. Vedremo).

PERSONALE 1/ RICOMINCIO DA UNO

ristorante
Ha scritto Lorenzetto, in complicità con Guido Vigna, che continuo a godermi la vita tra casinò, ristoranti e belle donne. Macché. I casinò non sono più quelli di una volta, le belle donne mi regalano sentimenti platonici, i grandi ristoranti solo se qualche amico mi invita. Non ricomincio da zero, ma neanche da tre (secondo quel bel film di Massimo Troisi all’esordio). Ricomincio da uno, cioè da buone trattorie romane, come già sapete perché vi segnalo sempre piatti, oste e prezzi.

PERSONALE 2 / I NECROLOGI (PER ME) FIOCCANO

necrologio
E speriamo che davvero portino fortuna… Vi prometto che non ve li infliggerò tutti, solo i migliori, ovviamente a giudizio del futuro morituro (io). Allora, dall’esimio giornalista, amico e pokerista Franco Recanatesi: “Spizzò la carta: era la morte. E come sempre non ebbe la forza di dire: passo.” E da Bruno Musso, ex leader di Ansaldo e Finmeccanca: ? “Le avevi provate proprio tutte, solo questa ti mancava. Ora non più. Ps. Facci sapere.”

cesare@lamescolanza.com

12.02.15